Torino | Centro – Un nuovo Hotel di pregio nell’ex Procura in Via Milano

Dopo quasi 20 anni di abbandono, l’ex edificio che ospitava la Procura di Torino fino al 2001 – quando ha poi lasciato il posto al Palazzo di Giustizia di c.so Vittorio Emanuele II – avrà una seconda vita. L’edificio sito al civico 12 di Via Milano è in corso di ristrutturazione, e da ex edificio giudiziario diventerà un Hotel a 4 stelle. Il fabbricato nonostante la posizione – pieno centro storico in zona in cui perfino il traffico automobilistico è decisamente ristretto – ha la particolarità di essere uno dei pochissimi edifici “moderni” della zona: costruito infatti nel ‘900, è circondato da palazzi molto più antichi, essendo questa la zona del quadrilatero romano, esistente già ai tempi dell’Augusta Taurinorum (nome di Torino dell’era romana).

Dalle facciate su Via Milano, costruite in stile architettonico antico, sembrerebbe che l’edificio risalga a più di qualche secolo scorso. In realtà l’edificio è un falso storico, e questo è ben visibile nel retro del palazzo, che affaccia su P.zza IV Marzo, in cui si vede palesemente la matrice architettonica moderna e, si può dire, sciatta. Proprio per questo, si sono fatti pochi scrupoli i manager del Fondo Euripide (appartenente alla Finint srg SpA) che ha acquistato il fabbricato nel 2019 e deciso di convertire completamente la destinazione d’uso a Hotel di prestigio. Per fare ciò, è stato indetto un bando di gara a cui hanno partecipato diversi Studi di Architettura nazionali e internazionali e dal quale ne sono usciti vincitori Giacquinto Architetti Associati (G*AA) insieme a Subhash Mukerjee Architecture, con un progetto ambizioso e innovativo, che però conferma il rispetto del tessuto urbano e architettonico esistente degli edifici di cui è circondato.

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Infatti non si prevedono modifiche strutturali sul prospetto su Via Milano nella parte alta: al pian terreno, invece, l’edificio verrà dotato di grandi vetrate, per garantire la giusta illuminazione naturale (essendo la Via Milano molto stretta, in quanto storica) e dalle quali sarà possibile vedere, anche dall’esterno, un grande camino artificiale, posto dagli Architetti in asse con la Via San Domenico. Il retro dell’edificio, invece, su Piazza IV Marzo, vedrà un aumento di volume, prevedendo di inglobare all’interno il vecchio e trasandato portico esterno – di circa 115 mq – permettendo di aumentare la superficie della lobby e di realizzare una scala che porterà ai piani interrati, dove ci saranno numerosi parcheggi ipogei distribuiti su 3 livelli.

Le facciate, oltre ad un restyling conservativo, saranno soggette ad una pratica insolita: i rivestimenti in pietra esistenti, di circa 4/5 cm, verranno strappati fino a far rinvenire il vecchio calcestruzzo che, su volere di Giaquinto/Mukerjee, rimarrà a vista ma verrà verniciato di rosso-arancio. Questo consentirà all’edificio di meglio inserirsi nell’intorno, fatto di edifici in classico mattone rossiccio – come la chiesa di San Domenico di fronte, l’Onaosi in via Conte Verde o il curioso angolo in mattoni tra Via Milano e Via Corte d’Appello, a qualche isolato di distanza.

La terrazza verde

Uno dei pezzi forte sarà la terrazza esterna, sopraelevata, lato cortile, che sarà ricoperta e circondata da verde e rampicanti, quasi un’oasi naturale in mezzo alla città.

L’Hotel conterà 107 stanze, dalle standard (77), alle superior (19), con 9 Junior Suite e ben 2 Suite. L’idea del gruppo di progettazione era di avere un hotel che non sembrasse tale; infatti la reception si è voluta collocare all’opposto rispetto all’ingresso, in fondo dopo gli spazi di ristorante, bar e lobby, quasi a significare che l’hotel non è il fulcro dell’edificio, ma solo una delle funzioni: la funzione principale è quella sociale, pubblica, collettiva, con le zone ricreative da attraversare interamente prima di raggiungere la reception.

L’approvazione del progetto esecutivo, eseguito da BMS Progetti srl che si è occupata anche dell’ingegnerizzazione sia strutturale sia impiantistica, è avvenuto lo scorso ottobre, e ha permesso l’inizio dei lavori, di cui è responsabile l’impresa edile Secap SpA, della nota famiglia Provvisiero, che ha già circondato il fabbricato di ponteggi e che, secondo l’attuale cronoprogramma, dovrà consegnare il fabbricato già nei primi mesi del 2024, in occasione della Fiera Internazionale del Libro. Un programma che è quasi una sfida, se si pensa che l’intervento conta più di 6.000 mq di superficie da ristrutturare e arredare, distribuita su 6 piani fuori terra e 3 interrati, per un’estensione in pianta di circa 40m x 30m.

Committente: Finint sgr SpA (Treviso)

Architetto: Subhash Mukerjee Architecture + Giaquinto Architetti Associati G*AA (Torino)

Ingegnere: BMS Progetti srl (Milano)

Impresa: Secap SpA (Torino)

Render: Subhash Mukerjee Architecture (Torino)

Foto: Francesco Gullace

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

3 commenti su “Torino | Centro – Un nuovo Hotel di pregio nell’ex Procura in Via Milano”

  1. In realtà a Torino ciò che va per la maggiore sono le RSA per anziani, quelle spuntano come funghi. Di Hotel ce n’è bisogno direi di sì, Torino ha numeri di visitatori in crescita e in certe occasioni (Atp Finals di tennis ad esempio, anche se capisco che non è una manifestazione che durerà per sempre) non c’è molta scelta

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