Ieri, domenica 13 all’interno dei Giardini Montanelli di Porta Venezia si è tenuta la cerimonia di “restituzione” alla città del restauro alla statua realizzata nel 1850 dallo scultore Alessandro Puttinati per commemorare i Martiri dello Spielberg (fortezza reclusione nei pressi di Brno nella Repubblica Ceca, luogo di prigionia di vari patrioti italiani tra la fine del Settecento e la metà dell’Ottocento.
Il monumento, rappresenta l’Italia turrita, con un piede su un globo, intenta a scrivere; secondo alcune fonti è ritratta mentre scrive la Storia, secondo altri scrive i nomi dei martiri politici della fortezza dello Spielberg, ed è posta su un basamento che riproduce delle rocce finte (realizzate in cemento) nel punto più alto del parco, il Montemerlo. La prima statua posta a Milano dopo l’Unità d’Italia.
Nel 2016 dei vandali, rimasti ignoti, spaccarono braccio sinistro e parte della tavola dove l’Italia è intenta a scrivere, e per sfregio venne dispersa e mai più ritrovata.
Ora, la statua è tornata quasi integra (purtroppo i segni del tempo sono visibili un po’ ovunque) grazie all’impegno dell’Associazione degli Amici Giardini Pubblici Montanelli (Agiamo) e all’intervento di riqualificazione finanziato dal Comune e curato dalla Scuola di Restauro dell’Accademia di Belle Arti di Brera.
L’Accademia di Brera ha potuto ricostruire il nuovo braccio, che sostituisce quello spezzato, grazie alla sperimentazione realizzata in 3D con polvere di nylon dagli studenti dell’accademia, ridando dignità alla statua. Si tratta di un assaggio prima dell’intervento vero e proprio con la futura ricostruzione in marmo definitiva.
Allo spettacolo organizzato per l’evento di ieri, messo in scena dal Teatro No’hma di Livia Pomodoro hanno partecipato in molti. Alla cerimonia è stata esposta per poco tempo anche la storica bandiera originale delle 5 Giornate del ‘48.
Riferimenti fotografici: Roberto Arsuffi, Giovanni dell’Orto
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MA la nuova mano, non è troppo moderna e soprattuto troppo grande? E’ sproporzionata.