Milano | Lavori pubblici – Appalti aperti per 183 milioni: dal Lorenteggio a Lambrate

Prosegue il lavoro del Comune di Milano per la manutenzione e la riqualificazione di molte aree della città attraverso gli interventi previsti dalle gare d’appalto per le opere pubbliche.

Ammonta a 183 milioni di euro il valore totale delle gare dell’Amministrazione comunale e della sua partecipata MM Spa attualmente aperte o in corso di aggiudicazione. Una parte significativa, sostenuta anche dalle risorse del PNRR e del piano Next Generation EU, riguarda l’edilizia popolare: 46 milioni di euro per la riqualificazione di via dei Giaggioli al Lorenteggio (nella mappa lettera C), che prevede la demolizione e ricostruzione di tre caseggiati ai civici 7, 9 e 11; 15 milioni per i lavori in quattro immobili in via Rizzoli 13-45 e 73-87 a Crescenzago (nella mappa lettera E), dove sarà realizzata una riqualificazione energetica ed impiantistica complessiva dei caseggiati; 12 milioni per la demolizione e ricostruzione della Torre C di via Tòfano a Quinto Romano (nella mappa lettera A).

Tra gli altri appalti più significativi quello da 47 milioni per la metrotranvia 7, destinato alla nuova tratta che collegherà Niguarda attraverso viale Fulvio Testi, Bicocca, Precotto, Quartiere Adriano, Crescenzago e Cascina Gobba (nella mappa lettera D); 25 milioni per la realizzazione dell‘impianto natatorio in via del Cardellino al Lorenteggio (nella mappa lettera B) e 10 milioni per la bonifica delle aree attigue al Parco della Lambretta (Rubattino Lambrate) che raddoppierà così la sua estensione arrivando a quasi 100.000 metri quadrati (nella mappa lettera F).

Referenze immagini: Comune di Milano, Roberto Arsuffi

Riqualificazione, Demolizione, Quartiere, Quinto Romano, Crescenzago, Precotto, Lorenteggio, Piscina

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11 commenti su “Milano | Lavori pubblici – Appalti aperti per 183 milioni: dal Lorenteggio a Lambrate”

  1. Il PE mtv 7 prevede la realizzazione di due tratte Testi Niguarda ps 1,5 km circa e Adriano Gobba 1.3 km circa. L’aggiudicatario sviluppa il PE e realizza l’opera costo totale 47 milioni tempi 1125 giorni. Non sembra esserci traccia di asservimento semaforico, peccato. Almeno le tratte sono in gran parte in sede riservata, il percorso è quallo già ipotizzato nel 1997- La tratta Adriano prevede anche una strada che collega allo svincolo di cascina Gobba, ma senza realizzare il ponte ciclopedonale sul Naviglio. A breve si attende anche il bando per la tratta Bausan Villapizzone, che deve rispettare gli stessi tempi essendo anch’essa finanziata dal Pnr, ma che tecnicamente ha difficoltà maggiori essendo previsto lo scavalco della stazione Bovisa , sarà in prolungamento del 2 ma servirà da futuro innesto della 7 quando sarà realizzata la tratta Niguarda Durando. Al prossimo Pnrr.

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  2. Qualcuno sa qualcosa sul progetto di riqualificazione a verde con pista ciclabile tra via Brunelleschi e il futuro bosco orizzontale di via Troya? È quello che dovrebbe realizzarsi lungo la ferrovia s. Cristoforo p.ta Genova.

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    • Prima di fare tanti lavori bisognerebbe pensare alla pulizia di strade e marciapiedi nelle zone periferiche.
      Parlo della zona 8. Magari se qualcuno del comune facesse una ricognizione a piedi però e non in macchina o in bicicletta vedrebbe tutte le schifezze che vengono abbandonate in giro. Per non parlare del selciato dei marciapiedi e delle strade.
      È bello curare il centro di Milano ma c’è anche la periferia.

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  3. Bene dai, sono tutti investimenti che vanno alle periferie, spesso quartieri difficili.

    Sarebbe bello qualche intervento per rendere più verde la città, andiamo verso un clima estremo, sempre più caldo, è bene iniziare a piantare alberi per ritrovarsi tra 5-10 anni con una città in grado di assorbire più calore di adesso.

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  4. Grazie a Nando per le ulteriori informazioni. Per la metrotranvia, 3 anni per tre chilometri mi sembrano una follia ma ormai sono rassegnato, così come per l’assenza di asservimento semaforico.

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  5. Aggiungo che si è appreso che per la tratta Adriano-Gobba è stata esclusa l’ opera propedeutica di interramento degli elettrodotti che insistono sulla stessa sede. L’interramento, previsto da anni come contestuale alla realizzazione di tramvia e strada di collegamento allo svincolo della Gobba, non è stato inserito nella programmazione fondi Pnrr, per ragioni inspiegabili. Il risultato è un progetto che vede affiancati elettrodotti, tramvia e strada, addossati alle case sul lato sud del cosiddetto “corridoio degli elettrodotti”. Di conseguenza lo spazio è insufficiente per creare una barriera di mitigazione efficiente alle residenze che da un lato vengono a trovarsi vicinissime alle infrastrutture, esposte senza diaframmi al rumore e all’inquinamento; dall’altro lato il cosiddetto “parco lineare” previsto si trova sotto i tralicci dell’alta tensione. Davvero incomprensibile un errore simile, che scarica sugli abitanti il costo ambientale del risparmio sull’opera propedeutica di interramento dell’elettrodoto.

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