Dopo aver visto nel settembre scorso la conclusione dei lavori alla stazione M4 di Forlanini FS, e l’area circostante, un tempo interdetta per il cantiere sia per la stazione sia per il “manufatto Sereni”, ecco che siamo tornati sul luogo per vedere com’è la situazione attorno alla stazione che dovrebbe aprire il prossimo autunno.
Gli accessi alla nuova stazione M4, a dire il vero non molto facili da visualizzare per chi non è esperto della zona, sono: il principale da Viale Corsica attraverso Via Roberto Ardigò, segue un piccolo “pertugio” da via Cardinale Mezzofanti 24 (si, senza timore infilatevi nel finto cortile tra i palazzi) e dalla più ampia area trasformata in giardino con tanto di area cani, sempre lungo via Cardinale Mezzofanti.
Area che sarà possibile attraversare anche in bici e che permetterà un nuovo collegamento sotto le ferrovie tra l’area dell’Acquabella, di Largo Sereni e via Cardinale Mezzofanti con via Cavriana dell’Ortica dove c’è il famoso gasometro, per proseguire poi verso il grande parco Forlanini.
Per ora quest’area verso Largo Sereni è ancora un cantiere.




Mentre il giardinetto è già stato sistemato lo scorso inverno. Unica cosa, accedendo da via Cardinale Mezzofanti ci si trova nel deserto dei tartari. Un percorso pedonale lastricato in pietra costeggia una triste area cani e una cesata di cantiere per giungere alle due stazioni, quella di M4 e quella di FS. Pochissimi alberi, verde non curato e assetato. In compenso le erbacce, che abbondano, sono belle verdi.









La sorpresa più triste però l’abbiamo quando arriviamo davanti all’edificio della stazione M4, completato un anno fa e già ridotto male dagli imbrattamuri, come si vede dalle foto qui di seguito.







I percorsi verso via Cardinale Mezzofanti sembrano ancora in ordine, per fortuna.




Ci delude invece la rotonda al centro del piazzale, una distesa di catrame dove poteva starci perfettamente una bella aiuola circolare.

Altre immagini dell’area della stazione, dove il verde è stato dimenticato.







In compenso, un area così appartata come la nuova stazione, è già luogo di ritrovo di alcuni simpatici cittadini che se ne fregano del bene comune, della natura e del rispetto, come si vede dalla foto qui di seguito.


Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi
via Cardinale Mezzofanti, Forlanini, Viale Corsica, M4, Metropolitana, Trasporti, via Roberto Ardigò, Largo Sereni
Benvenuti a Milano, città del degrado, della sporcizia, dell’incuria, dell’ inciviltà, della microcriminalità e dei grandi sogni infranti
Dai, hai fatto il tuo commento depresso in anonimo. Ora puoi tornare alla tua felicissima vita.
abitante meditante ha perfettamente ragione….citta lasciata a marcire….
Lo stato di degrado della città è evidente e sotto gli occhi di tutti… basta alzare la testa e guardarsi attorno; certo bisognerebbe sapere a cosa si è abituati! 😉
Benvenuti nella Milano di sala … tutti i nodi vengono al pettine ha vissuto del lavoro dei suoi predecessori fino a “ieri” … piano piano forse il milanese si sveglia
Ottimo! è solo l’inizio.
Ma è evidente che ai Milanesi e… al “primo” cittadino va tutto bene!
si meritano di vivere e morire in quella discarica periferica che chiamano casa
Al di là delle scelte politiche, io mi pongo dei dubbi sulla competenza dell’ufficio tecnico del comune che si occupa di lavori pubblici; la qualità dei lavori, anche solo per attività semplici come l’installazione dei dissuasori sui marciapiedi, la gestione delle piante, la pulizia (unica città in cui abbia vissuto in cui non esistono gli spazzini di quartiere) a Milano è pesantemente al di sotto degli standard del Nord Italia (basta fare due passi a Torino, Genova, Trieste, Padova, Verona, Brescia, Bergamo). Anche il catalogo degli arredi, penoso, mi fa pensare che il problema qui sia molto legato alla competenza degli amministrativi.
Gli spazzini di quartiere c’erano ed erano molto utili, poi qualcuno ha deciso che non servivano più.
Forestami stocaxxo
Greenwashing Milano
Il solito problema del verde pubblico. e degli spazi pubblici. La stazione è proprio bella piu’ di quanto mi aspettassi – è il contesto che purtroppo è quello che è a Milano. Cosa sarebbe se tutti quegli spazi vuoti fossero invece rigogliosi e traboccanti di alberature, pergole, cespugli fioriti – fiori di ogni specie, sempreverdi, ecc,
Dobbiamo proprio chiedere ai francesi di invaderci ancora per insegnarci come si fa – anzi – facciamo come con Nizza – regaliamoli tutta la città – solo cosi la possiamo salvare.
Anche il sottoscritto è da anni convinto della totale incompetenza, del menefreghismo e della taccagneria non tanto o non solo degli esecutori. Il problema sta proprio nei vertici dei pubblici funzionari, che “dovrebbero” dirigere, ma a quanto pare non guardano non sentono non fanno, NON VERIFICANO.
Così a Milano ci sono migliaia di pali verdi, gialli, zincati, d’acciaio, corten…
In compenso, dissuasori di sosta “chi l’ha visto?” E quei pochi in un’accozzaglia di tipi. Ecc. ecc. …
Tanto a Sala che vive al centro poco interessa… la
Metro e ciò che la circonda è stato tutto fatto al risparmio (risparmio nei materiali non nei costi) e ora anche l’abbandono.. quanto ci costerà il ripristino ? Cosa interessa tanto paga il cittadino
Che tristezza, una nuova stazione della M4 neanche inaugurata e già così male imbrattata. C’era da aspettarmelo con il ritardo dell’apertura e l’abbandono temporaneo. Ma non si poteva recintare tutta l’area e videosorvegliarla? Probabilmente non sarebbe bastato a fermare i teppistelli di quartiere…
Non vivo in zona ma non capisco perché non si può investire in sorveglianza e fare multe salate? Il comune si rifarebbe dei costi con tutti questi graffiti.
Le piste ciclabili, che ancora non capiscano da chi vengano utilizzate, a Milano sembrano percorsi di educazione stradale 😀 che non gliene frega nulla a NESSUNO!
Fuori dal centro Milano è orrenda, molto meglio la mia Alessandria (tanto insultata e denigrata).
AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH
Egregio alessandrino,
quanto lei scrive è in parte vero ma non del tutto.
Sostenere che Milano al di fuori del suo centro storico (bastioni spagnoli) sia non molto attraente è abbastanza vero, ma vi sono molte e degne di nota eccezioni, di cui faccio solo alcuni esempi per sua conoscenza: area di Corso San Gottardo-Navigli-Porta Genova, area di Porta Nuova-Isola, area Buenos Aires, l’asse Indipendenza-Plebisciti, area ex Fiera Campionaria, e l’elenco potrebbe proseguire.
Del resto, non mi è nota alcuna città nel mondo (con una dimensione degna di essere presa in considerazione) la cui periferia sia qualitativamente interessante.
Saluti.
A proposito di dimenticanze e incompiute: del cavallo di Leonardo che ne è? giace sempre all’ippodromSnai di San Sito bello e abbandonato? Piazza XXIV Maggio lo aspetta da anni. In Darsena ci sono i turisti, ma di opere d’arte enanche a parlarne. Portiamo il Cavallo di Leonardo in Darsena!!!!
Che spreco inutile!
ci date news?