Milano | Isola – Panchine e colori animano piazza Minniti

Conclusi gli interventi di “urbanistica tattica” in piazza Tito Minniti nel distretto dell’Isola. Così, come si vede dalle foto a seguire, la piazza è stata trasformata in area pedonale solo di mercato nei giorni appositi. Via le auto (i cui stalli saranno creati lungo il primo tratto di viale Zara).

Qui sotto la piazza nel 2019.

Nel mese scorso L’illustratrice Camilla Falsini ha completato il disegno geometrico colorato creando la scritta stilizzata ISOLA. Il progetto artistico è stato selezionato tra le 43 proposte arrivate in risposta al bando pubblico aperto nell’ambito del progetto “CLEAR – City LivEAbility by Redesign” finanziato EIT Urban Mobility, iniziativa dello European Institute for Innovation and Technology (EIT) dedicata all’innovazione nell’ambito della mobilità urbana.

L’intervento di “urbanistica tattica” ha trasformato parte della piazza rendendola parzialmente pedonale, mantenendo la connessione in direzione ovest da via Sebenico e quella in direzione nord verso via Borsieri, oltre all’accesso verso via Garigliano, dove è stata realizzata una corsia ciclabile in direzione della piazza, protetta dalla sosta che è stata spostata verso il centro strada. Colori che piacciono molto ai bambini e che li usano come spazio gioco.

Il nostro sogno è sempre quello di vedere riempita la piazza di alberi. Sappiamo che il mercato settimanale deve rimanere, impossibile spostarlo, ma non è possibile consentire ugualmente lo svolgersi del mercato e piantare alberi, proteggendoli con apposite barriere, di modo da avere una piazza fittamente alberata, come abbiamo immaginato in un fotomontaggio qui di seguito.

In questi giorni sono state istallate anche le panchine ai lati e sotto gli alberi. Certo i colori dei disegni tra qualche mese saranno svaniti, ma sappiamo che la street-art ha sempre vita breve. Comunque in attesa di sviluppi futuri, come è successo per piazza Dergano e piazza Angilberto II, vogliamo sperare che il Comune contempli tanti alberi.

Qui sotto tre immagini della “lingua” all’apice di via Garigliano angolo via Perasto. peccato che in via Garigliano persista il parcheggio sul marciapiede.

piazza Tito Minniti, Isola, Urbanistica Tattica, via Sebenico, via Borsieri, via Garigliano

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

22 commenti su “Milano | Isola – Panchine e colori animano piazza Minniti”

  1. Togli le macchine e finalmente lo spazio torna alle persone.
    Fa quasi tenerezza vedere dei bambini giocare dove prima c’era solo una distesa di auto.
    Molto contento, avanti così, la città è di tutti, le auto ci hanno già rubato troppo spazio. A chi preferisce la foto 1 prego, accomodarsi in tangenziale e fateci respirare.

    Rispondi
    • Molto, molto bene. Milano sta diventando una città europea e ne sono molto, molto contento. Meno auto = meno inquinamento e + spazio per i cittadini!

      Rispondi
    • Con il progetto Piazze Aperte è stato possibile abbellire la città di Milano con l’urbanistica tattica, un metodo con cui si spende poco, ma efficace per guardare la città con altri occhi.
      Sono convinto che anche l’arredo urbano può cambiare l’aspetto di una città, soprattutto se il design è accattivante e moderno. Basta anche una semplice panchina smart o una rastrelliera per le bici con un bel design. Così da rendere anche più sostenibile una città come Milano.

      Rispondi
  2. Ma è bellissima.

    Sembra una normale piazza francese.

    E per Milano è un enorme passo avanti.

    E poi sappiamo già che verrà trasformata con un intervento definitivo.

    Piazze umane per cittadini umani e sociali rigeneranti della vita di quartiere.
    Farà benissimo anche ai piccoli esercenti.

    Rispondi
  3. Quella piazza è il centro dell’Isola, e può avere il ruolo di nucleo sociale in un piccolo borgo. Sulla scelta tattica di colorare l’asfalto si possono avere pareri diversi, sul fatto che la nuova configurazione sia esteticamente meglio della versione parcheggio non penso si possa discutere.

    Se riuscisse anche a diventare il cuore pulsante di un quartiere già vivo, l’opera sarebbe un enorme successo.

    Concordo che per le attività commerciali (sia negozi che bar/ristoranti) il beneficio è indubbio

    Rispondi
  4. Togliendo le troppe auto in sosta e facendo un po’ d’ordine il risultato è garantito. Soprattutto quando c’è una piazza che è già il cuore del quartiere e che è contornata da edifici più che dignitosi e alberi, ampi marciapiedi negozi.

    Rispondi
  5. A prima vista bello e colorato e fruibile per i bambini….ma in piazza Loreto, lato ex Coin hanno fatto la stessa cosa e i miei bambini non ce li porterei mai. Lo spazio è stato colorato e hanno messo dei grandi vasi con degli alberelli (che non diventeranno mai alberi per mancanza di spazio per le radici) ma è circondato dal traffico con fumi di scarico e rumore assordante. Basta un momento di disattenzione e un bambino può finite sotto un’auto vista la mancanza di recinzione. Ecco questo intervento è demagogico. Non c’è nulla di funzionale. Solo dei colori sull’asfalto che a distanza di pochi mesi stanno già ribadendo. Fumo negli occhi

    Rispondi
    • Tu non ci andare.

      Altri ci vanno e apprezzano.

      Se non ti piace stai a casa o porta i bambini in un centro commerciale.

      Non capisco perché la gente basa tutto sul proprio interesse o proprio ombelico.

      Se tu non ci vai non vuol dire che altre persone apprezzano.

      Vivi e lascia vivere gli altri cone vogliono.
      Mica siamo tutti uguali

      Rispondi
    • Su Loreto concordo con te sull’ambiente non consono per bambini a partire dal volume di traffico. Temo che quell’angolo non abbia possibilità di redenzione a meno di un totale ripensamento dell’intera piazza, che UF discute spesso con svariati suggerimenti

      Piazza Minniti è un caso completamente diverso e anche la configurazione attuale si presta ad area gioco per bambini (paradossalmente meglio della vicina piazza Archinto ormai devastata da adulti, come da diversi commenti in queste pagine). Se poi alla mano di pittura tattica, si sostituirà un cambiamento “strategico” più radicale, ben venga e sperabilmente questo potrà essere di tuo gradimento

      La tua critica opinabile ma rispettabile mi sembra però mossa da una scarsa simpatia per l’amministrazione comunale in carica più che una pura allergia cromatica alla nuova versione di questi spiazzi

      Rispondi
  6. Occorre ricordare sempre che questi interventi di cosiddetta “urbanistica tattica” nascono già come provvisori, in vista di una eventuale sistemazione definitiva. Quindi non vanno giudicati così per come sono sono, come se davvero ci fosse in giro qualche stupido con la pretesa di “venderli” come belli e definitivi, ma per l’impatto sul quartiere quando saranno consolidati con eventuali correzioni. La provvisorietà va vista non come un limite ma come un vantaggio perchè dà il tempo di valutare, di correggere e anche di adattarsi. Il tutto ad un costo giustamente molto inferiore rispetto agli interventi “profondi”, definitivi.

    Rispondi
  7. restituire lo spazio urbano (piazze, slarghi ecc..) ai cittadini è sempre un fatto positivo, tantopiu’ se quello spazio è stato nel corso degli anni sottratto in modo abusivo e arrogante dal parcheggio indisciplinato delle auto, ma a volte tollerato (spesso in mancanza di alternative) ; cio’ che non mi trova d’accordo è la provvisorietà e quindi l’aleatorietà di queste iniziative che spesso producono risultati tutt’altro che apprezzabili; nessuno nega la necessità di fare di quel luogo uno spazio urbano bello, godibile e fruibile dai cittadini, ci mancherebbe, quello che serve è un intervento definitivo e concreto da subito, come del resto si è sempre fatto, non capisco questa moda dell’urbanistica tattica ovunque si voglia poi realizzare una pedonalizzazione, abbiamo stuoli di tecnici e architetti in Comune, i consigli di municipio, i comtitati di quartiere e tanto altro…..ebbene tutti quanti facciano sistema ,si scambino opinioni e idee e procedano fin da subito col redigere un progetto definitivo, credibile condiviso, ma le pagliacciate come queste proprio no!

    Rispondi
  8. Abitandoci vi posso solo dire che e’ uno scempio, colori atroci, gia’ sbiaditi dal mercato… vibilita’ tremenda, macchine in mezza alla strada, code in ogni via… tremendo

    Rispondi
    • Riecheggia in contenuto e vocabolario un commento che mi è arrivato da una forza politica in formato elettronico giusto oggi. Coincidenza?

      Rispondi
  9. Concorderei sul prato… non credo che concordino anche gli operatori del mercato che ivi si svolge due volte a settimana. E le centinaia di persone che lo frequentano… e la stessa erba che, calpestata da torme di bipedi da spesa (e dai furgoni) non sopravviverebbe al primo martedì o sabato

    Trattasi di soluzione provvisoria in attesa di soluzioni a lungo termine. Il colore sull’asfalto indica il fatto che questo non è un parcheggio di massa. Un punto di partenza accettabile

    Rispondi
  10. Con il progetto Piazze Aperte è stato possibile abbellire la città di Milano con l’urbanistica tattica, un metodo con cui si spende poco, ma efficace per guardare la città con altri occhi.
    Sono convinto che anche l’arredo urbano può cambiare l’aspetto di una città, soprattutto se il design è accattivante e moderno. Basta anche una semplice panchina smart o una rastrelliera per le bici con un bel design. Così da rendere anche più sostenibile una città come Milano.

    Rispondi

Lascia un commento