Milano | Porta Nuova – Sciatteria: gli alberi spariti da via Filzi

Come abbiamo visto, ATM sta intervenendo per riqualificare la fermata dei tram in piazza San Gioachimo e via Fabio Filzi.

Intervento che sicuramente riguarderà solo la fermata dei tram, mentre il resto dell’area rimarrà sciatto e degradato come lo è da decenni. Come sempre, ognuno ha il suo piccolo compito, senza coordinamento. Atm sistema il suo, A2A fa la sua parte e il Comune che dovrebbe coordinare il tutto, sta a guardare senza fiatare.

Per giunta vorremmo sottolineare una cosa alla quale nessuno, ribadiamo, NESSUNO, ha posto rimedio, ovvero il taglio di due bei bagolari, i grandi alberi scuri che caratterizzano molte strade di Milano. Seccati uno alla volta, eliminati e MAI PIU’ RIPIANTATI. Perché?

Come si vede dalle immagini di Streetview di Google, a lato della graziosa chiesa di San Gioachimo vi erano ancora nel 2012 tre esemplari belli folti. Quello al centro nel 2016 venne tagliato e mai ripiantato. Il secondo ci ha salutato l’anno seguente e oggi al loro posto, una bella spianata di asfalto, a sottolineare l’incapacità degli Uffici Tecnici del Comune di Milano di gestire l’arredo urbano. Naturalmente, nelle immagini che seguono, potete anche notare l’aspetto sciatto e disordinato di quest’angolo urbano, all’ombra delle nuove torri e del Parco tanto osannato della BAM, la Biblioteca degli Alberi, che ha sistemato viale Liberazione sino a pochi centimetri da questo punto (fermandosi proprio dove finiva il suo compitino, fa niente che l’intera piazza antistante la graziosa chiesa sia dissestata e sciatta).

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

29 commenti su “Milano | Porta Nuova – Sciatteria: gli alberi spariti da via Filzi”

  1. Faccio una domanda per curiosità, non per difendere il comune che obiettivamente sta mantenendo quel luogo in modo pessimo.

    E’ possibile ripiantare un nuovo albero esattamente sopra al ciocco tagliato di un albero decennale, cioè esattamente sopra ad un sistema di radici grande più o meno come l’albero stesso?

    Rispondi
      • Leggo UF ogni giorno e sono grato a chi se ne occupa per il lavoro prezioso e la sensibilità/cultura/passione che dimostra.

        Gli articoli sono sempre interessanti e permettono di conoscere ed amare la nostra città. In qualche intervento si avverte un tono elogiativo verso l’amministrazione locale, in altre occasioni l’autorevolezza acquisita permette di fare da cane da guardia verso la giunta (ruolo importante quando esercitato in modo non strumentale e partigiano). Io ho più problemi con i servizi su architetture private che sembrano presi integralmente da brochure commerciali, ma questa è una nota a margine

        La parte che è molto meno gradevole è la sequenza di diatribe spesso di basso livello fra sostenitori di una parte politica anziché dell’altra, che, temo, aumenteranno nelle prossime settimane viste le scadenze elettorali ambrosiane.

        I poveri bagolari mi sembrano uno degli svariati pretesti per queste eroiche (?) tenzoni. Peccato, ma non scagliamo pietre agli eroici (quelli sì!) redattori di UF per colpe altrui

        Rispondi
  2. Questo articolo assomiglia a un articolo di Libero contro i migranti.

    Sembra fatto per aizzare il lettore contro il capro espiatorio di turno, questa volta i tecnici comunali.

    Qualche giorno fa ne ho letto uno per creare indignazione e far montare la rabbia contro i pali della luce.

    Il vostro obbiettivo è raggiunto, i commenti degli espertoni tuttologi leoni da tastiera arrivano numerosi.

    Secondo me voi di UF dovreste curare di più la qualità degli articoli, magari scriverne un po’ di meno ma abbandonare questa logica rabbiosa e superficiale che alla lunga non paga, se volete essere autorevoli.

    Rispondi
    • Commento oltremodo ingeneroso verso UF.

      Non capisco tutta questa preoccupazione per “i commenti dei lettori” – basta non leggerli. Gli alberi c’erano e adesso non ci son più.

      Rispondi
      • Questi articoli sono sfoghi da bar. Non si rende un servizio al lettore aizzandolo contro il bersaglio di turno.
        Si vuole scrivere un buon articolo? Si cerchino fatti, si intervisti qualche responsabile del comune per chiedere informazioni sul perché non si sono ripiantati i 2 o 3 alberi. È davvero sciatteria o incapacità? O magari una nuova piantumazione è prevista a breve, risolvendo la questione?
        Il web è un posto dove tutti possono dire la loro, ovvio, ma se vuoi diventare punto di riferimento su un dato tema devi dare prova di trattare i tuoi temi in modo corretto, con serietà e rispetto verso chi ti legge. Questo è il mio di parere.

        Rispondi
        • Sono molto d’accordo sul fatto che sarebbe utile avere un confronto con gli uffici responsabili.
          Anche il commento sopra sull’ovvia difficoltà di sollevare radici decennali sicuramente molto profonde è molto sensato.
          In generale UF lo seguo per gli articoli interessanti e spesso molto approfonditi.
          Questo articolo in particolare è piuttosto superficiale, seppure solleva dei temi rilevanti.

          Rispondi
        • Ti ricordo che UF è un progetto volontario, mica una testata registrata con dei redattori pagati.

          Da come la fai facile sulle interviste si vede che non sai nulla di come funziona il lavoro di giornalista. Pensi che sia facile? Prova a telefonare in comune e chiedere un’intervista a un assessore, poi mi dici.

          Parlo a ragione veduta, lavoro nella comunicazione.

          Rispondi
  3. Bah, in questo punto non mi pare una tragedia, anzi lo trovavo più disordinato prima. Cosí si apre la vista sulla chiesa e sui grattacieli, gli alberi si possono ripiantare nei parchi.

    Rispondi
  4. A parte il piccolo tratto dietro al Pirellone e il tratto intorno al Gallia, via Filzi è tenuta da schifo tutta, non solo quel pezzo lì.

    Rispondi
  5. Urbanfile non deve leccare il culo al potere e ai padronati d’Italia.

    Per quello ci sono Repubblica e il Corriere.

    Urbanfile fa quello che dovrebbe fare il giornalismo watchdog anglosassone.

    Il cane da guardia contro le bugie dell establishment.

    Giornalisticamente una dichiarazione di chi non ha fatto vale meno di zero.

    Perché Urbanfile denuncia un FATTO non una intenzione o una dichiarazione sul fatto.

    E finché quel fatto è li davanti a tutti fa bene a denunciarlo.

    Fa da cane da guardia del cittadino.

    Cosa che i giornaloni orami venduti ai potenti di turno o semplicemente a garantire lo status quo ante hanno voluto smettere di fare.

    Sono diventati cani da guardia dei ricchi e potenti.

    Urbanfile sta ancora a nostra difesa.
    A difesa del cittadino comune.

    Bravo Urbanfile continua così.
    Non smettere

    Rispondi
  6. Le due maschere che allietano questo splendido luogo virtuale:
    – il protoleghista ignorante e un cicinin misogino, in crociata per la difesa della libertà di possesso e parcheggio autoveicolo e contro l’amministrazione comunale stalinista e liberticida
    – il talebano ultrasinistra che offre soluzioni velleitarie a problemi anche reali, accusando poteri forti e borghesia meneghina, ma soprattutto chi non ne condivide le posizioni

    Il tutto condito di turpiloquio e invettive che Arlecchino e Pulcinella si scambiano con passione.

    Il carnevale, anche quello ambrosiano, è finito. Una quaresima più sobria potrebbe essere maggiormente apprezzata

    Rispondi
  7. Per la religione, agnostico tendente all’ateo
    Per la politica, non sposato ad una fazione

    Democristiano, non direi
    Essere pensante con la propria testa, mi piacerebbe

    Rispondi
    • Ma magari potevi anche aggiungere:

      Un fine analista delle individualità dei milanesi contemporanei in relazione alle tendenze politiche

      Dotato di uno spiccato senso dell’umorismo.

      In ogni caso avevi già vinto il premio del commento più dozzinale del giorno.

      Rispondi
  8. Aveva ragione Vittorio Sgarbi, anni fa quando sosteneva che a Milano mancava (e manca) una regìa nella gestione del territorio e dell’arredo urbano, e questo episodio ne è la dimostrazione lampante: la mano dx non sa quello che fa la sx, interventi scoordinati e talvolta ingiustificati, di cui poi ne vediamo le conseguenze, ma si dai, intanto il piano Forestami porterà decine anzi centinaia di alberi negli svincoli stradali e nelle aiuole di zone periferiche, tanto basta per pulirsi la coscienza e gettare fumo negli occhi di chi ancora confida nelle doti funanboliche e finto ambientaliste dei nostri ineffabili assessori/amministratori.

    Rispondi

Lascia un commento