Milano | Porta Vercellina – La sciatteria di Piazza Vesuvio

Disegnata nel piano urbanistico progettato definitivamente (dopo varie modifiche) nel 1889 da Cesare Beruto, la graziosa piazza Vesuvio era una piccola oasi verde e fresca tra la nuova maglia fitta pensata dal grande urbanista.

Agli inizi la piazza si trovò incuneata tra due direttrici ferroviarie che da sud si dirigevano verso lo scalo del Sempione (dismesse definitivamente nel 1930/31), ma anche tra il cimitero del Fopponino di Porta Vercellina e il fiume Olona (chiamato anche Vepra).

Perciò la piazza vera e propria prese forma a partire solo la fine dagli anni Venti del Novecento, sebbene già disegnata, predisposta e intitolata al vulcano campano già nel 1893. A forma di esagono allungato (ricorda un po’ piazza Gorini), al centro presenta un giardino con una fontana realizzata dopo la Seconda Guerra Mondiale, costituita da una vasca circolare di circa 65 mq, con bordi in roccia artificiale in cemento così come al centro, ormai ricoperta di muschio, da dove fuoriesce un getto verticale (quasi a riprodurre un piccolo vulcano).

Le prime case furono le famose villette di via Sant’Eusebio a cui seguirono quelle verso via California (Piazza Vesuvio 14 1926) e dopo gli anni 30 e 40 il resto degli edifici, assieme a qualche piccola industria e magazzino, sino allo sviluppo del dopoguerra e la costruzione di Piazza Vesuvio 15 (1951) e 8 (1963).

Da sempre la piazza è come se fosse un po’ dimenticata. Non è piazza Po, nemmeno piazzale Aquileia, così come non è piazza Napoli o piazza Piemonte, tutte piazze vicine ma apparentemente più famose.

Facendo i nostri giri per la città, abbiamo immortalato la piazza più volte nel corso degli ultimi tempi, notando sempre e costantemente la sciatteria di questo luogo, pulito ma con questo velo di trascuratezza che è classico di molti luoghi della città.

Il giardino, come si nota, anche se curato andrebbe un po’ sistemato.

L’incubo, guarda caso, sono le automobili parcheggiate ovunque ci sia uno spazio. Ma c’è un’altra “sciatteria”, quella del pavé su di un lato, dove sino al 1992 correva una linea tranviaria e che, come si nota è ancora presente anche se non più utilizzata, rendendo l’insieme pericoloso, soprattutto per ciclisti e motociclisti.

Cosa ci piacerebbe? Che le auto fossero parcheggiate solo su strada, che aiuole e marciapiedi venissero sistemati, che venissero rimossi pavé (inutile in questo caso) e rotaie, e in generale, un po’ più di cura.

Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi

Tag: Porta Vercellina, Fopponino, Piazza Vesuvio, via California, Via Dezza, Degrado, Sciatteria, Verde Pubblico, Fontana,

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13 commenti su “Milano | Porta Vercellina – La sciatteria di Piazza Vesuvio”

  1. Tra piazza po e piazza vesuvio per passare da via dezza, ci vuole un posteggio interrato stile supermercato per tutti i residenti e non, così possiamo finalmente rimuovere le auto dalla strada.
    100 euro al mese per i residenti, senza acquisto ma solo prelazione e solo affitto…questo dovrebbe organizzare l’amministrazione…in questo modo chi costruisce si garantisce una rendita continua e chi vuole per forza l’auto in città non è succube di speculazioni e anche chi è nel ceto medio può permettersi si tenere l’auto se ha effettivamente bisogno e poi se ad un certo punto non può più permettersela la vende e in superficie trova sempre il car sharing…
    Un amministrazione seria in questa zona l’avrebbe già previsto un posteggio interrato…ma qui abbiamo solo pagliacci per ora.
    Nei prossimi 10 anni in quella zona prevedo rimozione sosta sotto gli alberi e senza nessun compromesso per chi per necessità deve tenere l’auto.
    Sempre la solita visione a pochi anni e non a lungo termine….

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    • il parcheggio c’è in Piazza Po e due in Washington li’ accanto (oltre quello in Piazza Piemonte) .. ti lascio con il tuo blabla su amministrazione seria..

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    • La tua idea non mi sembra corretta, anzi mi ricorda il piano Albertini e mi sembra da superare.
      L’obiettivo dentro Milano deve essere meno macchine non semplicemente macchine nascoste altrimenti il traffico rimane quello e nella tua proposta non vedo disincentivi! NO NO.
      Dentro la città, a tendere ci si muove in bici o coi mezzi pubblici o con car-sharing, la necessità auto rimane prerogativa di poche categorie e di pochi utilizzi, questa è la visione a lungo termine.
      Per i non residenti l’ingresso in auto va consentito per necessità o con posto riservato (ufficio, posto prenotato in parcheggio), per i residenti si lasci libera iniziativa al privato di realizzare box sotterranei tramite uno studio banale della domanda (1 auto per nucleo familiare) e con regole di prelazione antispeculative. I posteggi con abbonamenti non disincentivano perché magari comprendono la possibilità di parcheggiare a ore e perché una famiglia di 4 persone potrebbe decidere di pagare 3 abbonamenti (più difficile che compri 3 box). In questo modo i posti regolari in superficie per Milano sarebbero sufficienti a chi non può permettersi un box (in acquisto o in affitto) ed il minor traffico consentirebbe più sensi unici, più ciclabili, più mezzi di mobilità condivisa.

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  2. Ma residenti spenderebbero 100 euro al mese per il parcheggio oppure preferirebbero vendere auto o cambiare casa facendo così fallire il progetto del parcheggio interrato?

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  3. Milano è un parcheggio. Un enorme, disordinato, sciatto parcheggio. Non mi abituerò mai a vedere auto sulle aiuole o sui marciapiedi ma mi sto rassegnando al fatto che è un aspetto della città che non cambierà per chissà quanti anni ancora.

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  4. Auto = merda

    Auto = prepotenza

    Auto = arroganza

    Auto = me ne frego e faccio il ca.. che mi pare

    Auto = per me i divieti non esistono

    Auto = illegalità delle leggi

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  5. Quando si dice gestione e controllo degli spazi.. A Milano c’è il libera tutti. Non conosco la situazione in altre città italiane ma in quelle estere che ho visitato e abitato scene così sono… impensabili!

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  6. La situazione in città è letteralmente sfuggita di mano in quanto gran parte di Milano è ridotta così.. si lascia l’auto dove si riesce a metterla.. vi rendete conto?!

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  7. Ma perchè vi lamentate? forse perchè non avete un SUV ??
    se non vi piace la mia Milano perchè non ve ne andate? Dove la trovate una città che pianta tanti nuovi alberi?? dove trovate una città che è la prima in Europa per PM10 ???

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  8. Concordo con l’articolo: piazza sciatta e mal curata. La fontana che simulava il Vesuvio ormai è bloccata, aiole ma curate anche se alberi, cespugli fioriti e un poco di prati verdi rimangono. Oddi 18 marzo trovo una sorpresa: un bel blocco di cemento nel prato, dimensioni stimate 2 metri per 5 metri per un altezza di 40 centimetri, piedistallo di una statua in ghisa ancora occultata da un telo. Sembra essere un monumento al pedone, impossibile ad oggi valutare la qualità della statua, la base in cemento è uno schiaffo al giardinetto, un inutile appalto che aumenta la sciatteria del giardinetto. Un intervento più sensato era il restauro della fontana, il blocco di cemento sul prato è un insulto genera rabbia. Cesare

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  9. Perché sollevare tutti questi problemi per una piazza con giardini curati, in questo momento con bellissimi colori e inventando il problema dei parcheggi e del pavè (amato dai pochi veri milanesi rimasti) ???

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