Milano | Architettura – L’architetto Achille Manfredini e il primo “grattanuvole”

Il “Grattanuvole” è un termine così buffo che pare uscito da qualche libro per bambini, eppure era il nome dato ad un progetto mai realizzato di una torre pensata per piazza S. Giovanni in Conca, oggi piazza Missori.

Questo grattacielo mancato se fosse stato costruito sarebbe stato sicuramente un’icona della città e venne progetto dall’ingegnere Achille Manfredini.

Il “Grattanuvole“, come venne chiamato all’epoca, sicuramente è meritevole di interesse, seppure mai realizzato. Progettato nel 1909 in stile liberty barocco, era un massiccio palazzo posto ad angolo tra Corso di Porta Romana e Corso Italia, collocato in modo da avere un’alta torre di 13 piani per oltre 50 metri d’altezza proprio a conclusione di via Mazzini e visibile da piazza Duomo. Sicuramente sarebbe stato uno dei primi grattacieli milanesi, e sicuramente l’unico in puro stile liberty.

Qui di seguito un nostro fotoinserimento nel contesto, al posto di Palazzo Meroni del 1914.

Ideato dal Manfredini sulla scia delle analoghe realizzazioni che andavano sempre più diffondendosi nelle città americane, il fabbricato presentava un elemento centrale più elevato (fronte piazza) al quale erano aggregati corpi più bassi in corrispondenza delle fronti secondarie sulle vie laterali, Corso di Porta Romana e Corso Italia. La bocciatura del progetto da parte della commissione igienico-edilizia comunale provocò accesi dibattiti sui giornali cittadini come è immaginabile e come accade tuttora. Tra i sostenitori del Manfredini vi erano Luca Beltrami e Luigi Broggi: dalle pagine del Corriere della sera (In difesa dei grattanuvole, 6 nov. 1910), quest’ultimo profetizzava la realizzazione di numerose opere simili a Milano: “bisogna [(] prepararsi, per questi edifici speciali, a speciali criteri di estetica”.

Achille Manfredini, nacque il 13 maggio 1869, a Catanzaro, ove il padre, funzionario dell’amministrazione finanziaria dello Stato, si era trasferito con la famiglia. Compì gli studi classici e i primi tre anni di università al collegio Ghislieri di Pavia. Nel 1890 si iscrisse al Politecnico di Milano, ove conseguì nel 1891 la laurea in ingegneria civile. E a Milano iniziò la pratica professionale presso lo studio di G.B. Torretta. Nel 1894 fondò Il Monitore tecnico, un giornale d’architettura, d’ingegneria civile ed industriale, d’edilizia ed arti affini.

Morì a Roma, ove si trovava per trattare alcune questioni professionali, il 3 marzo 1920.

Tra le opere milanesi possiamo trovare le case Magnani (1891) e Malnati (1898) in via Ariberto, caratterizzate in prospetto dal motivo dei parapetti dei balconi in ferro lavorato, il fabbricato al n. 2 di via Burlamacchi (1907), dalla facciata ricoperta di formelle di terracotta, le case Vanoni (1907) e Giovini (1908) nei pressi del duomo e il palazzo Romanoni-Sala in corso Venezia 39 (1911-13).

Altro edificio particolare è la biblioteca di Porta Venezia, ex Cinema Dumont in via Melzo angolo con Via Paolo Frisi.

Anche la demolita e bellissima Casa Lancia occupata dal Banco Jarach, in via Bocchetto, edificio a destinazione mista realizzato tra il 1905 e il 1906 sostituita dopo un ventennio dal Banco di Roma. Manfredini ricorse al cosiddetto piano libero, una soluzione particolarmente innovativa che incontrò notevole fortuna: avvalendosi di travi di luce considerevole, ma interamente comprese entro l’altezza del solaio (una sorta di moderne travi a spessore), poté diradare la maglia dei pilastri e disporre di ampi spazi suddivisibili a seconda delle esigenze mediante pareti non portanti.

La più importante realizzazione del Manfredini, è senz’altro da considerarsi il grande complesso del Kursaal Diana, situato nella zona dell’odierna Porta Venezia tra viale Monforte, oggi via Piave, e via Mascagni, ultimato nel 1908

La sommità del Kursaal Diana un po’ potrebbe ricordare la sommità del Grattanuvole.

Info: Treccani  

Referenze fotografiche:

Tag: Achille Manfredini, Grattanuvole, liberty, Corso di Porta Romana, Corso Italia, via Mazzini, piazza Duomo, Architettura

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