Come abbiamo potuto edere, lo scorso maggio durante lo scavo per le fondamenta della nuova torre di Gioia 20 e 21, in via Melchiorre Gioia a Porta Nuova, è saltato fuori un vecchio rifugio di emergenza realizzato durante la Seconda Guerra Mondiale all’interno dello stabilimento qui presente sino al dopoguerra.
A quanto pare, almeno per ora, la struttura è stata messa in sicurezza e verrà con ogni probabilità inserita all’interno del progetto. Questo almeno è quello che si può dedurre dal fatto che sia ancora presente e puntellato per evitare eventuali crolli.
Ricordiamo che qui sarà costruito uno dei due palazzi progettati dallo studio Antonio Citterio – Patricia Viel and partners. Saranno rispettivamente G20 EST (20 per 98 metri d’altezza) posto nel lotto al civico 20 di via Melchiorre Gioia e l’altro G20 OVEST (11 piani per 64 metri d’altezza) nel ristretto lotto al civico 21 all’angolo con via Sassetti. La conclusione è prevista per il primo quadrimestre del 2024.
Il rifugio antiaereo ritrovato e appartenente alla vecchia fabbrica della Breda, è in fase di valutazione da parte della Sovrintendenza se vale la sua conservazione o meno.
Riferimenti fotografici: Milano Trasporti, Duepiedisbagliati
Tag: via Melchiorre Gioia, Porta Nuova, Centro Direzionale, Antonio Citterio – Patricia Viel and partners, G20 EST-G20 OVEST, via Sassetti, via Pirelli
Dio mio che lentezza, ora che avranno finito le fondamenta sarà natale
se è fondamentale mantenere i muri a Porta Genova, alla torre Aurora e a Porta Volta, la risposta della Soprintendenza credo sia scontato!
Mica è S. Siro oppps
No beh, assurdo, si possono radere al suolo villette liberty ma bisogna mantenere pezzi di muro di un rifugio antiaereo di 80 anni fa. Bah, il senso di tutto ciò è molto oscuro.