È in corso in questi giorni la recinzione del giardinetto posto all’angolo tra la via Val Cannobina e via Valle Isorno nel distretto di Baggio. Si tratta di un angolo verde allestito con muretti per le sedute e qualche panchina, una piazzetta senza nome ma utile per il quartiere.
In questi anni purtroppo il giardino è stato utilizzato impropriamente, come sta accadendo un po’ ovunque in città. Infatti l’area è utilizzata, soprattutto la sera, da fruitori incivili che procurano schiamazzi e lasciano ogni volta sporcizia e bottiglie di birra nell’area, disturbando i residenti, che esasperati si sono rivolti più volte ai vigili e al Municipio 7.
Pertanto il Municipio 7 si è attivato per salvaguardare la tranquillità dei residenti e la sicurezza dell’area verde progettando l’installazione di una recinzione, regolamentata con orari di apertura nelle ore diurne e chiusura nelle ore serali.
Sperando che i “fruitori” notturni dell’angolo suddetto non si spostino, come spesso accade, in un altro luogo del quartiere ripropongo lo stesso stile di vita.
Purtroppo questo pare diventare ormai un trend perché le istituzioni e la società non riescono a far fronte al dilagare dell’inciviltà dilagante. Infatti il Comune ha già fatto istallare le recinzioni nella piazzetta del Giardino dei Transiti a Loreto per lo stesso motivo e in questi giorni anche in Piazza Luigi di Savoia in Centrale.
Una sconfitta della civiltà e del rispetto, principi che stanno scomparendo.
Municipio 7, via Val Cannobina, via Valle Isorno, Verde Pubblico, Arredo Urbano, Sicurezza, decoro
In po di cura per le periferie male non fa.
Il problema non è solo il parchetto, bensì del negozio DIGI di Via Valle Isorno, 8 Milano che vende gli alcolici fino oltre la mezzanotte attirando notevolmente la gente a usufruire di un negozio come se fosse un bar. Bisognerebbe regolamentare meglio le licenze e allinearlo alle altre attività commerciali con chiusura massima alle 21 e comunque non far vendere gli alcolici fino a mezzanotte ed oltre. Se i cestini dell’immondizia sono strapieni di queste bottiglie bisognerebbe anche capire qual’è la fonte. Tra l’altro è vietata ogni forma di assembramento, ma a quanto pare al negozio DIGI non gliene frega niente, cosicché molti si fermano davanti al negozio e bevono come se fossero al bar disturbando anche i bambini minorenni che fino a tarda ora non riescono a dormire a causa degli schiamazzi di chi si ferma a bere e fumare sigarette e non solo sigarette, ma ripeto… al negozio DIGI non gliene frega niente dei disturbi. L’importante è vendere. Vi ringrazio anticipatamente se potreste aiutarci anche a regolamentare televendite e gli orari di certe attività.
tutto questo daffare per due cespuglie tre alberi in cattiva cera..
Non credo che abbiano recintato per salvaguardare due cespugli e tre alberi. Consiglio di leggere l’articolo prima di commentare in maniera impropria
È tristissimo constatare che le uniche soluzioni siano la recinzione, la sorveglianza, la repressione poliziesca. Ma purtroppo è così.
Discutere e ragionare con questi gruppi di tamarretti è perfettamente inutile. Aspettare il salto culturale pure. Purtroppo ci sono troppi che giustificano vandalismi e disturbi con la necessità dei giovani di dare espressione alla propria energia compressa dalla mancanza di opportunità e peggiorata dalle limitazioni attuali. “Son ragazzi!” No, sono teppisti ed è ora di dirlo
E non farlo vuol dire creare un ambiente di illegalità che peggiora la vita delle persone, corrompe la società (tutti tendono a perdonarsi trasgressioni piccole e grandi, confrontandosi con il peggio) e apre la strada ad estremismi e violenze. Provate ad andare nelle banlieau delle città francesi o in certe zone di Amsterdam o Bruxelles. E chiedetevi da dove arrivano i voti a LePen, Wilders e AfD…
Un po’ di controllo in più a cominciare da forze dell’ordine a tappeto e iniziative serie per le periferie devono avanzare di pari passo. Una senza l’altra è un disastro.
E’ giusto tutelare la tranquillità dei residenti.Spero venga chiusa al più presto, la notte è un ritrovo di ubriaconi chiassosi.