Ormai ci siamo quasi, almeno esternamente la Torre Velasca di 26 piani e alta 106 metri è tornata splendente come nuova. Ricordiamo che il palazzo è, dal gennaio 2012, vincolato dalla Sovrintendenza ai beni architettonici. Il restauro della Signora Torre è a cura dello studio capitanato dal milanesissimo Paolo Asti. L’investimento complessivo di Hines, tra acquisto e interventi di restauro, è di 230 milioni di euro. L’edificio brutalità venne progettato nel 1954/55 dal gruppo di architetti dello Studio BBPR (G. L. Banfi, L. Belgiojoso, E. Peressutti, E. N. Rogers) e inaugurato nel 1961 (anche se nel 1957 l’edificio era già stato completato).

Come abbiamo visto, presto la ultra sessantenne Torre Velasca tornerà viva con nuovi uffici (dal secondo al diciassettesimo piano), i suoi sette piani residenziali da mettere in affitto (dal 19° al 26° piano) e i suoi nuovi spazi commerciali al piano terra con negozi, al primo piano e al 18° con la ristorazione (dove saranno aperti due ristornati della catena inglese Sushisamba), mentre al 17° sarà aperto un club. All’interno della torre rinata troveranno spazio anche una spa e un garage, ai piani interrati




Nel frattempo è stato approvato il progetto di rifacimento della piazza che diventerà pedonale per dare alla città un nuovo spazio pubblico che consentirà anche una migliore fruizione degli spazi commerciali presenti al piano terra del grattacielo. Fra l’altro Hines ha annunciato che per Natale saranno aperti i nuovi negozi, spazi che sino a prima dell’intervento erano invisibili e imprigionati tra posteggi selvaggi di auto e scooter, oltre alle mille barriere architettoniche presenti nella piazza.





Perciò entro le feste natalizie (al max i primi di gennaio 2024) il nuovo parterre della torre sarà completato. Il livello della piazza sarà sollevato, saranno preservati i due lampioni progettati dallo studio BBPR che si integrano con il design della torre e verranno collocate delle alberature (sinora assenti). Il pavimento sarà in lastre di pietra bruna e sanpietrini in porfido rosa, da avvicinarsi ai colori del palazzo, oltre a panchine e postazioni connesse. Le piante saranno di vario tipo, fra le quali gli immancabili ulivi, simbolo degli interventi pensati dallo studio Asti Architetti, ma anche magnolie che porteranno i fiori in primavera il tutto seguendo un progetto dalla forte vocazione alla sostenibilità ambientale ed efficienza energetica.


Una piazza che accoglierà i cittadini e i passanti cosicché finalmente la Torre Velasca sarà vissuta anche da vicino e non più soltanto da lontano, come ha detto Paolo Asti.
Il progetto di rigenerazione della piazza circostante è curato sempre dallo studio Asti Architetti, in collaborazione con lo studio CEAS, ESA Engineering, con ARS Aedificandi come General Contractor, in un continuo confronto con la Sovrintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Milano. Il progetto è stato sviluppato in linea con i più elevati standard di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, con l’obiettivo di ottenere la certificazione internazionale LEED.
Rimane ancora l’incognita di come sarà effettuato il famoso collegamento tra la stazione M4 di Sforza-Policlinico e la M3 Missori che nella piazza ha due ingressi. Questo sarà comunque compito del Comune di Milano, mentre il rifacimento della piazza sarà curato da Hines.


Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Albo
Centro Storico, Piazza Missori, Via Santa Sofia, Corso Italia, Corso di Porta Romana, Restauro, riqualificazione, Torre Velasca
Se c’è Hines c’è Speranza (per Milano) oltre che garanzia di lavori di qualità e svolti per bene
capisco l’entusiasmo ma per ora è un rendering….vedremo nel 2024 come viene nella realtà
per laggente!!! 😀
Dalla ggente!
metà piazza verrà coperta da una veranda ora non esistente e in cambio piantano un alberello?
Benissimo. Se ci sono interventi di privati bisogna assolutamente fare che si occupano anche del decoro delle piazze/strade limitrofe. Dobbiamo non solo riqualificare gli edifici di Milano, ma anche le strade e le piazze. Per una città più curata con meno catrame e più verde.
Dicesi “oneri di urbanizzazione”
Gli oneri di urbanizzazione vanno alzati. Altrimenti ci troviamo con investimenti da centinaia di milioni negli edifici ma uno spazio pubblico da terzo mondo. Tutta Milano va sistemata.
Bel progetto ma per arrivare a torre velasca devi passare da via larga ed è terribile,
Un autostrada in pieno centro, senza alberi e decoro urbano, Assurdo !
Assurdo. A dire il vero è tutto l’asse Larga – Vittoria – XXII Marzo ad essere un disastro. Con le nuove linee MM che incrociano speravo che la linea tranviaria centrale venisse soppressa e la corsia sostituita con alberi, ciclabile, ecc. (tipo Corso Plebisciti), ma forse è chiedere troppo.
Ma per quale motivo via larga è priva di alberi è rimasto sempre un mistero,
Corsie bus, tram, macchine, parcheggi e neanche un albero è assurdo!
Perché negli anni 70 hanno preferito farci la corsia riservata per i tram, che all’epoca sembrava una bella idea
… aggiungo…
che la corsia riservata per i tram era funzionale al progetto di fare una Stadtbahn alla tedesca… tram in corsia riservata che poi in centro usano un tunnel con stazioni sotterranee… stesso motivo per cui erano stati ordinati i jumbo tram
progetto di cui, come tutti possiamo constatare, non si è poi fatto niente
Vogliamo parlare anche di piazza Diaz ?
Sembra una fermata di un capolinea
(a 60metri dal duomo di Milano)
Tutta Milano va sistemata così. Verde, arredo urbano e lotta alle auto. Così finalmente diventiamo veramente una città europea.
Molto bello, ma mi chiedo che senso ha lasciare la strada aperta alle auto difronte alla torre. Si avrebbe potuto allargare in po’ la piazza, bah
Comunque meglio che niente, ce ne fossero di progetti così!
Un altro pezzettino di città sottratto allo squallore delle auto e dei parcheggi degli scooter. Forse per il 2060 tutto il centro sarà sistemato
“sottratto allo squallore dei parcheggi degli scooter”??
Va bene bere qualsiasi cosa dicano i lanci stampa delle immobiliari, ma credere che in quella piazza non ci saranno mai più scooter è quantomeno ingenuo a mio parere.
Vero, purtroppo. La questione scooter – monopattini – bici – ecc. mollati ovunque andrebbe affrontata in modo serio.
brutta forte. non c’è niente di interessante in questa piazza. se non il fatto che hanno tolto parcheggio auto per il resto sembra l’arrivo taxi davanti la hall di un hotel anni 80.
per come è stata (mal) progettata, quella pseudo piazza sarà sempre in ombra, umidiccia e claustrofobica. La luce e il sole a scaldare gli ulivi che vogliono deportare in quel luogo fa capolino per poche ore al giorno e solo in alcune stagioni dell’anno, mentre l’odore di piscio del popolo della notte rimane per molte ore prima dell’intervento con getti di acqua dei custodi dei palazzi.
L’utopia razionalista dei vari Asnago e BBPR mostra nel tempo tutto il suo fallimento
Sai che sei uno dei pochi ad avere fatto un commento completo di cui condivido quasi tutto, aggiungerei che però dovremmo vederla prossimamente e funzionale e dire come va. Purtroppo è messa in quell’angolo ed è così. Un saluto
Ma i motorini non ci sono più solo perché è un render, sono curioso di capire come faranno a non esserci più dopo.
Se togli la merda delle auto che uccide ogni possibilità di quartiere tutto risorge e riprende a vivere!
Non vedo l’ora che sbattano fuori dai coglioni tutti quei motori di emrda e che la gente possa di nuovo frequentare quelli spazi li.
Liberazione finalmente!
Le auto come l’erba cattiva stanni soffocando tutta la città e chiudono ogni spazio possibile.
Liberazione dalle automobili!
Alleluja
Buona Pasqua
Non esagererei nel magnificare questa sistemazione a verde: quattro ulivi espiantati del tipo comprato a saldo al “Garden Center” e che di solito fanno “bella” mostra nei giardinetti delle villette dei geometri. Ma magari questa è la volta in cui la realizzazione sarà migliore del rendering……
L’importante è che le automobili si tolgano dal cazzo…
E questo automaticamente la rende una piazza bellissima.
E sarà frequentata per i negozi
Tutto il resto è noia
Peccato che nella piazza ci siano anche dei residenti di altri palazzi che non sanno dove lasciare una macchina o una moto, come caricare un anziano o scaricare la spesa. Sono stati eliminati una settantina di posti auto, più di cento posti moto, le bikemi; che alternative vengono offerte ai residenti? Una piazza da movida?