Milano | Roserio – Mind: la Statale ha approvato il progetto definitivo del “Common Ground”

Ieri, 20 dicembre 2022, è stato approvato, con il voto del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo, il progetto definitivo del Campus scientifico in MIND – Milano Innovation District a Roserio, che a partire dal 2026 sarà la nuova sede delle Facoltà scientifiche dell’Università degli Studi di Milano. Il nuovo insediamento, che ospiterà una comunità di oltre 23 mila persone tra studenti, ricercatori, docenti e personale di staff, cambierà la fisionomia dello storico Ateneo milanese proprio all’indomani del Centenario dalla fondazione, che si celebra nel 2024. La posa della prima pietra della nuova sede delle Facoltà scientifiche è prevista per l’estate 2023.

Il masterplan è stato progettato da CRA Carlo Ratti.

Questa significativa tappa del progetto Campus si compie a sette anni dall’avvio del percorso e a due anni dalla aggiudicazione dell’appalto di project finance al Raggruppamento di Imprese Lendlease Infrastructure (Italy), a cui è stata affidata l’opera di progettazione, costruzione e gestione del nuovo polo. La concessione a Lendlease avrà una durata di 30 anni e 11 mesi, di cui: 1 anno per la progettazione esecutiva, 3 anni di esecuzione lavori, 26 anni e 11 mesi di gestione.

La realizzazione dell’iniziativa del progetto tramite project financing interessa un importo economico complessivo che si attesta attorno ai 338 milioni euro, di cui il contributo pubblico sarà di circa 158 milioni di euro (di questi, 135 milioni di finanziamento pubblico stanziato per la valorizzazione dell’area Expo 2015 nell’ambito del “Patto per la Lombardia” e 23 milioni coperti con fondi di Ateneo). Lendlease cofinanzierà la realizzazione delle opere per circa 180 milioni di euro, a fronte della corresponsione da parte dell’Ateneo di un canone annuo per disponibilità, servizi e energia di oltre 20 milioni di euro. 

Il Campus disegnato nel progetto definitivo consentirà di razionalizzare, ottimizzare e sviluppare, secondo i più elevati standard internazionali, servizi e infrastrutture per la ricerca, la didattica, concentrando in un unico insediamento la ricchezza delle competenze scientifiche multidisciplinari della Statale e favorendone l’interazione con un ecosistema fortemente orientato all’innovazione. Sono già siglati in questa prospettiva (o verranno siglati nei prossimi mesi) accordi di collaborazione tra Università Statale e realtà scientifiche internazionali già presenti in MIND, ad iniziare da Human Technopole, il nuovo IRCCS Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio e Federated Innovation, un’aggregazione di aziende private leader nei settori delle life sciences e della smart city. Il nuovo Campus della Statale rappresenterà un motore potente di attrazione di talenti e investimenti pubblici e privati, e un volano per il trasferimento tecnologico delle ricerche di base in applicazioni concrete per il territorio, in un distretto di innovazione che la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha definito come “il nuovo quartiere dell’innovazione a Milano” in un “Paese (l’Italia) di innovatori e menti creative”.

L’approvazione del progetto definitivo del Campus in MIND si conferma parte integrante di un quadro di sviluppo complessivo dell’Ateneo che comprende la progettualità altrettanto strategica dell’intervento di riqualificazione e rifunzionalizzazione di Città Studi. La visione del Rettore Elio Franzini di uno sviluppo tripolare dell’Ateneo –  Città Studi e Campus in MIND, oltre alle sedi centrali – viene dunque confermata. Nella prossima estate è prevista la posa della prima pietra del Campus in MIND e l’avvio dei lavori di ristrutturazione dell’area di via Celoria 2 a Città Studi, che ospiterà il Campus dei Beni culturali, primo insediamento del Campus umanistico di Città Studi.

Per Città Studi resta anche la prospettiva progettuale della realizzazione anche di un Polo digitale destinato alla analisi e alla conservazione dei megadati prodotti dalla ricerca in MIND e allo sviluppo di sistemi basati sull’intelligenza artificiale, oggi indispensabili per la comprensione della complessità dei sistemi biologici e delle patologie umane più complesse. 

Commenta il rettore dell’Università Statale di Milano, Elio Franzini: “L’approvazione del progetto definitivo del nuovo Campus delle Facoltà scientifiche in MIND segna una tappa di rilievo fondamentale. Sono particolarmente orgoglioso che il nuovo insediamento possa realizzarsi in un’ottica di integrazione con il piano di rilancio di Città Studi, luogo di nascita delle nostre Facoltà scientifiche. Alla vigilia del suo Centenario, e in piena sintonia con il significato di questa ricorrenza, l’Università Statale dimostra di saper coniugare lo slancio verso il futuro e il cambiamento, che consoliderà il suo ruolo internazionale di protagonista dell’innovazione scientifica e formativa, con la valorizzazione e la salvaguardia delle proprie radici e della sua storia. Quello che ci aspetta nei prossimi anni – che non si prospettano facili, nella situazione che tutti conosciamo –  è la realizzazione di un progetto di indubbia portata internazionale, di grande valore per lo sviluppo del territorio cittadino e regionale, e che, in quanto tale, non può non richiamare l’attenzione ed il supporto di tutti gli interlocutori istituzionali coinvolti”.

Referenze immagini: Rendering Studio Carlo Ratti e Associati

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10 commenti su “Milano | Roserio – Mind: la Statale ha approvato il progetto definitivo del “Common Ground””

  1. Non per lamentarsi sempre, che poi la gente si offende e ci dice “potevate progettarla voi” – come se a Milano fosse facile…

    però a me sembra un vecchio progetto anni 90 passato ad un geometra del 2010 che ha pensato di “rinfrescarlo” mettendo le finestre asimmetriche.

    Le “reti da pollaio” che si vedono nella foto 6 sono poi la ciliegina sulla torta.

    Speriamo che almeno sia certificato LEED Platinum o qualcosa di ecologico

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  2. Potevano fare un campus in stile come fanno inglesi americani ecc. Bastava ricalcare lo schema della ca granda o della Certosa con portici e cortili e un pizzico di sapore di altri tempi e sarebbe diventato o anche un bel posto da visitare . Così è solo freddo, economico e vuoto . Mi ricorda la metro 4 nel suo esser cheap e datato . Questo è il nuovo futuro di Milano ? Seh vabbè !

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