Milano | Porta Vittoria – BEIC: siglato l’accordo con il Ministero

Un altro passo avanti nella direzione della realizzazione della Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (Beic) a Porta Vittoria e Calvairate. Il progetto giace nelle scrivanie di Palazzo Marino da oltre vent’anni.

In questi giorni è stato infatti approvato lo schema del disciplinare regolante i rapporti tra il Ministero della Cultura, il Comune di Milano e la Fondazione Beic. Lo schema punta sull’attuazione dell’intervento BEIC grazie ai fondi del Piano nazionale per gli investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Lo scorso 8 ottobre il presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi, con un Dpcm, su proposta del ministro della Cultura Dario Franceschini e di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco, ha individuato la realizzazione della Beic fra gli interventi da inserire nel Piano di investimenti strategici su siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali. Lo stesso Dpcm ha stanziato 101.574.000 euro e individuato quali soggetti attuatori il Comune e la Fondazione Beic. Palazzo Marino ha già annunciato che entro il 2022 partirà il concorso internazionale di progettazione per la grande biblioteca.

Ora, bisognerà trovare una nuova collocazione per la nuova struttura che naturalmente sarà anche ridimensionata.

Infatti la Beic (la famigerata Biblioteca europea di cui si parla dal 1996) faceva parte di un piano urbanistico ambizioso, avviato già nel 2001 e rimasto incompiuto sino ai giorni nostri, sfiancato da lunghe vicende giudiziarie. Dopo la realizzazione degli edifici lungo via Cena più di dieci anni fa, (ma ancora vuoti) nel novembre del 2019 sono cominciati i cantieri per la realizzazione del giardino pubblico di 40 mila metri quadrati. Infatti, il giardino ha preso il posto dell’area dove doveva sorgere, secondo progetto originario, la Beic.

Il giardino doveva essere pronto già per la scorsa primavera, ma il programma è slittato alla prossima estate. Entro la prima metà del 2022 -come hanno spiegato gli uffici del Comune-, dovrebbe essere pronta finalmente una prima parte del verde, mentre per la fine dell’anno si arriverà all’intera riqualificazione.

Per quanto riguarda le sorti dell’intero piano dell’ex scalo di Porta Vittoria che prevede la consegna di circa 160 appartamenti, ancora non si sa nulla. Lo stesso avviene per le aree commerciali (attivato solo il supermercato), strutture ricettive e un centro sportivo polifunzionale (rimasto solo sulla carta per ora) non si sa.

Il vecchio progetto per la grande biblioteca era stato pensato dall’architetto Peter Wilson assieme a Julia B Bolles, e prevedeva un edificio il cui costo stimato all’epoca era di 390 milioni. La cifra risulta alquanto alta in confronto ai 101,574 milioni che arriveranno ora dal Ministro. Pertanto l’opera della BEIC 2.0 sarà completamente rivista e ridimensionata (sperando non ci siano ricorsi al tar). Ad ogni modo, la nuova Beic dovrebbe esser costruita sempre nella stessa area, Porta Vittoria e Calvairate. Magari potrebbe, ipotizziamo noi, esser realizzata nella parte ancora da cantierizzare tra via Cervignano e viale Molise, come mostriamo nell’immagine qui di seguito. Oppure oltre, dove dovrebbe sorgere il centro sportivo.

Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi, Bolles & Wilson

Bolles & Wilson, Beic, Porta Vittoria, Calvairate, viale Umbria, via Cena, via Piranesi, via Monte Ortigara, Giardino, viale Molise

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

13 commenti su “Milano | Porta Vittoria – BEIC: siglato l’accordo con il Ministero”

    • L’intervento è doveroso e interessante. Peccato che oggi investire su una biblioteca e come trovarsi nel 1950 e investire nella formazione di maniscalchi.
      Poi, ci mancherebbe, curare questo spazio è doveroso anche se i pochi condomini costruiti fino a oggi fanno veramente cagare, tanto per usare una espressione educata.
      Ma chi sono quei coglioni che hanno progettato e approvato quegli scatoloni?

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  1. La questione di una biblioteca di libri su carta è che tra 10 o 20 o
    30 anni (un po’ dovra durare un edificio no?) saranno relegati a
    quelli di studio o per bambini (forse). I libri digitali con la loro
    immediata infinita ricopiabilità, immaterialità (quasi, cioè pochi
    microgrammi su un dispositivo di memorizzazione), trasmissibilità,
    renderanno quasi inutili i libri su carta. Con questa tecnologia da
    fantascienza (esistente però già da decenni) non me li vedo migliaia e
    migliaia di libri ordinati su scaffali con il bibliotecario che li va
    a prendere o che dice “mi spiace è già in prestito”. Il problema certo
    sarà pagare quelli che i libri li scrivono. Ma si risolverà in qualche
    modo. (Ah anche 4ruote è digitale)

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    • Da anni si danno per morti i libri “di carta”, presagendo la loro rapida e totale sostituzione con e-Reader e libri digitalizzati; tuttavia ancora non è successo e, anzi, il mercato degli e-reader è affaticato e in stagnazione.
      Aggiungo anche che gli e-book, se acquistati legalmente, non sono infinitamente ricopiabili, in quanto protetti da drm.
      Oltre a tutto questo farei notare come la biblioteca non sia solo un luogo dove prendere in prestito libri, ma anche uno di studio e propagazione della cultura.

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    • La storia che il libro è morto la sento dire dalinvenzione della fotocopiatrice.

      Come quando predicevano la morte della radio e del cinema dopo l’avvenuto della tv.

      Siamo ancora qui.

      Condivido l’opinione che non siete mai entrati in una moderna biblioteca pubblica.

      Ps.
      Per chi volesse può farsi un giro al Centro Culturale il Pertini di Cinisello Balsamo… e si, in fatto fi biblioteche e centri culturali la provincia batte Milano 10-0

      Benvenuta la nuova grande biblioteca moderna in un bel parco tutto pubblico.

      Così d’estate potremmo vedere gli studenti leggere nel parco come fanno a Londra (e dovunque non leggono solo 4tuote e Gente Motori ndr)

      Studia e informati meglio

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    • Mi perdoni la franchezza, ma la Sua idea per cui i libri non servono più denota una scarsa conoscenza di quel mondo, per molti affascinante. Non cambierei le mie edizioni d’epoca con milioni di e-book, senza anima, basici e che ti fanno venire il mal di testa dopo quattro pagine. Buon Natale

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  2. Non si potrebbe ripensarne la collocazione ed inserirla nel masterplan dell’ex Macello? Mi sembra assolutamente attinente all’impostazione.
    Un nuovo cubo mutilato nelle volumetrie e comunque decentrato che senso ha? Meglio dare continuità al parco che avrà completamento nel masterplan snohetta e creare un raggio verde importante (sebbene dai render del parco non ci sia una grande visione di fruibilità).
    Sul concetto di biblioteca: è evidente che il progetto ha una consistente parte immateriale da mettere a sistema con le altre biblioteche e la gestione culturale in termini di esperienza per studenti e famiglie oltre all’autorevolezza dell’istituzione archivistica ,che necessariamente dovrà oscurare altri enti/fondazioni , ne determineranno il successo indipendentemente dalla posizione o dal cubo più o meno avveneristico che sarà realizzato

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    • Secondo me spostare il progetto al macello sarebbe un errore.

      Il parco ha disperato bisogno di un punto di attrazione per essere vivo tutto l’anno e 7 giorni su 7. Non è il Parco Sempione che con la sua posizione centrale ha fruitori sempre. A Porta Vittoria si rischia il deserto a parte i week end di sole e attorno all’area gioco per bambini (sempre che sia prevista).

      L’area ex macello è invece già progettata per avere un mix di funzioni e non ha necessariamente bisogno anche della biblioteca.

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  3. Per quanto riguarda il digitale e le biblioteche pubbliche ormai il libro cartaceo solo tu lo chiedi ancora al bancone.

    Ormai Milano è tutto digitalizzato dal portale del Sistema Bibliotecario Milanese.

    Che mette in rete TUTTE LE BIBLIOTECHE del comune di Milano.

    Questo vuol dire che ti colleghi al sito web e scegli fra TUTTI I LIBRI IN OGNI BIBLIOTECA DELLA CITTÀ.

    E poi devi solo scegliere dove vuoi ritirarli. Nella tua biblioteca di quartiere più vicina oppure in una qualsiasi altra…

    Quando sono pronti ti arriva una mail che ti avverte che sono al banco e puoi ritirarli…

    Poi quando li devi restituire puoi farlo il QUALUNQUE biblioteca di Milano.

    Ci sono dei cassonetti fuori dalla biblioteca e puoi pure infilarli li…

    Tutto sto sistema è meglio di Amazon Prime!

    Ed è gratis, pubblico, e svolge una funzione sociale.

    E poi mi parli di Digitalizzazione?

    Informati bene prima di parlare su internet.

    Ed entra in biblioteca ogni tanto

    Hanno anche 4ruote, giornali e riviste

    E dvd film e videogiochi ps4 etc

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  4. Personalmente ritengo che Milano abbia necessità di avere una Biblioteca Europea all’altezza, visto e considerato che l’attuale Sormani è assolutamente inadeguata e anacronistica, vista la scarsità di spazi e carenza di volumetrie adeguate al fine di permettere un comoda e confortevole fruizione dei testi da parte degli utenti, nonostante qualche piccolo intervento migliorativo.Talvolta risultano piu’ efficienti e fruibili alcune Biblioteche rionali o di provincia (vedi il mirabile recupero conservativo di Cascina Grande di Rozzano), o l’edificio che ospita la Biblioteca rionale di Via Valvassori Peroni, o quello in progetto in zona Lorenteggio.La smaterializzazione e la digitalizzaione dei testi non confligge necessariamente con i libri cartacei, i quali infatti (per fortuna) continuano e spero continueranno a essere stampati(il piacere di leggere un libro cartaceo è incommensurabile!); non dimentichiamo inoltre che sono numerosi gli esempi di bibiloteche realizzate nel mondo i questi anni che oltre a essere straordinari centri del sapere e di divulgazione storico-scientifica sono anche pregevoli edifici dal punto di vista architettonico (esempi numerosi che non sto a citare, basta documentarsi).La nuova biblioteca e il nuovo stadio potrebbero diventare uno dei nuovi brand, la cifra architettonica della Milano del terzo millennio (anche se con un progetto ridimensionato rispetto all’originale).Per quanto attiene alla collocazione della stessa concordo sul fatto che andrebbe realizzata all’interno del sito Ex Macello, sacrificando magari una parte delle volumetrie previste per le nuove residenze (1200 appartamenti mi sembrano uno sproposito!), liberando cosi l’intera area e realizzando un parco lineare (magari comprensivo di centro sportivo), che dal Via Mazzola arriverebbe fino ai giardini di L.go Marinai D’Italia, un vero grande polmone verde che darebbe lustro e respiro a questa porzione di città.

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