Milano | San Cristoforo – Cantiere Bosconavigli: al via le opere di riqualificazione e verde pubblico

AL VIA LE OPERE DI RIQUALIFICAZIONE E VERDE PUBBLICO INTORNO ALL’AREA DOVE SORGERÀ BOSCONAVIGLI. IN FASE CONCLUSIVA LA COMMERCIALIZZAZIONE A CURA DI ONESHOT, MENTRE IL CANTIERE SEGUE IL CRONOPROGRAMMA ANNUNCIATO.

Concluso l’iter autorizzativo, prendono via i lavori di riqualificazione delle aree adiacenti a Bosconavigli e di realizzazione del verde pubblico. Da un’idea di Stefano Boeri, Bosconavigli è un progetto di sviluppo residenziale firmato da Stefano Boeri Architetti Arassociati con la progettazione paesaggistica di AG&P greenscape e la commercializzazione in esclusiva a cura di Oneshot Real Estate Solutions.

Le opere di urbanizzazione comprendono il rifacimento di via San Cristoforo dall’angolo con viale Cassala fino al sagrato della chiesa e la riqualificazione dell’asse di viale Troya in percorso ciclopedonale, in continuità con quello dell’Alzaia Naviglio Grande. A ciò si aggiungerà anche la realizzazione di due piazzette pavimentate, caratterizzate da aiuole e alberature. Inoltre, è confermato lo spostamento entro la fine del 2023 del Centro di Raccolta Differenziata di Piazzale delle Milizie, trasformando l’area fino ad ora non utilizzabile in verde pubblico liberamente fruibile che verrà successivamente inglobato nel parco lineare “Binario Verde”, futuro collegamento tra gli scali ferroviari di Porta Genova e San Cristoforo. Il progetto di riqualificazione del verde è firmato da AG&P greenscape.

Il cantiere lavora a pieno ritmo, rispettando il cronoprogramma annunciato; pertanto, la consegna è confermata entro la fine del 2024, mentre la commercializzazione si trova nella sua fase conclusiva.

“Bosconavigli non solo sarà un edificio in grado di diventare un landmark della città, ma è stato anche un enorme successo commerciale. Infatti, i tempi medi di chiusura delle trattative sono stati di 8 giorni, con un record di vendite nei primi trenta giorni che ha superato il 70% delle unità abitative previste. Ciò dimostra la capacità di Milano, se stimolata in maniera efficace attraverso un’analisi integrata, un approccio customizzato e una strategia valoriale, di saper riconoscere progetti che abitano già il futuro, combinando amenities e sostenibilità, comfort e natura. Soprattutto, colpisce come la città sia ormai percepita in piena trasformazione e pienamente policentrica, permettendo una vera e propria rinascita della dimensione di quartiere”, ha commentato Stefania Quattrini, Co-founder di Oneshot Real Estate Solutions.

Bosconavigli sorgerà su un’area di oltre 9.000 mq, adiacente all’antico borgo San Cristoforo affacciato sul Naviglio Grande, e sarà un edificio circondato e avvolto nel verde, che si integrerà nel paesaggio, come a volersi mimetizzare con l’ambiente circostante.

Bosconavigli è pensato come un corpo unitario, racchiuso a corte e sviluppato a gradoni che ospitano terrazze private e giardini pensili, dal fronte cittadino a nord verso sud, che progressivamente scende verso San Cristoforo, preservandone la visibilità e la bellezza. I fronti dell’edificio hanno un’altezza massima di 11 piani, che digradano fino a 3 pianiLe facciate, insieme alle coperture, sono caratterizzate da un verde rigoglioso che le ricopre totalmente.

Bosconavigli, inoltre, sarà un organismo vivo e sostenibile poiché il sistema vegetativo è pensato per filtrare le microparticelle di polveri sottili e abbattere l’inquinamento, riducendo al contempo il consumo energetico grazie all’inerzia termica della vegetazione che garantisce protezione dai raggi del sole e l’assorbimento di 23.000 kg di CO2 all’anno. Le migliaia di piante e arbusti che ricopriranno Bosconavigli saranno un baluardo di biodiversità e modificheranno colori e profili dell’edificio al mutare delle stagioni.

  • Bosconavigli in numeri 
  • Oltre 8.000 mq: area di progetto 
  • Circa 3.000 mq: di aree verdi a terra 
  • Quasi 1.000mq di aree verdi in quota 
  • Circa 90: unità abitative 
  • Oltre 170 alberi 
  • oltre 8.000 piante ad arbusto 
  • oltre 60 specie vegetali diverse 
  • 23.000: Kg di CO2 assorbita in un anno 
  • Crediti 
  • Cliente – Milano 5.0 
  • Progetto definitivo – Stefano Boeri Architetti , Stefano Boeri, Marco Giorgio, Edoardo Colombo, Alessandra Magnetti 
  • Render: Shilong Tan, Daniele Barillari 
  • Stefano Boeri Interiors, Giorgio Donà, Jacopo Abbate, Martina Mitrovic, Chiara Tomasin, Esteban Marquez 
  • ARASSOCIATI – Giovanni Da Pozzo, Michele Tadini, Massimo Scheurer, Marco Brandolisio, Giulia Zambon, Francesca Da Pozzo
  • AG&P GREENSCAPE – Emanuele Bortolotti, Paolo Palmulli, Mariagiusi Troisi, Giorgia Fiorentini 
  • SCE Project – Progettazione strutturale, Progettazione antincendio e Sicurezza, Direzione lavori Generale
  • ESA Engineering Progettista Impianti MEP (Meccanico, Elettrico e Plumbing), Progettazione Acustica e Consulenza Energetica.

www.bosconavigli.it

Referenze fotografiche: Bosconavigli, Roberto Arsuffi

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

23 commenti su “Milano | San Cristoforo – Cantiere Bosconavigli: al via le opere di riqualificazione e verde pubblico”

  1. Scusate ma nell’ottica della mobilità sostenibile come si fa a spostare l’unica isola ecologica vicino al centro in periferia? Come faranno i cittadini a portare i loro oggetti da buttare? L’assessore Granelli qualche anno fa mi rispose che si sarebbe andato in auto. Allora mi chiedo quindi un residente a milano può avere l’auto ? E’ concesso? Ma non dovevamo andare tutti i bici entro il 2030. C’è qualcosa che non mi torna della narrazione tutti in bici. E parlo da ciclista pedone e automobilista quale sono. Mi chiedo sempre ma i ciclisti hanno mai usato l’auto?! Boh… comunque in sostanza la milano del futuro sarà per ricchi e gente che si può permettere di usare la bici perché i lavori duri li fanno la blebaglia giusto?! Sia mai che Sala va in discarica lui chiama i suoi sudditi schiavi magari in nero e li portano loro gli oggetti nella comoda discarica a 10km da casa… povera milano destinata a ricchi e inutili personaggi. Ma poi mi chiedo uno che ha tutti quei soldi per comprare un appartenento li, vuole davvero vivere a fianco di viale troya?! Mah sempre più dubbioso…ma tanto hanno così tanti soldi che poi ne hanno un altra in qualche altra zona… va be commento polemico con un po’ di confusione e tanti temi.
    Il principale è che dovrò andare più lontano a portare le cose in discarica inquinando di più e perdendo più tempo…sigh…

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    • Scrivi un sacco di fesserie (in più le scrivi in modo grammaticalmente scorretto). Come si fa a dire che quella isola ecologica è in centro? Conosci Milano? In più, ancora non si sa dove verrà trasferita ma anche se fosse in via della Ferrera non sarà così distante da far cambiare idea a chi voleva raggiungere l’isola con mezzi diversi all’auto.

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      • Capisco fare il giannizzero del Comune, ma al ridicolo c’è un limite: Viale delle Milizie è sulla circonvallazione… e la spostano praticamente al confine con Buccinasco… Poi se per te è quasi uguale…. 🙂

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      • Allora considerare la grammatica all’interno di commenti scritti di getto mi sembra un po’ da Precisini del comune…Io ribadisco e sono libero di scrivere e pensare quello che voglio non sei tu L. che mi puoi limitare.
        Ribadisco che io ora ci metto 5 minuti in auto dopo ce ne metterò di più e quindi il comune mi avrà rimosso un servizio che prima ero comodo…posso dissentire o devo dire grazie comune che fai costruire case per ricchi in modo che anche la mia casa salga di valore…grazie.
        Il fatto che tu venga a dire a me se sono di milano mi fa ridere si vede che non segui questo blog o lo fai solo per difendere ed elogiare il comune qualsiasi cosa faccia. Mai una critica mi raccomando loro fanno sempre giusto. Sono perfetti.
        Io non ho detto che non doveva dare i permessi o che non dovevano fare quelle case. Ho solo constatato che avrò un servizio più scomodo e lontano da casa e quindi nell’ottica della città a 15 minuti senza auto non stiamo andando verso quella direzione. Poi in effetti le cose che dice il comune sono solo propaganda quindi scemo io che penso ancora ai 15 minuti. Forse i taxi per i ricchi….ahaha… e fatti due risate ogni tanto che ti fa bene. E ricordati che la critica serve per migliorare non è solo per screditare come fai tu.

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      • Adriano è un troll piuttosto famoso su questo blog. Ha in odio Granelli e Maran da quando fecero un pezzo di pista ciclabile nella sua zona. Certo che sembra peggiorato, ora immagina il sindaco con schiavi in nero che gli portano la spazzatura nelle discariche…

        Chissà cosa si inventerà nei prossimi post 😂

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    • Amsa in città ritira sotto casa i rifiuti ingombranti. Per i rifiuti speciali più piccoli si può andare direttamente nei negozi di elettronica, sono tenuti a ritirarli. Scusa ma proprio non penso che sia una necessità impellente avere un’isola ecologica in una zona di prossima riqualificazione come questa.

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      • Certo però bisognerebbe informare meglio la popolazione perchè se provi a fare un salto nei fine settimana è stracolmo di persone. Inoltre si può fare un solo ritiro al mese, non che io abbia usufruito per più di 3/4 volte all’anno della discarica.
        In conclusione ho solo fatto notare che un servizio alla cittadinanza sarà un po’ più scomodo e lontano di ora…niente di più posso dirlo o no?
        Andatevi a prendere una camomilla.

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    • Sinceramente avere un isola ecologica accanto ad una chiesa del XIII secolo è già un errore urbanistico a cui finalmente si ovvia, e i cittadini possono tranquillamente andare a portare i loro rifiuti altrove. Passo spesso da li per andare a lavoro e sfortunatamente non mi capita quasi mai di vedere persone che ci arrivano a piedi o in bici, quindi il discorso mobilità sostenibile mi sembra una tematica marginale. Il futuro della zona chiaramente è quello di essere sempre’ inglobato nel distretto della moda…bene o male? Ti direi bene visto che al momento la zona è un immondezzaio a cielo aperto, senza verde ne piste ciclabili, mentre l’intervento di Boeri mi pare ben pensato e capace ricucire insieme le zone di San Cristoforo e Tortona. Era meglio costruire case popolari? Non lo so mi pare che tra Giambellino e la Barona non manchino ma insomma magari mi sbaglio.

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  2. Spostano la ricicleria ma la ferrovia resta…
    Così è solo un fazzoletto verde altro che l’ipotizzato “binario verde” da Porta Genova a San Cristoforo…. 🙁

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  3. Obiettivo: gentificare il più possibile.
    Che questo avvenga sotto giunte di sinistra è davvero singolare, prima Piasapia poi Sala.

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    • Soluzioni alternative? Lasciamo le discariche in città e non riqualifichiamo niente, così i prezzi delle case in città si abbassano e siamo contenti?

      Si deve riqualificare, si deve però anche costruire case accessibili. Ma la centrifugazione non è il male assoluto, Milano ha bisogno di crescere e diventare piu bella

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      • Crescere e diventare più bella non vuol dire assolutamente gentrificare per forza.
        In tutti i decenni precedenti si è riqualificato e costruito ma l’aumento dei prezzi di auesti tempi è senza precedenti.
        Oltretutto, nin sarà sicuramente questo il caso, le nuove costruzioni molto spesso non rendono più bella Milano (vedi via savona ex complesso Osram), oltre che avere le stanze piu piccole, i soffitti più bassi, i m2 falsati ecc ecc

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        • Però le persone fanno la coda per andare a vivere in case come quelle che tu tanto denigri.
          Ma guarda il lato positivo: vendono le loro case attuali che si liberano per te o chiunque altro le apprezzi. E il mondo va avanti.

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  4. ho visto che stanno recuperando il vecchio casello della ferrovia, ma sarebbe giusto salvare anche un breve tratto di binario con il passaggio a livello (l’ultimo rimasto a milano) che è ancora oggi un simbolo del passato industriale di questa zona, che presto diventerà un ricordo delle pause davanti alla sbarra a fare due chiacchere con qualche amico incontrato per caso…

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  5. ho visto che stanno recuperando il vecchio casello della ferrovia, ma sarebbe giusto salvare anche un breve tratto di binario con il passaggio a livello (l’ultimo rimasto a milano) che è ancora oggi un simbolo del passato industriale di questa zona, che presto diventerà un ricordo delle pause davanti alla sbarra a fare due chiacchere con qualche amico incontrato per caso…

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