In questi giorni è in corso l’operazione per salvare e conservare la struttura che fu il vecchio rifugio antiaereo di emergenza realizzato durante la Seconda Guerra Mondiale all’interno dello stabilimento qui presente sino al dopoguerra. Ci troviamo all’interno del cantiere e nello scavo per le fondamenta della nuova torre di Gioia 20 e 21, in via Melchiorre Gioia a Porta Nuova.
Vista l’importanza storica, a quanto pare, il manufatto sarà preservato e probabilmente inserito all’interno del nuovo complesso. A quanto pare sarà sezionato e “inscatolato” in qualche modo dagli ingegneri di Despe per essere riposto altrove, per poi consentire il proseguimento degli scavi per le fondamenta della torre.
QUi il passaggio creato che si trova sotto via Clelia del Grillo Borromeo.
Immagini: Duepiedisbagliati
Via Melchiorre Gioia, Porta Nuova, Centro Direzionale, Antonio Citterio – Patricia Viel and partners, G20 EST-G20 OVEST, via Sassetti, via Pirelli
Personalmente trovo molto eleganti i due palazzi. Mi piacerebbe però che si facesse qualcosa per via Melchiorre Gioia.
Attualmente è un’autostrada urbana devastata dalla sosta selvaggia. Il sogno di riaprire la martesana è definitivamente accantonato? Che almeno si rifacesse la ciclabile, con qualche albero ogni tanto e senza tutte quelle brutte file di auto parcheggiate più o meno abusivamente.
pazzesco che si facciano tutti questi numeri per preservare 4 mattoni, almeno per fortuna non hanno perso troppo tempo
Beh oddio, è un anno che lavorano alle fondamenta e ancora mi sembrano belli lonani dal completarle…
4 mattoni.. Un rifugio anti-aereo!
Se c’è un difetto di Milano, è la sua poca memoria storica e la scarsa propensione a mantenere le testimonianze del suo passato, anche quelle umili – ma molto significative – come queste.
Arare via quel rifugio, così come altre fonti storiche del genere, porta alla lunga alla perdita di identità e alla conformazione con qualsiasi altra città moderna occidentale.