Uno dei quartieri peggiori di Milano, quello delle case popolari di via Bolla al Gallaratese, dovrebbe essere giunto ad una svolta. Infatti Aler (la società che gestisce le case popolari della Regione Lombardia, in commissione al Comune di Milano) in veste del direttore generale, Domenico Ippolito, ha illustrato ieri, 31 agosto 2022, la proposta di riqualificazione per le due stecche che formano il quartiere di via Bolla.
Il problema principale per questo complesso residenziale e che crea forti tensioni da anni, è la presenza di una diffusa criminalità oltre ad un alto tasso di abusivismo di ogni genere e occupazioni degli alloggi, e chi ha la casa in modo regolare ha paura a lasciarla incustodita temendo di ritrovarla facilmente occupata. Insomma una situazione di degrado all’ennesima potenza.
Le case sono fatiscenti, costruite col sistema dei prefabbricati tra il 1981 e il 1985, e non hanno mai subito alcuna manutenzione da allora. Cadono letteralmente a pezzi: gli spazi comuni sono completamente allo sfascio, la situazione igienica è fuori controllo e ci sono perdite dalle tubature come se piovesse.
L’intervento non prevede la demolizione degli stabili, ma solo un loro recupero. L’edificio denominato A, su 156 appartamenti 100 sono occupati abusivamente, subirà un pesante intervento di riqualificazione anche della struttura interna, una riqualificazione integrale con abbattimento di tutti gli spazi interni e una loro nuova distribuzione degli appartamenti, con anche una riduzione che si cercherà di recuperare se si potranno costruire uno o due piani in altezza.
Mentre per l’edificio B, dove ci sono 17 alloggi occupati abusivamente su 88 appartamenti, avrà un intervento di rifacimento della facciata e della copertura. Il fabbricato B con il Superbonus sarà interessato da lavori anche alle facciate e la copertura, inoltre sarà installato un impianto fotovoltaico, sarà perciò uno dei primi interventi a Milano di comunità energetica. I lavori inizieranno a novembre e il prossimo anno in questo periodo l’edificio sarà terminato.
Per questo intervento, escluso dal Superbonus, la Regione ha stanziato finanziamenti per oltre 33 milioni. «Quando andremo ad allontanare l’ultimo occupante abusivo ci sarà una attività di recinzione dello spazio e poi la gara di progettazione», ha spiegato Ippolito. Sono previsti circa due anni di cantiere per una fine dei lavori prevista nel 2025.
Naturalmente lo sgombero degli appartamenti occupati abusivamente avrà essere coordinato con il Comune di Milano, la prefettura per evitare in seguito, di creare un’altra via Bolla o più via Bolla, come ha detto l’assessore alla casa del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran.
Referenze immagini: Google
Gallaratese, Via Bolla, Quartiere di via Bolla, Via Gallarate, Case Aler, Aler, Case Popolari, degrado
Riqualificherei con il tritolo
Abbattere e ricostruire è l’unica soluzione sensata.
Assurdo pensare di riqualificare edifici di m.
Come dite? È idea di Regione Lombardia? Ah, allora si spiega tutto…
“Naturalmente lo sgombero degli appartamenti occupati abusivamente avrà essere coordinato con il Comune di Milano, la prefettura per evitare in seguito, di creare un’altra via Bolla o più via Bolla, come ha detto l’assessore alla casa del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran.”
Ci son le elezioni….speriamo che il Comune collabori….
Forse non sanno che a Milano per sfrattare un abusivo ci vogliono almeno due anni. Spendere 33 milioni per rifare facciata e copertura di un edificio con 88 appartamenti vuol.dire Circa 300mila.euro ad appartamento. I lavori glieli faccio io in lamina d’oro per la meta’.
Leggendo l’articolo si intuisce che forse l’intervento da 33 milioni è relativo all’edificio A (è scritto male, ma parla di “intervento senza superbonus”, che invece sarebbe previsto per l’edificio B), ergo 33M/156 app.ti sono circa 220.000 €.
Non è in lamina d’oro, ma penso comunque che riqualificare un palazzo al costo di una nuova costruzione con criteri moderni (parliamo di costo, non prezzo di vendita) SIA UNA GRANDE STR*NZATA.