Milano | San Siro – Al via la demolizione delle vecchie scuderie

A San Siro sono in corso delle demolizioni in una delle aree delle vecchie scuderie acquistate da Hines (quella tra via dei Rospigliosi e via Capecelatro). La cosa ha subito allarmato molte persone che si sono chieste se tali edifici non fossero vincolati (e sinceramente ce lo siamo chiesti anche noi).

(Il seguente articolo è basato su un post di Roberto Robucci postato sul gruppo Facebook Cantiere Urbanfile)

Tutta l’area è in grande fermento, avendo ampie aree dismesse, inutilizzate o in via di trasformazione. Vi sono le scuderie Liberty De Montel (nell’immagine sopra di colore Viola), costruite nel 1915 e sulle quali vige un vincolo Monumentale (qui l’articolo in cui ne parliamo); l’area dello stadio Meazza (colore verde), che suscita sempre grande interesse e di cui abbiamo parlato molte volte (qui uno dei nostri ultimi articoli); infine l’ex area del Trotto che fa parte del portafoglio di Hines (di cui avevamo parlato qui)(colore giallo).

Proprio su queste ultime aree stanno avvenendo in questi giorni le demolizioni che tanto stanno allarmando gli abitanti della zona.

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza rispetto a ciò che sta avvenendo, anche grazie alla segnalazione fatteci da Roberto Robucci. Il complesso del Trotto è composto da più strutture differenti, tra cui gli spalti e il centro scommesse, che saranno demoliti, e ben tre gruppi distinti di scuderie. le scuderie lato stadio, vicino alla biglietteria sud del Meazza, sono state progettate da Vietti Violi nel 1923 e sono tutelate dalla Soprintendenza (nell’immagine aerea in colore rosso). Queste, dato il vincolo, non verranno demolite, ma al contrario verranno conservate e ristrutturate.

Vi sono, poi, le scuderie costruite negli anni ’50 che sono situate sul lato opposto della pista, a ridosso della stazione M5 di San Siro Ippodromo: Anche queste sono tutelate dalla Soprintendenza e verranno mantenute e ristutturate.

Ci sono, infine, le scuderie di fronte lo stadio nel quadrilatero Rospigliosi-Axum-Capecelatro-Pessano, quelle attualmente in demolizione.

Queste ultime non hanno alcun tipo di vincolo di tutela, poiché non sono storiche né hanno un intrinseco valore artistico riconosciuto, per cui verranno completamente demolite. Il progetto, stando a quanto finora filtrato, prevede la realizzazione di edifici residenziali di altezza contenuta in sostituzione di quelli attuali che corrono lungo il perimetro del lotto ed un palazzo più alto al centro di quest’area. Sull’area sussiste, comunque, un Vincolo Paesistico che valuta la nuova edificazione in modo che tenga conto dell’area in cui è inserita, della sua impronta storica e la sua vicinanza a beni vincolati direttamente. L’area dell’ex pista del trotto, dall’altra parte di via dei Rospigliosi, sarà per lo più edilizia residenziale e terziaria con una grande porzione dedicata a parco pubblico. Ci saranno dei vincoli più stringenti poiché l’intervento insiste sullo stesso lotto dove sorgono le scuderie con vincolo diretto.

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

21 commenti su “Milano | San Siro – Al via la demolizione delle vecchie scuderie”

  1. Eccellente! Due attigui megaprogetti di edilizia speculativa che neanche interloquiscono tra loro! Un applauso alla giunta e al suo fantastico assessore all’Urbanistica.

    Rispondi
  2. Possibile che per guadagnare un po’ di ordine, di decoro o qualche metro quadro di giardino si debbano costruire palazzi o palazzine o centri commerciali continuamente? Quante case vuote ci sono a Milano? C’è così tanto bisogno? O c’è tanto bisogno di far arricchire le tasche di qualcuno?

    Rispondi
  3. Le scuderie Vietti sotto tutela della sopraintendenza sono talmente preziose che sono ricoperte di graffiti … potevano tranquillamente abbattere anche quelle.

    Rispondi
      • Il punto è molto semplice, quei graffiti sono lì da deceni, se le scuderie avessero un vero valore non verserebbero in quello stato … fa ridere che siano coperte da vincolo, piuttosto dovrebbe esserlo lo stadio.

        Rispondi
  4. Scusate ma il titolo che avete dato mi sembra fuorviante. Sembra che stiano demolendo tutte le scuderie antiche, mentre invece stanno eliminando quelle più recenti e non vincolate. Già c’è gente a cui non piace informarsi e a cui basta lasciare una faccina arrabbiata su Facebook, voi almeno cercate di dare titoli appropriati.

    Rispondi
    • Forse, ma poi l’articolo è molto chiaro. E si suppone che chi vuole informarsi, invece di limitarsi a mettere le faccine su FB, legga anche gli articoli oltre ai titoli.

      Rispondi
  5. La parte dell’intera area per cui si può parlare di speculazione è l’accoppiata stadio/pista trotto, viste le dimensioni e lo strvolgimento di elementi cardine della Milano di un secolo.

    I piani delle scuderie mi sembrano appropriati: trasformazione di scuderie fantasma in terme fantasmagoriche, abbattimento di quelle di minor rilevanza archittettonica e valorizzazione di quelle storiche (vedremo poi come)

    Ma l’idea che si possa far rifiorire una zona abbastanza in declino come fatto in zona Fiera e, ancor di più, in zona Varesine, e come si potrà fare per gli scali ferroviari, compensa abbondantemente l’interesse privato, legittimo in una società non comunista (e non assoluto non essendo noi un far west iperliberista)

    Sarò troppo ottimista, ma vedo che le amministrazioni che si sono succedute negli anni (Albertini/Moratti/Pisapia/Sala, per chiarire che non ho un colore politico) hanno accompagnato bene questo rinascimento milanese.

    E’ utile che canali come questi pungolino privato e pubblico per non accontentarsi di mediocrità o minimo sindacale, ma mi sembra che si possa anche esprimere un parere positivo senza dover cavalcare sempre posizioni ipercritiche tipo vecchietti del Muppet Show

    Rispondi
  6. La parte dell’intera area per cui si può parlare di speculazione è l’accoppiata stadio/pista trotto, viste le dimensioni e lo strvolgimento di elementi cardine della Milano di un secolo.

    I piani delle scuderie mi sembrano appropriati: trasformazione di scuderie fantasma in terme fantasmagoriche, abbattimento di quelle di minor rilevanza archittettonica e valorizzazione di quelle storiche (vedremo poi come)

    Ma l’idea che si possa far rifiorire una zona abbastanza in declino come fatto in zona Fiera e, ancor di più, in zona Varesine, e come si potrà fare per gli scali ferroviari, compensa abbondantemente l’interesse privato, legittimo in una società non comunista (e non assoluto non essendo noi un far west iperliberista)

    Sarò troppo ottimista, ma vedo che le amministrazioni che si sono succedute negli anni (Albertini/Moratti/Pisapia/Sala, per chiarire che non ho un colore politico) hanno accompagnato bene questo rinascimento milanese.

    E’ utile che canali come questi pungolino privato e pubblico per non accontentarsi di mediocrità o minimo sindacale, ma mi sembra che si possa anche esprimere un parere positivo senza dover cavalcare sempre posizioni ipercritiche tipo vecchietti del Muppet Show

    Rispondi
  7. LE SCUDERIE IN DEMOLIZIONE NON ERANO IN CONTINUITA’ CON LA PISTA DEL TROTTER,COME INVECE QUELLE VINCOLATE, ED AVEVANO FUNZIONE ACCESSORIA (I CAVALLI PER ALLENARSI DOVEVANO ATTRAVERSARE LA STRADA!).
    IL TERRENO DELLA PISTA DEL VECCHIO TROTTER E’ STATO SCORTICATO E TRASFERITO AL NUOVO IMPIANTO DELLA MAURA (SUL QUALE DA APPASSIONATO DI CAVALLI PREFERISCO STENDERE UN VELO NON PIETOSO) E PERTANTO NESSUNA SCUDERIA, VINCOLATA O NO HA PIU’ MOTIVO DI ESISTERE. MA LA QUESTIONE E’: PERCHE’ QUANDO FU CHUSO L’IPPODROMO (PRIVANDO MILANO DI UN IMPIANTO DI CARATURA INTERNAZIONALE) NON SI DECISE SUBITO COSA FARE DELLE STALLE VUOTE?
    C’E’ STATA MALAFEDE SIN DALL’INIZIO E I RISULTATI COMINCIANO A VEDERSI.
    INTORNO ALLO STADIO SONO COMPARSI DEI VOLANTINI CON SCRITTO “NUOVO STADIO – MILAN E INTER – WE ARE THE SCEMPIO”. IPPICA + CALCIO = TANTI SOLDI, DOVE LA POLITICA E’ REGINA CON QUEL CHE SEGUE. ALMENO NELLE INTENZIONI.

    Rispondi
  8. La parte dell’area per cui si potrebbe parlare di speculazione è l’accoppiata stadio/pista trotto, viste le dimensioni e lo stravolgimento di elementi cardine della Milano degli ultimi cent’anni

    I piani per le scuderie mi sembrano appropriati: trasformazione di edifici fantasma in terme fantasmagoriche, valorizzazione (vedremo poi come) delle strutture stitiche e abbattimento di quelle di minor rilevanza architettonica

    Ma l’idea che si possa far rifiorire una zona abbastanza in declino, come è stato compiuto in zona Fiera e, ancor di più, in zona Varesine, e come di potrà fare potenzialmente per gli scali ferroviari, si miei occhi compensa abbondantemente l’interesse privato, legittimo in una società non comunista (e al contempo, con i giusti controlli pubblici, non essendo noi il Far West)

    Sarò troppo ottimista, ma vedo che le amministrazioni che di sono succedute In questi ultimi decenni (Albertini/Moratti/Pistoia/Sala, per chiarire che non ho colore politico) hanno accompagnato bene questo rinascimento milanese

    È utile che canali come UF e i suoi lettori pungolino privato e pubblico pubblico perché non si accontentino di mediocrità o minimo sindacale, ma mi sembra che si possa anche esprimere pareri positivi Invece di dover cavalcare sempre posizioni ipercritiche tipo vecchietti del Muppet Shiw

    Rispondi
  9. Mi sembra che le persone abbiano delle idee contorte, le scuderie del Trotto, non hanno mai prodotto inquinamento, fare una cifra di case( quando c’è un numero esagerato di case vuote!) produrrà solo altro inquinamento! Volete questo? Bravi

    Rispondi
  10. 1-Ma se la gente fa carte false per andare a vivere fuori Milano a cosa servono nuove case in zona san siro?
    2-La zona è un dormitorio
    3-le scuderie non si dovevano abbattere ma recuperare con locali per musica dal vivo ad esempio. Per dare vita a una zona morta!
    4-abbattere le case brutte! Da li a Selinunte son 4 passi…fateci un giro…

    Rispondi

Lascia un commento