Cosa succede in via Biffi? Proviamo a fare chiarezza
Fondazione Biffi ha un RSA (residenze sanitarie assistenziali) in via dei Ciclamini tra via Primaticcio e via Inganni all’Arzaga.
Gli abitanti della zona Arzaga, tra le vie Primaticcio e Inganni, si stanno mobilitando e raccogliendo firme per fermare l’avanzata di un progetto che prevede l’ampliamento del complesso di ricovero di Villa Antonietta di Via dei Ciclamini 34, della Fondazione Biffi.
La ragione è il taglio di una fetta di verde cresciuto in un terreno comunale di risulta che sarà acquisito da Fondazione Biffi per ampliare con un nuovo padiglione l’RSA (residenze sanitarie assistenziali) in via dei Ciclamini 34.
L’intervento urbanistico – ha fatto sapere il presidente di Municipio Santo Minniti – dovrebbe occupare circa il 40% dell’attuale spazio verde e prevede, in particolare, un poliambulatorio, una residenza per anziani non autosufficienti e un hospice per le cure di fine vita. “Fosse stata una speculazione edilizia avremmo detto fermamente di no, ma vista la proposta pensiamo valga la pena approfondire”, commenta Minniti rispondendo su Facebook alle domande dei residenti.
Nel frattempo continua la raccolta firme, sostenuta da consiglieri di Forza Italia del Municipio, contro il possibile taglio di alberi nell’area verde di via dei Ciclamini.
La questione è che l’intervento della Fondazione Biffi consiste fondamentalmente in due interventi: l’ampliamento della RSA tra via dei Ciclamini e via delle Mimose e l’intervento di riqualificazione dell’area tra la ricicleria e via San Cristoforo (progetto di Boeri).
Per rendere possibile l’ampliamento della RSA è in corso di valutazione una permuta di area: il Comune cede una parte di quel rettangolo verde che c’è tra le due vie (3500 mq su un totale di adesso di 7500mq) e in cambio ottiene 2050 mq di area (ovviamente bonificata e realizzata a spese di Biffi) posizionata tra la ferrovia e la parte che sarà oggetto d’intervento dell’edificio di Boeri a San Cristoforo. La parte mancante della permuta sarà oggetto di monetizzazione che potrebbero essere riutilizzate in zona di Via dei Ciclamini per migliorare la qualità del verde dell’area rimasta (è in corso di valutazione tra Municipio e assessorato all’Urbanistica).
Una parte dei cittadini è contraria a questo intervento in quanto non vuole perdere una parte di quell’area verde, anche se, ad oggi è un’area scarsamente strutturata e che se si cammina nel prato ci si accorge che buona parte della superficie l’erba cresce tra le crepe di un vecchissimo asfalto messo chissà da chi e chissà quando.
L’intervento dell’ampliamento della RSA (3 piani in altezza) dovrebbe occupare una superficie di 1800 mq, lasciando quindi i 1700 mq restanti a verde di confine dell’edificio.
Va considerato inoltre che l’area, per poter costruire la RSA, sarà comunque oggetto di bonifica. Sicuramente non si tratterà di una bonifica impegnativa, dato che nell’area non dovrebbero esserci inquinanti pericolosi, ma tra cemento abbandonato e sottosuolo di bassa qualità (quell’area è sempre stata un po’ un’area di risulta) un recupero è comunque necessario.
L’area di intervento dovrebbe coinvolgere ben 53 alberi, di cui 13, essendo molto giovani, sicuramente saranno spostati nell’area verde di fianco, mentre 40 verranno abbattuti. Finito l’intervento verranno messi a dimora 30 nuovi alberi nell’area oggetto della permuta (intorno all’edificio e nell’area verde in prossimità dell’ingresso) mentre c’è la disponibilità di mettere a disposizione altri 100 alberi da inserire sotto indicazione del Comune nella zona circostante.
In sostanza l’intenzione è quella che prevede, per ogni albero abbattuto ne vengano messi a dimora almeno 3.
Oltre alla perdita dell’area pubblica, le critiche mosse dalla cittadinanza è sull’utilità dei servizi offerti. Oltre a 38 posti letto aggiuntivi di RSA 14 bilocali per residenze temporanee per nuclei monogenitoriali e l’hospice per cure palliative e cure intermedie, l’intervento prevede la realizzazione di un poliambulatorio su modello della clinica Sant’Agostino (privato ma a prezzi ridotti) e di un centro prelievi.
Altro punto su cui insistono le persone contrarie al progetto è l’inutilità dei servizi proposti, in quanto sostengono che nelle vicinanze esistano altre strutture che offrono simili servizi. Anche se, purtroppo visto l’invecchiamento della società italiana, saranno sempre servizi più richiesti, oltre a considerare le specializzazioni del poliambulatorio.
Ultimo tema di criticità riguarda la questione parcheggio in zona. L’ampliamento della RSA non prevede ad oggi alcun parcheggio aggiuntivo in quanto nelle vicinanze c’è già la disponibilità del parcheggio davanti l’Agorà (piccolo stadio da 4.000 posti per pattinaggio e altri sport) e lungo le vie limitrofe.
Comunque all’interno sarà creata un’area di sosta per il personale, ed inoltre verrà quanto prima allargata l’area regolamentata di sosta (ambito 36 Bisceglie), il che alleggerirà il problema del parcheggio perché toglierà di fatto il problema della sosta dei pendolari.
Unico intoppo potrebbe esserci quando nel vicino Agorà si terrà qualche evento di grande richiamo, che spesso però non coincide con gli orari di massima affluenza della casa di riposo.
Personalmente trovo la polemica un po’ pretestuosa (per le ragioni che spiega anche UF, quella parte di giardino oltre ad essere abbastanza separata dal parco vero e proprio è anche abbastanza infrequentata/abile). Sempre che i volumi siano quelli del rendering che vedo.
Però quel che non capisco è come mai i vari comitati si sveglino sempre all’ultimo secondo. Lo scambio di aree è cosa ben nota da quasi due anni, cioè da quando è partito il progetto di Boeri alla ricicleria.
Comunque ia mio parere l vero e colossale assurdo è espandere una casa di cura (e in particolare per anziani) senza prevedere parcheggi dedicati.
Il Comune si fa bello come al solito con finti proclami di piantumazioni e poi da il via libera al taglio di centinaia di alberi qui all’Arzaga-Primaticcio come a Città Studi avvenuto proprio in questi giorni. Uno schifo!
Io mi sono un po scocciato di veder abbattere piante di molti anni , qualunque sia la motivazione o scusa che adducono
Ma che abbattano le loro case orrende e facciano un giardino lì.