Milano | Centro Storico – Al via il restauro del palazzo di via Spadari 2

Il grandioso palazzo, quasi monumentale di Via Spadari 2 posto all’angolo con via Torino in piano Centro, sta per essere impacchettato dalle impalcature per venire restaurato.

Si tratta della Casa dell’Unione Cooperativa, progettata nel 1925 dall’ingegnere Corrado Rossi.

L’edificio che ha ospitato per decenni un magazzino UPIM e ora OVS spicca per la sua imponente facciata ricca di elementi eclettici influenzati ancora dal liberty. L’intero apparato decorativo concorre a trasmettere un senso di monumentalità e fasto, in linea con la volontà di assicurare alla nuova sede dell’Unione Cooperativa un prestigio appropriato all’importanza della società.

La vicende della sua costruzione ebbero un inizio un po’ travagliato, vista la collocazione prossima a piazza del Duomo e prospiciente via Torino, in un punto ricco di storia. Infatti il lotto compreso tra via Spadari e via Torino su cui oggi sorge l’edificio era occupato sino agli anni Venti del Novecento, da antichi palazzi popolari sviluppati attorno a ben quattro cortili interni. Uno di questi, in particolare, presentava ancora i connotati quattrocenteschi originali con rivestimenti in cotto e colonnine in granito.

Nel dicembre del 1923 si stabilì l’abbattimento di queste strutture a seguito di una convenzione stipulata tra la società immobiliare Quartiere Torino, cui appartenevano gli immobili, e il Comune di Milano. Al loro posto sorse un nuovo palazzo destinato ad ospitare le attività dell’Unione Cooperativa, progettato dall’ingegnere Corrado Rossi. L’approvazione definitiva del progetto del nuovo edificio arrivò nel luglio del 1925.

L’Unione Cooperativa fu fondata a Milano nel 1887. Sotto la guida di Luigi Buffoli. L’Unione Cooperativa si rivolgeva prevalentemente al ceto impiegatizio milanese offrendo inizialmente solo generi d’abbigliamento e aprendosi in un secondo momento ai prodotti alimentari. Nel 1909 fu inaugurato il palazzo di via Meravigli. Dopo anni di successo, con l’avvento del fascismo ebbe inizio una fase di declino che portò alla liquidazione della Cooperativa nel 1935.

Successivamente al posto del grande magazzino posto al piano strada del grande palazzo, aprì il negozio UPIM, Unici Prezzi Italiani Milano, storico department store italiano ancora presente in tutt’Italia.

L’abbondanza delle decorazioni caratterizza l’edificio. Di particolare effetto sono i quattro balconi, due su via Torino e due su via Spadari, del secondo piano, molto aggettanti e sormontati ognuno da un baldacchino in pietra che riproduce un tempesto (nasconde un altro balconcino del terzo piano). Statue su ogni lato dividono le finestre del 4° piano e altre si trovano sul cornicione terminale.

Qui sotto i palazzi di via Torino angolo via Spadari prima che venissero demoliti 1910 circa

Così, prima di demolire i vecchi palazzi, i cortili vennero studiati e mappati per poi prepararli alla demolizione asportando tutte le parti di valore e successivamente ricomporle per essere esposte al Castello Sforzesco, dove le possiamo ancora ammirare nel grande Cortile delle Armi sul lato destro entrando dalla torre del Filarete. Qui un nostro racconto (2017) sulla storia di via Spadari.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Milano Sparita

Fonte: “Le Città nella Storia d’Italia” – Milano, Edizini la Terza 1982; Milano ritrovata: l’asse di via Torino, il Vaglio 1986

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

2 commenti su “Milano | Centro Storico – Al via il restauro del palazzo di via Spadari 2”

  1. Molto interessante la storia di questo edificio che si intreccia con i reperti del Castello Sforzesco tutti gli abbiamo sempre visti in pochi conoscono la loro origine.

    Grazie!

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