Milano | Porta Monforte – Cantiere M4 Tricolore: aprile 2023

Aggiornamento dei primi di aprile 2023 dal cantiere per il ripristino dell’arredo urbano nell’area utilizzata dal cantiere per la stazione M4 di Tricolore, nell’omonima piazza di Porta Monforte. Come ormai ben sappiamo, la stazione Tricolore e la stazione di San Babila quest’estate saranno le prossime ad essere aperte per collegare la linea Blu con la linea Rossa e dare un senso alla presenza della nuova linea della metropolitana. 

Iniziamo da Piazza Tricolore per spostarci in Corso Concordia e piazza Risorgimento. Continuiamo a trovare l’eccessivo spazio in pietra, quando forse, delle aiuole verdi sarebbero state meglio (il Comune dice che ha intenzione di de-pavimentare le strade, per l’effetto bolla di calore… ma sceglie soluzioni non proprio coerenti).

Ci chiediamo: perché per l’arredo urbano di piazza Tricolore e Corso Concordia siano state eliminate le aiuole e al loro posto ora c’è una distesa di lastricato in pietra dalla quale spuntano gli alberi?

Mentre il primo tratto è giunto ad un buon livello, Corso Concordia è ancora in alto mare, o almeno così pare.

Passiamo ora oltre piazza Risorgimento dove il parterre centrale dei giardini di Corso Indipendenza, che stanno assumendo sempre più l’aspetto definitivo.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

24 commenti su “Milano | Porta Monforte – Cantiere M4 Tricolore: aprile 2023”

  1. Mistero delle aiuole scomparse…

    Tutta questa pietra è completamente assurda, sia da un punto di vista estetico, sia funzionale.

    Volevano forse evitare il bivacco dei frequentatori dell’Opera di San Francesco? Trovavano una soluzione migliore: non è rasando la piazza con la pietra che elimini il problema…

    Stessa solfa, senza questa scusante, in San Babila. E poi vorrebbero rinverdire Buenos Aires.. Ma se nemmeno con opere pensate da zero ci arrivano, la domanda è: ma ce la fanno?!?

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    • Dicci tu quale idea avresti per un’area del genere. Hanno semplicemente allargato la parte pedonale, messo molti alberi (dai disegni tecnici così sarà). Si è trattato di un processo che ha coinvolto anche i residenti che non avrebbero voluto delle aiuole pisciatoio a causa di coloro che frequentano l’Opera San Francesco. In più io ritengo che in piazze così tanto frequentate e punto di scambio tra diversi mezzi (metro, tram e bus) sia corretto mantenere tanto spazio dedicato ai pedoni e meno alle aiuole. Ci sarebbero da piantumare alberi in migliaia di altre vie e piazze di Milano.

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    • Dicci tu cosa avresti progettato per quest’area. Hanno giustamente allargato la parte pedonale di molto, messo tanti alberi (dai disegni tecnici così sarà). Si è trattato di un percorso di progettazione che ha tenuto conto anche delle richieste dei residenti che non avrebbero voluto delle aiuole-pisciatoio a causa di chi frequenta l’Opera San Francesco. In più ritengo che in piazze così tanto frequentate e punto di scambio tra diversi mezzi (metro, autobus e tram) sia corretto mantenere tanto spazio dedicato ai pedoni e meno alle aiuole. Ci sarebbero da piantare alberi in migliaia di altre vie e piazze a Milano.

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      • Fra il primo e il secondo (attuale) progetto, ci sono mille alternative.

        Ora, in attesa degli alberelli che in qualche decennio inizieranno a svolgere il loro compito, salvo morti premature, pare una spianata di roccia in lastre.

        Sarebbe bastata qualche area verde con qualche accorgimento per non renderla troppo invitante – e ce ne sono – per rendere il tutto più dignitoso.
        E poi non siamo in Stazione: negli anni gli utenti dell’Opera si sono sempre comportati in maniera dignitosa, è anche ora di finirla di giustificare certe scelte con queste motivazioni.

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        • Perdonami ma non è vero che si sono sempre comportati in maniera dignitosa. Poi possiamo discutere sul perché si lascino certi disperati in queste condizioni ma credo sia anche diritto dei residenti avere degli spazi sotto casa che non siano bagni pubblici. Poi preferirei vedere il progetto finito prima di commentare a caso.

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          • “Commentare a caso” mi pare un po’ eccessiva come espressione, visto che nella porzione di cui si tratta i disegni sono stati realizzati al 90% – mancano le piante e poco altro.

            Non so dove abiti, ma essendo di zona ti posso dire che il livello del contegno degli avventori dell’Opera non è mai stato così indecente, non al punto da giustificare la rimozione delle aiuole – che poi è il tema.

          • E allora se secondo lei ci dovevano essere le aiuole doveva venire agli incontri organizzati dal Comune e far sentire la sua voce. Sarà anche pronta al 90% come dice lei ma prima di gridare allo scandalo ritengo che si dovrà aspettare di vedere la piazza in funzione.

  2. Autunno invece che giugno??? Un’altra promessa non mantenuta dello zio Beppe, che per nascondere i suoi fallimenti continua a parlare di tutto meno che di quello che riguarda la città che amministra… che vergogna

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  3. mah, è pur che il progetto era stato sottoposto anche all’attenzione e approvazione dei residenti, i quali avevano chiesto l’allargamento dell’area pedonale (rispetto a prima, visto che i marciapiedi erano lillipuziani), tuttavia mi pare troppo estesa la superficie pavimentata, in contrasto con l’obiettivo dichiarato del comune che vuole giustamente depavimentare; l’unica ragione di questa scelta,credo, è che si pensi di installare dei chioschi alimentari o di vendita di piante e fiori che in effetti sarebbero compatibili con la sistemazione dell’area, cosi come è stato fatto nella vicina piazza risorgimento che dopo il restyling dovuto alla costruzione dei box interrati ha cambiato aspetto in meglio, ed è altresì diventata un gradevole luogo di attrazione e movida; ricordo anche che in piazza Tricolore qualche anno fa era presente un chiosco di vendita frutta/verdura molto colorato (e caro) che con la sua mercanzia allietava e alleggeriva un non- luogo che sarebbe stato altrimenti scialbo e anonimo.

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  4. Non male il progetto complessivo, senza dubbio molto più vivibile di prima. ma a livello di arredo urbano siamo ancora all’anno zero.

    Le uscite della metro e i lampioni sono inguardabili.

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  5. Ma basta con queste aiuole che dopo un anno fanno schifo perché non vengono mantenute e ci dormono dentro i barboni (guardare piazza tricolore). Ormai quando passi di fianco ad un aiuola senti odore di pipì (vedi viale Bianca Maria i cui giardinetti centrali erano stati rifatti con tutte le ringhiere e dopo un mese le stesse erano tutte tagliate – da padroni di casa / filippini dei padroni di casa – per fare fare i bisogni ai cani.
    La pavimentazione serve a creare una piazza dove un giorno ci potrà essere il fruttivendolo, il giornalaio ecc ecc.
    Il calore della pavimentazione la risolvi con gli alberi il cui cappello, d’estate, fa ombra.

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  6. Vi lamentate per 4 aiuole? E la ben più utile pista ciclabile che fine ha fatto?

    Gli alberi vanno piantati nei parchi, al posto dei falli giganti! Ma appena ne vedete uno vi eccitate tutti e degli alberi ve ne dimenticate.

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    • Classica linea colorata a caso con accessi comodissimi sia da tricolore che da Risorgimento, d’altronde gli accessi in Dateo su Indipendenza e di Susa Argonne sono fatti benissimo

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    • Gli alberi vanno piantati ovunque servano e, quindi, non solo nei parchi ma anche nelle strade e nelle piazze. Le piazze e le strade senza alberi e senza portici se sono appena un po’ larghe sono inospitali. Soprattutto, poi, in città dalle estati afose come Milano.

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    • > Altra cosa: i lampioni da autostrada… ma ancora? Davvero?
      La cosa più bella è che manco più vengono verniciati così come i semafori!
      Milano style :-DDD

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  7. Le aiuole vanno fatte dove poi si riesce a gestirle. La depavimentazione facciamola nelle vie larghe dove c’è solo cemento (ed in zona ce ne sono).

    Speriamo piuttosto che non piantino gli stessi alberelli che hanno messo in corso plebisciti che sembrano ahime tutti già mort (spero di sbagliarmi).

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  8. Se si fa il confronto con la situazione precedente di corso Concordia rispetto a quella attuale il progetto si commenta da solo. Solo il fatto di aver eliminato la pavimentazione storica originale in pavé su tutto il corso è un indicatore chiaro sulla sensibilità paesaggistica di questo progetto. Inoltre prima c’erano numerosi alberi pregiati ad alto fusto e oggi è evidente che anche contando i fori nel pavimento saranno messi pochi alberelli che non faranno nemmeno un po’ di ombra d’estate e di cui la metà saranno morti fra qualche mese come quelli di corso Plebisciti( chi si occupa di botanica sa benissimo che per piantare gli alberi c’è una periodo dell’anno preciso che certo non è l’estate). Nella “spianata” non hanno tenuto nemmeno conto dell’ampiezza del corso, il taglio della pietra è di piccola dimensione e sproporzionato rispetto l’estensione dello spazio…sembra una pavimentazione per un uso di spazi interni no di una piazza (guardate la dimensione delle pietre in piazza duomo o in piazza Sant’Ambrogio o via dante, ……). Inoltre non hanno nemmeno differenziare la pavimentazione dedicata ai pedoni rispetto a quella dedicata alla viabilità che condurre alle abitazioni private… è tutto uguale. A me sembra una soluzione più pratica ed economica che di riqualificazione estetica …..penso che abbiamo in mente tutti quali sono le belle piazze nelle città….. chiamare piazza la pavimentazione di Corso Concordia per me non è corretto. Sicuramente l’esito è la mediazione fra residenti e Amministrazione ma forse non hanno saputo interpretare perfettamente le aspettative dei residenti. Non so a chi può piacere uno spazio del genere e non vede l’ora di fare una passeggiata in quel pezzo di strada.Comunque il progetto è ormai concluso . Speriamo solo che mettano dei piccoli chioschi che animano questa piazza “non piazza” con le persone e con un po’ di arredo urbano di qualità anche se le speranze sono poche visti i pali della luce collocati uguali a quelli delle autostrade! poi se pensate che il problema siano gli utilizzatori dell’opera San Francesco secondo me vi sbagliate…..quando lo spazio è riqualificato bene ed è bello anche i comportamenti delle persone cambiano …ci sono molti studi in varie città nel mondo che lo dimostrano! PS diversa è stata l’attenzione su viale Argonne dove l’attenzione è stata molto diversa con un progetto di grande pregio che ha cambiato in meglio quel pezzo di città.

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  9. Il progetto definitivo è ancora in sospeso, con frequenti cambiamenti di idee tra i tecnici. Davanti alla OSF non ci sarà aiuola per ampliamento della pensilina con la fila per entrare a consumare i pasti. Idem non ci saranno panchine,sempre su richiesta della OSF. Si presume resterà il mercato abusivo(alimentari e beni vari di scadente qualità)presente dalla primavera 2020 e attualmente monitorato da pattuglie della PL. Spesso ci sono tafferugli tra vari individui in stato alterato, mentre il decoro dal punto di vista igienico-sanitario lascia a desiderare(bisogni fisiologici, rifiuti di cibo e alcolici,cibo ai piccioni). Le panchine della vicina piazza Risorgimento Nord sono di fatto proprietà di sbandati giorno e notte.
    Si spera dunque che al lato sud invece di panchine-dormitorio vengano posate aiuole

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