A Milano prende forma uno dei più grandi progetti europei, il primo nel suo genere in Italia, di rigenerazione urbana per la creazione di abitazioni in affitto a prezzi accessibili e in edifici di ultima generazione, a basse o zero emissioni, in aree della città (Lambrate e Milano Sud) che saranno attrezzate, tra le altre cose, con orti urbani e vertical farm.
Il gestore immobiliare americano Hines, player a livello globale attivo nel real estate, prosegue nella strategia living orientata alla rigenerazione e riqualificazione di aree ad alto potenziale della città di Milano attraverso la realizzazione di unità residenziali di ultima generazione, ideate secondo criteri internazionali di elevata sostenibilità e con servizi volti a migliorare il benessere dei residenti e della comunità.
In particolare, Hines, guidato in Italia dal senior managing director & country head Mario Abbadessa, ha finalizzato, in partnership con PGGM, gestore olandese di fondi pensionistici, tre diversi investimenti per un importo complessivo di 850 milioni di Euro per la realizzazione di un totale di 1400 nuovi appartamenti in affitto.
Nello specifico, si tratta di un piano di rigenerazione urbana posizionato nel cuore di Lambrate e di due portafogli immobiliari situati nel quadrante sud di Milano, tra i Navigli e Porta Romana. Per tutti e tre i progetti, Hines svolge il ruolo di sviluppatore e co-investitore.
MILANO LAMBRATE – 400 UNITA’ RESIDENZIALI
Il progetto di Milano Lambrate riguarda la rigenerazione di un’ampia area di oltre 40.000 metri quadrati dismessa da più di 10 anni e prevede lo sviluppo di otto nuovi immobili che ospiteranno 400 unità residenziali di ultima generazione, inserite all’interno di un parco attrezzato di 20.000 metri quadrati.
L’investimento, effettuato dal fondo immobiliare alternativo “Milan Living Fund BTR 2” gestito da Savills Investment Management SGR S.p.A., contribuirà concretamente al programma più ampio di rigenerazione urbana del quartiere di Lambrate a Milano, zona vibrante e dinamica che si appresta a divenire una delle nuove destinazioni più attrattive della città. La vicinanza con il design district, da una parte, e il Politecnico di Milano, dall’altra, la rendono un distretto con elevate opportunità di sviluppo ed espansione. Il progetto si pone come obiettivo quello di facilitare la permeabilità del luogo diventando il collante tra due anime del quartiere con vocazioni molto diverse: quella più residenziale di via Bistolfi e quella più creativa ed in forte trasformazione, cuore del design e della moda, di via Ventura.
All’interno del parco, infatti, verrà realizzato un centro culturale di 3.000 metri quadrati, dedicato alla socialità e alla salvaguardia dell’artigianalità e dell’imprenditorialità locale che contraddistinguono da sempre questo quartiere di Milano. L’area ospiterà, spazi riservati al design, showroom e laboratori, incubatori per giovani lavoratori nel settore del tech e servizi medici per il vicinato. Il progetto di rigenerazione urbana, quindi, non si limita alla costruzione degli immobili, ma vuole alimentare la vivacità del quartiere e contribuire a potenziare il fermento dei giovani che ci vivono, creando delle soluzioni distintive per innovazione e qualità.
È inoltre prevista la realizzazione di un’area destinata al food con lo scopo di creare un nuovo punto di incontro e di interesse, non solo per la zona, ma per l’intera città di Milano.
Il quartiere si trova in una posizione strategica, autonomo e ben collegato con il resto della città, anche grazie alla stretta rete di connessioni di cui può usufruire: a pochi metri di distanza, infatti, è possibile raggiungere le fermate di metropolitana, bus e treno. Infine, la tangenziale est e l’aeroporto di Milano Linate favoriscono la mobilità e la movimentazione locale e internazionale.
SAN CRISTOFORO – MORIVIONE – PORTA ROMANA – 450 UNITA’ RESIDENZIALI E UFFICI
Il secondo investimento è stato realizzato attraverso il fondo di nuova costituzione “Milan Living Fund BTR 1”, gestito da Savills Investment Management SGR S.p.A., e comprende cinque immobili, situati tra zona Navigli e Porta Romana, in Via Balduccio da Pisa 7, Via Carlo Bazzi 51, Via Pestalozzi 11, Via Ettore Ponti 8 e Viale Richard 1. Le aree hanno una superficie complessiva di oltre 40.000 metri quadrati in cui verranno realizzati circa 450 nuovi appartamenti in affitto, mentre una porzione sarà destinata agli uffici.
I primi quattro edifici verranno demoliti e ricostruiti ex novo mantenendone l’uso residenziale, mentre la torre di Viale Richard sarà oggetto di un profondo intervento di rigenerazione e riconversione a destinazione mista, con uffici ai piani bassi e appartamenti nei restanti piani.
“Abbiamo ceduto cinque iniziative, concentrate nel sud di Milano dove abbiamo un solido presidio, che sono parte della nostra collezione Milano per Tradizione, un format che prevede servizi di natura simil-alberghiera al servizio del building e, in particolare, spazi food & beverage aperti anche al target esterno. Immaginiamo, infatti, immobili in grado di dialogare con la città, che siano anche luoghi di cultura e scambio. Siamo quindi felici di mettere al servizio di Hines questa visione, oltre al nostro know how”, ha commentato Matteo Albarello, co-founder di FCMA, piattaforma imprenditoriale di sviluppo immobiliare.
Questo investimento conferma l’interesse di Hines verso aree della tradizione milanese, come nel caso dei Navigli e di Porta Romana, già fortemente consolidate come quartieri residenziali ma che mancano di un’offerta in grado di soddisfare i nuovi bisogni di flessibilità e servizi al momento centrali per la domanda di mercato. I progetti mirano a migliorare il livello delle proposte di mercato, restituendo alla città edifici performanti e sostenibili.
VIGENTINO – 550 UNITA’ RESIDENZIALI
Perseguendo l’obiettivo di ampliare la piattaforma residenziale a sud della città, Hines ha scelto di investire ulteriormente, tramite il fondo Milan Living Fund I gestito da Antirion SGR, in un portafoglio di immobili in via Lampedusa, 11/A – 13, al Vigentino (non troppo lontana dalla zona Bocconi), area della città caratterizzata da una domanda residenziale elevata ancora non completamente soddisfatta dall’offerta esistente.
Il portafoglio acquisito comprende nove edifici ad oggi parzialmente occupati da uffici. Gli asset saranno riconvertiti per la realizzazione di 550 unità immobiliari in affitto, progettati in linea con la strategia living di Hines, che si caratterizza per un’offerta di tipo built-to-rent, in zone strategiche di Milano. Questo portafoglio, infatti, come quello di Navigli – Porta Romana, sarà inserito in un contesto abitativo storicamente residenziale e quindi già molto ricco di servizi e ben connesso con il centro della città.
Al fine di contribuire alla sostenibilità ambientale e sociale, Hines prevede, anche per questi immobili, la realizzazione di un’ampia area verde di più di 20 mila metri quadrati, delimitata da 150 alberi che segneranno il perimetro dei nove edifici dando vita ad una vera e propria comunità all’interno della città. Un lungo running truck, infatti, delimiterà l’intera area, e rappresenterà l’estensione naturale delle singole abitazioni, dove incontrarsi, condividere e socializzare. All’interno del complesso residenziale, le persone avranno la sensazione di abitare in un piccolo ecosistema autonomo e sicuro, fornito di tutti i servizi a portata di mano. Una realtà unica ed innovativa che consente di lasciare fuori i rumori della città.
Tutti e tre i progetti saranno realizzati in linea con i più alti standard internazionali di sostenibilità ed efficienza energetica, coerentemente con la strategia ESG di Hines, che guida tutti gli interventi di rigenerazione urbana a livello italiano e internazionale, con l’obiettivo di ottenere i massimi target di certificazioni energetiche. I progetti in zona Lambrate e Bocconi, infatti, sono pensati per raggiungere il target LEED GOLD, mentre gli edifici in zona Navigli ambiscono alla certificazione energetica di classe A.
Grazie all’approccio innovativo che contraddistingue la strategia del Gruppo nel settore del living, tutti i progetti residenziali saranno sviluppati in modo da soddisfare un nuovo stile di vita e un rinnovato approccio alla casa, nell’ambito del quale le persone non sono semplici affittuari, ma entrano a far parte di una comunità inclusiva e di un contesto in continua evoluzione. Questi investimenti vogliono rispondere alle esigenze di un target di persone sempre più ampio e diversificato, giovani professionisti, coppie, famiglie con figli e senior, offrendo flessibilità degli spazi e una serie di servizi ancillari compresi nel canone di affitto, che rappresentano un grande valore aggiunto per i residenti. Coerentemente con la strategia living di Hines, infatti, tutti gli sviluppi sono pensati a misura d’uomo, prevedendo la realizzazione di palestre, spazi dedicati al coworking e aree comuni in grado di favorire la socialità e l’interazione della comunità anche con il contesto urbano circostante.
Con questo ulteriore progetto salgono a oltre 2 miliardi di Euro gli investimenti effettuati nel residenziale in affitto a Milano da Hines, confermando il proprio impegno nel settore living, anche alla luce della continua crescita della popolazione milanese, che tra il 2020 e il 2030 è prevista intorno al +8,3%, e di una forte domanda insoddisfatta. Oggi, infatti, oltre il 70% dei giovani tra i 18 e i 35 anni è in cerca di una casa in affitto a Milano ed è indispensabile saper rispondere a questa richiesta in continua evoluzione.
“Siamo davvero soddisfatti della finalizzazione di questi investimenti che rappresentano un ulteriore passo avanti per noi nel percorso di ampliamento e diversificazione della settore living a Milano” afferma Mario Abbadessa, senior managing director & country head di Hines Italy. “Ancora una volta, dimostriamo di saper anticipare il mercato e inserirsi in quartieri strategici per lo sviluppo della città con interventi orientati alla migliore gestione delle tematiche ambientali e sociali. Fin da subito, abbiamo scelto di scommettere molto sul living riconoscendone le forti potenzialità, dandoci la possibilità di contribuire alla costruzione di un domani più sostenibile. Per questo motivo, continueremo a focalizzarci sia su prodotti residenziali già esistenti da riconvertire, che in interventi di sviluppo e di rigenerazione urbana come MilanoSesto e l’area Ex Trotto, maxiprogetti dal forte impatto ambientale, sociale ed economico per Milano”.
Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Hines
Hines, Lambrate, Urbanistica, Morivione, Porta Romana, San Cristoforo, Vigentino, Riqualificazione
Speriamo che costruiscano anche qualche torretta residenziale da 80/90 metri ?? lo Skyline e’ importante ?☀️?
No dai basta con i palazzoni….ce ne sono fin troppi, anzi dovrebbero mettere il vincolo dei piani
Bisogna costruire in verticale, e non per questioni estetiche, ma perché abbiamo necessità di risparmiare e liberare suolo. Le città per essere ecologiche ed efficienti devono essere compatte. Meglio i palazzoni, come li chiami tu, del terribile sprawl urbano dell’hinterland. Anzi la soluzione più auspicabile sarebbe demolire, costruire in altezza e destinare nuove aree a verde.
Anche in via Bazzi vicino alla nuova stazione dovrebbero intervenire perchè da parecchi anni ce un’ex fabbrica abbandonata.
volevo dire c’è.
Volevo dire c’è ovviamente.
Milano sempre all’avanguardia peccato che questa mentalità non attecchisce anche al sud
Caro Maury …..il futuro di Milano è in verticale come Francoforte e San Francisco ? tra 15 anni Milano sarà una città irriconoscibile ?? manca un grattacielo da 220/250 metri a porta Nuova per rendere iconico tutto il quartiere e qualche grattacielo in zona San Siro ?? tra 15 anni Milano sarà come Francoforte di adesso ??? Più grattacieli ci sono a Milano e più turisti da tutta Italia e da tutta Europa verranno ad ammirarli ??
Sandro sei ironico vero?
Immagino Sandro ci voglia far riflettere che il futuro della città passa per la bontà delle sue connessioni con le zone più periferiche e i comuni limitrofi più che con la costruzione in verticale.
ma tu quando ti fai curare? ho paura a pensare che giri a piede libero
Lambrate dove? Non viene indicata l area o sbaglio? Grazie
Zona Lambrate , Lambrate quartiere ???
C’è la pizza mundial a lambrate in effetti si spiegano le tue emoji grazie ?
la parola d’ordine è gentrificazione, insomma
La parola d’ordine è le minchiate che spara il signor…..anonimo ….. anonimo rompi scatoloni ???
fatti curare sociopatico, hai evidenti squilibri mentali
Ma che senso hanno questi non commenti. Questi blog diventa il pretesto per insultare le persone e non per conoscere il presente e il futuro di Milano.
Hai ragione cara ” anima ” ….anonimo sa’ soltanto insultare il prossimo e spara baggianate ogni giorno ? non riesco a capire perché non lo bannano dal blog ? ha gravi problemi mentali
a parte che qui c’è una moltitudine di “anonimo” diversi – ossia chiunque non metta un nick nella casella “nome” – ma non è che la calata di “Sandro” abbia di molto alzato il livello …
Appunto……mettete un nome reale ….signori anonimi …. ???????……………. ⚓☀️
Buongiorno a tutti, posso dire che provo un certo fastidio nel continuare a leggere della esclusività dei giardini dei nuovi progetti, della completezza dei servizi dedicati ai condomini, della bellezza di vivere in un microcosmo tutto riservato agli abitanti dei nuovi stupendi complessi. Non vorrei assistere all’avverarsi di certi film fantascientifici: dentro il paradiso e appena fuori lo schifo più sfrenato. È una brutta sensazione.
?
Hai perfettamente ragione.
……..
Lunedì, 28 marzo 2022Clima: Istat, a Milano poco verde. Estate con notti tropicaliA favorire lo smog, le alte temperature e le notti estive tropicali a Milano è il numero limitato di metri quadrati di verde
Temperatura in aumento a Milano: +1,9 gradi
Nei capoluoghi di regione la temperatura media annua segna un’anomalia di +1,2 C sul valore climatico 1971-2000. In crescita anche alcuni estremi di caldo: +15 giorni estivi e +18 notti tropicali. Lo rende noto il rapporto dell’Istat ‘I cambiamenti climatici: misure statistiche – anno 2020′. La precipitazione totale scende in media di 132 mm sul corrispondente valore del periodo 2006-2015. Sempre piu’ diffusi gli interventi di forestazione urbana, utili per la mitigazione, presenti in 47 capoluoghi (31 nel 2011), per una superficie complessiva di 11,6 milioni di m2.