Quante volte ci si passa accanto e non si notano piccole meraviglie che potrebbero ricevere maggiore attenzione, anche da chi ne è proprietario.
Un esempio lo possiamo trovare in viale Certosa nel distretto della Cagnola, pochi metri dall’inizio del lungo viale e di piazza Firenze.
Percorrendo viale Certosa, dopo l’incrocio con via Arimondi, nascosto da un anonimo edificio anni Cinquanta, troverete un palazzo di 4 piani in stile eclettico-liberty affiancato da un altro palazzo dello stesso periodo. Cosa bizzarra, entrambi i due edifici di testa dell’isolato, hanno l’ingresso presso il civico 14 di viale Certosa.
Osservando bene il contesto, si noterà uno strano cancello che separa il moderno condominio con i due palazzi liberty e che si collega con la vicina via Plana sembrando di fatto un vicolo ora chiuso da cancelli.
All’inizio del 1900 Milano si stava espandendo occupando nuovi terreni con nuove vie e nuovi palazzi. Il piano regolatore del 1898, steso da Cesare Beruto, avrebbe dato forma all’urbanistica della città per molto tempo disegnando vie e piazze che oggi caratterizzano interi quartieri posti come fascia tra l’area delle Mura Spagnole e poco oltre la famosa Circonvallazione della 90/91.
In questo punto Beruto aveva previsto una via più ampia, da affiancare a viale Serra e Monte Ceneri, le odierne via Petitti e via Arimondi. Probabilmente un tracciato più piccolo era già stato steso in precedenza. Le nuove case in costruzione nella zona furono proprio queste, assieme al bellissimo palazzo di via Arimondi 12 sorto verso la fine degli anni Venti in forma di castello.
Così nei primi anni 10 del Novecento presero forma le due palazzine tra viale Certosa e via Plana (all’epoca Sempione), già pronte a fronteggiare con le loro belle facciate principale, in stile liberty la nuova grande via Arimondi più ampia.
Davanti però rimasero le vecchie casupole. Infatti la grande via Arimondi non prese mai forma e rimase di ridotte dimensioni lasciando le due nuove palazzine arretrate di parecchi metri, tanto che negli anni Cinquanta fu edificato, al posto delle misere casupole, il palazzo residenziale di via Arimondi 1, nascondendo i due bei palazzi liberty.
Ma come sono le due belle palazzine nascoste dietro il condominio di via Arimondi 1? A quanto pare entrambe le palazzine hanno accesso, come abbiamo visto, da viale Certosa 14.
La palazzina su viale Certosa appare ad un primo sguardo anonima, quattro piani, dei negozi al piano strada e balconi riccamente decorati in uno stile che ricorda un po’ il barocco. Osservando oltre il ricco cancello in ferro battuto, ecco apparire sopra a quello che probabilmente doveva essere il portone principale, un balcone riccamente mosso da una scultura in cemento sagomato, dove due putti centrali giocano con una lira confusi tra due barocche volute. Purtroppo l’edificio è decisamente trascurato e ingrigito e avrebbe bisogno di un bel restauro.
L’altro edificio, quello che affaccia su via Plana, è sicuramente più interessante dal punto di vista architettonico. Realizzato in stile liberty, presenta una facciata in cemento decorato da motivi floreali. La gronda è sfalsata agli angoli, forse unico esempio in Milano, come fossero tre torri d’angolo di un castello. Di maggiore pregio però è il decoro circolare del balconcino d’angolo posto sotto la gronda rialzata. Chissà se la casa un tempo era colorata, perché oggi appare, come la confinate sorella poco sopra descritta, di un triste grigio sporco. Come la precedente palazzina, anche qui manca il portone d’accesso, anche se, al centro della facciata su via Plana si trova un unico ingresso ad un negozio, evidenziato da una ricca decorazione nella cornice.
Peccato, due piccoli gioiellini che passano inosservati e soprattutto che andrebbero riqualificati.
Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi
Info: Gabriele dell’Oglio; “Le Strade di Milano”, Newton Peridici 1991;
Tag: Cagnola, Viale Certosa, Via Plana, Piazza Firenze, Liberty, Curiosità, Stile Eclettico, via Arimondi
Ma che meraviglia, mai fatto caso e ci passo spesso.
Il balcone coi putti non l’avevo mai notato. Incredibile, ci passo anche spesso.
Grazie per questi articoli