Aggiornamento fotografico di inizio settembre dal cantiere di via Tremelloni e via Adriano per il prolungamento della metrotranvia 7.
Si tratta del prolungamento della linea tranviaria che dalla Bicocca proseguirà attraversando il distretto di Precotto per continuare attraverso il Quartiere Adriano. Infatti qui si attesterà a lato della via Adriano, predisposto per proseguire in futuro verso Cascina Gobba e la fermata della metropolitana M2.
L’entrata in servizio sarebbe prevista per maggio/giugno 2022. Il costo dell’opera è di 3,4 milioni di euro, interamente a carico del Comune di Milano.
Qui il tratto di via Tremelloni.
Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi
Tag: Precotto, Quartiere Adriano, Crescenzago, Via Adriano, Metrotranvia, Tram, Tranvia, Via Tremelloni, Parco Franca Rame, Parco Sandra Mondaini e Raimondo Vianello
Di questo passo, nel 2100 arriverà a Cascina Gobba ed alla stazione Certosa. Tempi biblici e solite scelte progettuali non all’altezza di una linea tranviaria rapida (quale dovrebbe essere), con fermate troppo fitte a soli 200 metri di distanza. Tanto vale avere un bus di quartiere. Un enorme occasione persa non gestire e progettare con criteri Europei la rete tranvaria Milanese. E che non si venga a dire che la rete è datata e con strade non adatte ai tram. Le metrotranvie del 2003,infatti,hanno prestazioni identiche alle linee storiche. Il problema é la gestione con troppe fermate vicine, semafori senza la priorità ai tram (se ne parla da decenni senza che ci sia un semaforo asservito funzionante, a dir poco vergognoso) e velocità dei mezzi del tutto inadeguata, con medie ridicole di circa 10 km orari.Se tanto mi da tanto questa situazione é volta unicamente a favorire il costosissimo business delle metropolitane. Altrimenti una gestione tranviaria così poco all’altezza di una città Europea non si spiega.
L’unica cosa su cui sono d’accordo è l’assenza di semafori con priorità ai tram, però i tempi mi sembrano ben stabili ed è assolutamente possibile che si completino entro l’estate del 2022. Le fermate non mi sembrano nemmeno così vicine.
Probabilmente lei non ha mai avuto di vedere (o comunque di utilizzare) una “metrotranvia” in Francia, Spagna, Germania e persino in Grecia. Altrimenti non solo sarebbe d’accordo su tutto, ma avrebbe aggiunto altri aspetti critici purtroppo tipici della rete tranviaria milanese e il sostanziale fallimento della trasformazione di alcune linee tradizionali in linee rapide ad alta frequentazione.
Cosa intendi per “alta frequentazione”? Il 12 e il 4 (anche il 7 che lo usavo quando arrivava fino a Cairoli), le linee che conosco meglio, ti assicuro che sono belli pieni negli orari di punta.
Senza voler peccare di presunzione ti chiedo se le linee tramviarie di quei paesi che citi le hai prese per lavoro o da turista (io non ho mai usato tram in quei paesi). Te lo chiedo perché quando si è turisti non si hanno i minuti contati, a differenza di quando si va a lavorare e da bravi milanesi si insultano tutti i santi del calendario per ogni secondo perso.
Le argomentazioni del tipo “in tutto il mondo si fa così tranne che a Milano” non mi convincono mai troppo.
giusta osservazione
Solo chi va a lavorare in macchina ha i minuti contati? Chi ci va in tram no? Ho preso mezzi pubblici per andare al lavoro per anni in tutta l’Europa centrale e da decenni non esiste nemmeno per scherzo che i mezzi pubblici (tram ma anche bus) non abbiano impianti semaforici che gli diano il via libera non appena si avvicinano, senza neppure rallentare. Il tram si leva prima di torno, sono più contenti tutti quanti, e il servizio costa anche meno e rende di più poiché l’aumento di velocità commerciale consente di fare la stessa frequenza con meno mezzi e attira più utenza. Solo a Milano pare che sia un problema insormontabile che appena si avvicina il tram gli venga dato il via libera.
Salve Andrea. Per linee ad alta frequentazione si intende quelle con la più alta portata oraria per direzione, che é data dal numero di posti offerti combinati alla frequenza dei passaggi. Non é riferita al grado di occupazione dei posti, ovvero l’affollamento. Milano purtroppo (e non lo dico io ma statistiche in materia di trasporti urbani) ha i tram più lenti d’Europa. Viaggiano mediamente a soli 11 km orari, contro i 24/26 km orari di quelli delle città Europee,che impiegano meno della metà del tempo per percorrere gli stessi chilometri. Questo dipende da come sono gestite le linee. Da noi ci sono tantissime fermate vicine (in pratica ad ogni incrocio, anche a soli 150 metri di distanza), i veicoli tranviari non hanno la precedenza agli incroci (siamo ormai l’unica grande metropoli a non averli) e le vetture viaggiano sotto i 50 km orari anche nelle corsie protette. Non possono accodarsi in fermata una dietro l’altra (grazie a Letizia Moratti ed a chi le é succeduto che non ha mai abrogato questa norma assurda). Tutto questo rende i tram non competitivi verso altre modalità di trasporto. Ho preso tram a Praga, Berlino ed anche a Firenze… Sono tutt’altra cosa, viaggiano veloci, puntuali e non sono sempre fermi come qui a Milano.A Praga viaggiano a 60 km orari in città e impiegano pochissimo per coprire distanze ragguardevoli. Sono comodissimi ed utilizzatissimi. Guardare a chi fa meglio serve a volte, senza crogiolarsi dietro immeritate eccellenze. La gestione tranbiaria di Atm, infatti, non é assolutamente all’altezza di una città Europea.
Siamo interessati anche alla ciclabile parallela! I lavori procedono anche per lei? Si spera un giorno riesca ad attraversare la Martesana e collegare il quartiere con viale Padova/via Idro. Forse potrebbe essere un modo ancora più veloce del tram per raggiungere la metropolitana di cascina gobba.