Milano | Sempione – Riqualificazione di Corso Sempione con ciclabile: marzo 2023

Aggiornamento di marzo 2023 dalla Tratta 4 dei lavori relativi alla ciclabile di corso Sempione, che interessa il corso da via Melzi d’Eril a via Procaccini, partendo dal primo parterre lato civici pari (compreso tra le vie M.d’Eril – Moscati).

I lavori in corso vedono la riqualificazione dell’area centrale con le aiuole laterali di Corso Sempione per la realizzazione di una nuova passeggiata pedonale e di pista ciclabile bidirezionale.

Il progetto, presentato ai cittadini nel 2019, prevede lo sviluppo del verde e corsie dedicate alla ciclabilità e ai pedoni, più sicurezza agli incroci, l’eliminazione del degrado e della sosta selvaggia, ma anche più parcheggi regolari per i residenti. Qui più dettagli sul progetto.

Deltapav si occupa della pavimentazione in calcestruzzo drenante Deltafloor Drain.

Il progetto sarà raccontato nel dettaglio il 23 marzo in occasione di un incontro di Identità Urbane Milano (info e adesioni gratuite a questo link)

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Marco Tavani; Deltapav

Corso Sempione, Sempione, Arredo urbano, Verde Pubblico, Pista Ciclabile

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

25 commenti su “Milano | Sempione – Riqualificazione di Corso Sempione con ciclabile: marzo 2023”

  1. Le piste ciclabili non vanno fatte in mezzo ai viali. Vanno fatte accanto ai marciapiedi che stanno accanto ai palazzi, negozi e svolte nelle vie laterali.

    Fare piste ciclabili in mezzo agli stradoni mi obbliga a attraversare il traffico per raggiungere un negozio o un portone o semplicemente per svoltare a destra in una perpendicolare.

    Fare piste ciclabili così non favorisce la ciclabilità perché ci saranno molti ciclisti obbligati a percorrere il controviale per tutte le ragioni di cui sopra e che non saranno tutelati. In più non si fa nulla per abbassare la velocità delle auto, per loro le corsie restano ad alta velocità e anche questo è sbagliato.

    Non siamo in grado di progettare piste ciclabili ben fatte, questo progetto ne è l’ennesima prova.

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    • Aggiungo i dubbi sulla loro utilità dato i costi e disagi che arrecheranno e l’utilizzo da parte della cittadinanza. Poi non capisco perché non si affidino a consulenze di paesi dove costruiscono piste/corsie ciclabili da decenni.. basta andare Oltralpe!

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  2. Una riqualificazione che lascia così tanto spazio alle macchine e di fatto non cambia nulla in termini di come è organizzata la mobilità è un’enorme occasione persa.

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  3. Vergognoso. Lavoro che erano nel dossier EXPO, e si prendono pure la licenza di andare avanti come delle Lumache… Tanto ora, la scadenza che gli preme rispettare, è il 2026 per le Olimpiadi..

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  4. Ciclabile molto molto molto vicina agli alberi. Speriamo non abbiano danneggiato le radici coi lavori e sicuramente la colata di calcestruzzo sia pur drenante tanto bene non gli farà. (A parte che poi le radici riaffiorano comunque a prescindere da quanto calcestruzzo gli versi sopra….)

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    • Sono platani, alberi che raggiungono oltre i 3 metri di diametro: tempo 20 anni e condanniamo a morte l’albero o la ciclabile, basta vedere foto 1

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  5. Questo si candida ad essere l’intervento più “tragico” degli ultimi anni. Iniziato un anno fa, doveva finire a dicembre 2022, siamo sì e no al 30%. Confermo, lavorano in tre, e neppure sempre. Oltretutto era un progetto già fatto male in partenza. Vergognoso.

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  6. non sono neanche state riorganizzate le varie fermate del tram, alcune riqualificate (anche troppo vicine), altre dimenticate.

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  7. Olanda e Danimarca. Chi progetta ciclabili potrebbe investire due lire per un volo ryanair per vedere come progettano lì le ciclabili.

    È completamente un altro mondo ed è un approccio totalmente diverso dal nostro. Noi le ciclabili le facciamo dove c’è spazio e in modo che le corsie auto e i parcheggi auto siano mantenuti. Loro riprogettano ex novo lo spazio, togliendolo alle auto e dandolo a chi ne ha più bisogno in città: pedoni e ciclisti.

    Qua si stanno riqualificano delle aiuole, per me questa non sarà mai una ciclabile perché sarà più che altro una corsia per fare passeggiare il cane.

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  8. i commenti mi sembrano tutti focalizzati sulla ciclabile, come se questo fosse lo scopo del progetto di riqualificazione: lo scopo primario era (i) eliminare le auto in sosta selvaggia sulle aiuole e accanto alle panchine, (ii) ripristinare il verde e (iii) creare una passeggiata lungo l’intero viale per consentire una usufruibilità ai pedoni stile ramblas spagnole, e anche (iv) costruire delle piste ciclabili. A parte le lungaggini incredibili (dovute apparentemente a maggiori costi e minore reperibilità dei materiali per costruire le solette), è folle che si impieghi così tanto tempo per un intervento che si limita a costruire dei muretti per delimitare la passeggiata verde dalle carreggiate del viale per impedire il parcheggio selvaggio sui prati ….
    Il progetto è di quelli da città sovietica anni ’80: al risparmio e senza ottenere i risultati sperati. Invero: non ci sarà nessuna passeggiata stile rambla (andate a vedere come sono in qualunque città spagnola) bensì semplici aiuole con panchine tra gli alberi; si è eliminata una corsia del traffico veicolare in una delle poche arterie vitali di Milano che era relativamente scorrevole, creando una fila di parcheggi SUL CORSO che aumenteranno la sensazione di essere ingabbiati nel metallo delle auto. Perché poi creare due piste ciclabili parallele, una per ogni controviale? Un’inutile duplicazione (peraltro, come giustamente fa notare un altro commentatore, posizionate in centro strada il che rende pericoloso e difficoltoso per i ciclisti svoltare nelle vie perpendicolari o semplicemnte uscire dalle piste ciclabili). Tra l’altro l’intervento riguarda solo corso Sempione, mentre in viale Certosa le auto continuano imperterrite a parcheggiare su aiuole e spartitraffico ….
    Un’altra occasione mancata per rendere più green e più maestoso uno dei pochi ingressi decenti al centro cittadino …

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    • Allo stato attuale le auto continueranno a parcheggiare sul verde e sui percorsi pedonali perché non ne hanno bloccato l’ingresso. Tornerà tutto come prima !

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    • Ma le cazzate…

      Ma stai scherzando vero?
      Perché adesso si cammina molto più gradevolmente nel viale verde senza la tua autodimmwrda parcheggiata sopra.

      Non c’è paragone in quanto a passeggiate.

      E spero si arrivi anche a piazzale accursio e oltre.

      Le cazzate che sento levate proprio…

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  9. Ma speriamo che lo finiscano il piu’ tardi possibile.
    FA schifo letteralmente, solo x dare contentino agli imbruttiti che abitano in zona in barba a tutti noi che da fuori Milano e non serviti dai mezzi ci tocca(va) parcheggiare dove si poteva!!
    Dagli anni 70 si parcheggiava sotto gli alberi e nessuno fiatava.
    Si parla di parcheggi per residenti ma uno che non vive qui deve rimetterci lo stipendio x pagarsi le righe blu??
    Milano non ha piu’ parcheggi se non a riga gialla o blu… complimenti sala (con la s minuscola ovviamente)!!

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    • Eccerto!

      Io devo vivere in una città di merda per dare spazio al signorino che vuole tenre il c al caldo e parcheggiare sotto i MIEI alberi.

      Che poi devo pagare con le MIEI tasse. Per farlo venire comodo comodo in auto a Milano.
      Ma prendi i mezzi o stai a casa.

      Ma guarda questi che poi pagano le tasse nel paese di kittesencula che sono un decimo di quelle che pago io a Milano per vederla distrutta da te.
      Li c’è il tram parcheggia fuori alla metro e prendi i mezzi

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  10. Andate a vedere cosa hanno fatto per i lavori delle ciclabili in corso Sempione. Davanti alla ex Piaggio, sul lato opposto, anno lastricato tutto comprendo il poco prato che ci rimane in città e tutto per mettere una fontanella e non si sa per cos’altro, forse una distesa di panchine per fare un bel dormitorio per senza tetto. Proprio bravi!

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  11. Perché non andate a contare i ciclisti che ci passano ora che è finita, paura di scoprire che sono 4 gatti? Intanto il prato è stato dimezzato! Bella scelta green

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