Milano | Porta Romana – Se piazzale Libia diventasse parco?

Qualche giorno fa abbiamo fatto una riflessione sul fatto che la zona che si trova a sud-est di Milano (Porta Romana, Orti, Cuccagna, Calvairate, Scalo Romana e Corvetto) sia povera di grandi parchi pubblici.

C’è il Parco della Guastalla verso il centro, poi il Parco Ravizza, a ovest di Porta Romana, il Parco di Largo Marinai d’Italia e poi pochi e sporadici fazzoletti di verde sparsi tra gli isolati della zona.

Si vede proprio che gli urbanisti di fine Ottocento (visto che la zona si è sviluppata dalla fine del 1800 e nei primi decenni del 1900) non consideravano la zona particolarmente indicata per il verde.

In attesa degli sviluppi dello Scalo Romana, che potrebbe dare una speranza verdeggiante alla zona, abbiamo pensato a come poter ricavare un’area più verde là dove ora si trova solo catrame e scorrono le automobili.

Ad esempio parliamo di piazzale Libia, il grande piazzale a est di Porta Romana, posto al centro dell’incrocio di strade alberate, formato da Viale Lazio, Via Cadore, Viale Cirene e via Tiraboschi; noterete come questa vasta piazza, nonostante abbia cinque grandi aiuole, non dia il senso di parco o giardino pubblico, ma semplicemente di una vasta piazza con rotatoria al centro e qualche albero. A guardare bene, la piazza è molto ampia, tanto da poter diventare un vero parco pubblico, libero dalle automobili.

La piazza è un quadrato di 185 metri circa per lato, solcato da quattro vie d’accesso ed un anello centrale. Abbiamo notato che la parte carrabile del piazzale, quella che ruota intorno all’aiuola centrale, è esageratamente vasta, senza un vero motivo se non una distesa inutile di catrame.

Quindi abbiamo pensato che, rivedendo la viabilità e la situazione parcheggi della zona, distribuendoli meglio specie nelle vie Cadore e Tiraboschi, magari si potrebbero chiudere gli attraversamenti automobilistici della piazza, creando di fatto un parco quadrato, percorribile dalle vetture solo sulle carrabili laterali oggi utilizzate come parcheggio.

Una soluzione per l’attraversamento dalle vie Cadore Tiraboschi, più trafficate, lo si potrebbe mantenere e risolvere creando due tunnel che attraversino la piazza nel sottosuolo, mentre per chi proviene dai due viali, Lazio e Cirene la soluzione potrebbe essere solo quella di fungere come viabilità solo per la zona, evitando grandi attraversamenti e quindi traffico.

Riassumendo:

  • per il traffico direzione Cadore, Tiraboschi, realizzare due tunnel sotto la piazza per permettere la continuità del traffico più sostenuto (uguale in pratica a quello attuale)
  • ai lati della piazza permettere la viabilità a senso unico per accedere alle vie confinanti
  • nelle vie limitrofe stringere i marciapiedi e permettere un parcheggio a lisca di pesce da un lato e un parcheggio in fila dall’altro, cosicché si creerebbero più parcheggi e più ordinati.

Facendo così, il parco raddoppierebbe la superficie e diverrebbe in effetti maggiormente fruibile, con aree per i giochi dei bambini e aree dove riposare all’ombra degli alberi senza vedere sfrecciare i veicoli da ogni lato, come accade ora.

Forse è un progetto un po’ troppo ambizioso, ma magari, con un po’ di buona volontà e investimenti, potrebbe essere fattibile, regalando a questa zona di Milano un piccolo Central Park.

Di seguito i nostri fotomontaggi per mostrarvi come cambierebbe la piazza se fosse realizzato il nostro fantasioso progetto.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

31 commenti su “Milano | Porta Romana – Se piazzale Libia diventasse parco?”

    • È chiaro che chi scrive non conosce la zona tra le più verdi e invidiate di Milano e la storia, anche recente, di piazzale Libia. La lotta che i cittadini della zona hanno dovuto sostenere per salvarla, con tutta la bellezza della sua architettura arborea, dal piano parcheggi. Ed ora tagliamo le radici di piante secolari per aggiungere più auto nelle vie laterale e due tunnel tanto costosi quanto inutili e dannosi per le piante stesse..7

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      • Avessimo avuto il parcheggio, fare il parco era molto più semplice e forse più fattibile.

        Invece grazie alle epiche lotte dei residenti, non abbiamo il parcheggio (e non avremo nemmeno il parco ipotizzato da UF)

        Salvo gioire il giorno che riducono leggermente il calibro delle carreggiate e allargano la (abbastanza inutile) rotonda centrale.

        Paese di vecchi….

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      • sottoscrivo.
        se il costo non fosse eccessivo e i tunnel compatibili con le alberature previste sopra (ricordiamoci che le radici sono spesso il doppio della chioma) sarebbe una buona idea.

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  1. Mi sembra un po assurda questa idea, spendere ml di euro per avere 4 strisce un più di erba..l’unica idea intelligente è stringere le carreggiate e aumentare il verde

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    • infatti! Costruire un tunnel sarebe un intervento costosissimo che richiederebbe mesi di lavoro e che oltretutto devasterebbe la piazza a meno di non scavare le gallerie a fondo cieco come si fa per la metropolitana. Non sono un esperto ma per un intervento di questo tipo non credo sia proprio il caso.

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  2. anche dai rendering si può osservare che si tratterebbe solo di una chiusura al traffico, senza aggiungere un albero ma giusto un po’ di fili d’erba e dello sterratino… del resto la piazza quella è, lee dimensioni quelle sono, e nel secolo trascorso i sottoservizi sono diventati una cosa imprescindibile e non li si può spostare a basso costo…

    insomma renderemmo solo più difficile la circolazione, con più consumi e rumore più vicino alle case, per avere giusto l’illusione di un quadrato verde…

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  3. Esageratamente vasta? Ma il conctto di vastità stradale via favenire l’orchite?
    Già le strade sono srete e intasate. Le vogliamo restringere ancora di più?
    Mi chiedo invece come mai, alla luce del fatto che giusto nella zona sudest di Milano si siano abbattuti dei condomini, non si siano create aree verdi ma siano stai innalzati nuovi condomini.
    Questo sena dimenticare che a 3 o 4 km da lì si potrebbero creare dei veri grandi parchi (quindi non come la buffonata del “Parco” sud) in aree incolte e abbandonate

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  4. Piazzale Libia è grande un ettaro esatto ed è vincolata dalla Soprintendenza (fonte: https://milano.corriere.it/milano/arte_e_cultura/speciali/2013/la-memoria-di-milano/notizie/memoria-milano-piazza-libia-tigli-platani-2221328298984.shtml).

    Una modifica di tale genere aumenterebbe il traffico (l’inquinamento dell’aria e acustico) in prossimità delle abitazioni, con grande felicità di chi ci vive.

    Sarebbe meglio prevedere una zona pedonale ad accesso limitato, attorno al piazzale.

    Interessante il tunnel Tiraboschi – Cadore, forse un po’ costoso per un solo ettaro di parco.

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  5. Fare un giardino pubblico in più (non lo chiamo parco per decenza…. Parco è il Regent’s Park di Londra o roba simile…. anche i giardini Montanelli sono giardini….) non sarebbe male, ma attenzione a toccare uno dei punti più belli di Milano, progettati da grandi urbanisti dei primi del novecento e soprattutto attenzione agli scavi. Dopo una laurea in scienze agrarie, un decennio di esperienza nei comitati contro i box sotterranei a Milano e soprattutto circa 40 anni di vita in piazzale Libia, posso dire che scavare senza danneggiare il verde pubblico è veramente molto difficile e in Piazzale Libia ci sono alberi monumentali (definiti tecnicamente così dalla Provincia) per il loro interesse botanico ed ambientale che siamo riusciti a salvare da scavi per box sotterranei solo da pochi anni.
    Comunque ben venga ogni nuova idea su cui discutere…..
    Stefano B.

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    • Come residente della zona, il mio sogno sarebbe congiungere il parco Marinai d’Italia con il Ravizza e il Memorie Industriali attraverso un ‘raggio verde’, una ramble verde semipedonalizzata e alberata da via Cadore fino a via Bellezza, passando per piazzale Libia. Si potrebbe prolungare anche a nord per raggiungere l’Acquabella e il nuovo percorso verso il Forlanini.
      Oggi fare jogging o anche solo andare in bici nel quartiere è difficile perché mancano degli spazi dedicati.
      Quello che manca a Milano è un sistema di piste ciclabili e percorsi verdi che unisca i parchi e percorsi esistenti.
      Certo, ci vorrebbe coraggio, ma penso che se ogni quartiere avesse la sua isola pedonale non sarebbe la fine del mondo, anzi migliorerebbe la qualità della vita.

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  6. Purtroppo il piano parcheggi di Albertini è andato male…era per me un’idea giusta. Purtroppo molti i casi di parcheggi mal realizzati altri (via veglia) hanno permesso di sistemare aree verdi.

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  7. Il tunnel è improponibile come spesa e rapporto costi/benefici. Ma chiudere sostanzialmente la rotonda sarebbe corretto, oggi troppo grande, pericolosa per l’attraversamento e che effettivamente spezza il viale alberato che potrebbe essere valorizzato.

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  8. Il piano di Albertini era uno strumento di speculazione edilizia camuffato da servizio per i residenti (che infatti in stragrande maggioranza si sono opposti).
    Se Piazzale Libia fosse stata sventrata dai box sotterranei ci sarebbero stati danni gravi per l’alberatura, costituita anche da alberi “monumentali” (così definiti dalla Provincia per la loro età quasi centenaria ed il loro valore paesaggistico botanico ed ambientale).
    Come tutti i parcheggi sotterranei anche Piazzale Libia sarebbe stata inquinata dalle esalazioni che tutte le auto interrate (anche a motore spento) emanano. Queste e molte altre evidenze portate dai cittadini del quartiere dopo anni di studio e di consultazione di esperti hanno convinto l’Amministrazione a rinunciare ai box (non chiamteli parcheggi…..).
    L’idea del parco è interessante ma attenti a scavare tunnel (costosissimi e probabilmente dannosi per le alberature). E attenzione comunque a toccare un luogo progettato da grandi urbanisti del secolo scorso che resta uno dei più belli di Milano.
    Buon lavoro a questo blog molto interessante.
    Stefano.

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    • “Come tutti i parcheggi sotterranei anche Piazzale Libia sarebbe stata inquinata dalle esalazioni che tutte le auto interrate (anche a motore spento) emanano.”

      E’ invece universalmente noto che le auto parcheggiate a bordo strada emettono solo essenza di violetta che riduce anche il buco dell’ozono 🙂 🙂

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      • Parcheggi sotto parchi e giardini pubblici significa peggiorare l’aria degli utenti tipici dei parchi e dei giardini, cioe’ anziani e bambini senza ovviamente ridurre il numero delle auto parcheggiate in strada (forse un giorno si riuscira’ a fare anche questo).
        Gli unici parcheggi sensati per ora sono quelli di periferici di corrispondenza con linee di mezzi pubblici che contribuiscono a ridurre il numero delle auto che entrano in citta’.
        Poi se un giorno Milano avra’ una vera metro come Londra, Parigi, Madrid si potranno fare molte cose….

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  9. È un vero peccato che Pazzale Libia sia penalizzato da automobili , scooter e motociclette . L’urbanistica è tale da invitare purtroppo alla velocità con la evidente conseguenza di mortificare un luogo che potrebbe rappresentare un’oasi di pace e tranquillita preziosa . Abbiamo assaporato la bellissima sensazione che si prova passeggiando in un giardino chiuso al traffico in questo periodo di lock down . Che amarezza ritornare alla realtà di dover accettare che la natura umana e urbana inesorabilmente vengano costantemente violentate dai “mezzi” del nostro tempo.
    Sarebbe veramente un sogno che Piazzale Libia divenisse un vero e proprio giardino chiuso al traffico.

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  10. La “bellissima sensazione” assaporata evidentemente da un pensionato abitante in piazzale Libia che se si fosse beccato il covid accetterebbe meno amaramente il ritorno alla realta’.

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  11. Io ci abito, piccola area è è piccola area resterà anche su aggiungessimo un po’ di aiuole. I parchi sono un’altra cosa. Come ad esempio il parco adiacente di Marinai d’Italia. Mia figlia non riesce neanche a farci una corretta, è troppo piccola. Sarebbe solo un microbo quindi solo inutili soliti soldi spesi male.

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