Milano | Fiera Bolla – Cantiere ciclabile Monte Rosa (l’infinita): aprile 2023

Mamma che impresa! Sembra incredibile, ma per realizzare un chilometro e trecento metri il Comune sembra impiegare una vita per completare una delle più belle piste ciclabili di Milano. Infatti, i lavori per la ciclabile lungo via Monte Rosa, nel distretto Fiera-Bolla, iniziarono nel lontano dicembre del 2016. Con mille problemi e sospensioni, sette anni dopo eccoci qui con altri rallentamenti e piccoli progressi. Mentre un primo tratto è stato completato nel 2020, quello che da piazza Buonarroti giunge sino a piazza Amendola, avremmo sperato tanto di vedere concluso o quasi, anche il secondo lotto che da piazza Amendola giunge sino a via Silva. E invece no, delle due direzioni la ciclabile sul lato dei numeri pari è stata praticamente completata, mentre la parte sul lato dispari deve essere completata ancora nel tratto che va da via Pagliano sino a piazza Amendola.

Alcune foto prese a caso del tratto pari, già completato.

Mentre questo è il lato dispari, dove nella parte verso piazzale Amendola è ancora un cantiere.

Ecco il tratto dopo via Pagliano.

Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi

Fiera Bolla, Pista ciclabile, via Monte Rosa, piazza Amendola, via Silva, Piazza Buonarroti

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

11 commenti su “Milano | Fiera Bolla – Cantiere ciclabile Monte Rosa (l’infinita): aprile 2023”

  1. Premessa: indipendentemente da come la si pensa, negli ultimi decenni, almeno da Formentini in poi, Milano, tra le grandi città italiane, è la meglio governata. Nonostante ciò, assistiamo a scempi del genere, opere infinite o quasi dimenticate. Per rimanere in tema trasporti, penso al prolungamento del 7, alla preferenziale 90/91 Stuparich-Zavattari, alla ciclabile di corso Sempione. È tutta colpa delle leggi che non danno sufficienti poteri ai Sindaci o c’è altro?

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    • Caro Maurizio, contribuiscono forse anche le infiltrazioni mafiose nelle imprese vincitrici degli appalti? E il mancato rispetto dei contratti con le inevitabili conseguenze? Ritardano i lavori magari anche i fallimenti delle società sub appaltatrici che hanno cantierizzato aree per “prenotare” lavori senza avere risorse? Lascio le risposte a chi ne sa di più..

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  2. Viene ale anche a pensare che, una volta completata, mancheranno ancora 1 km e 700 m per arrivare fino a Cadorna e dare così un senso al percorso.

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  3. Qui c’era lo spazio, e prova né è, il tratto “storico” che prosegue da Amendola a Lotto, per auto con stalli, disordinati si ma a pettine, e che ora sono in linea con effetti che si è ridotto della metà i posti auto e che inoltre per parcheggiare occorrono manovre e tutto questo per cosa?? Ho percorso sin da ragazzo quella pista ciclabile fino a Conciliazione e poi XX Settembre sin dalla sua inaugurazione (Pillitteri) quindi posso dire che a fronte dei ciclisti incontrati si sono buttati via letteralmente soldi pubblici poi se si fanno piste ciclabili tanto per farle è un altro discorso.

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  4. Uno scandalo di “cantiere infinito” che però almeno in corrispondenza dell’incrocio Monte Rosa-Monte Cervino è stata palesemente ostacolata da un qualche inghippo amministrativo (ricorso al tar?) dei proprietari dell’immobile d’angolo su cui insiste il passo carraio. Non solo lì i lavori sono rimasti bloccati per mesi, ma un’auto (Bmw serie 2) e un furgone (bianco), sempre gli stessi, sono permanentemente in sosta (in spregio?) sul troncone chiuso di ciclabile.

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  5. Ennesima incapacità di questa giunta di mettere a terra un progetto che sia uno.
    Per completare il piazzale lavater (con peraltro risultati finali esteticamente brutti e senza nuove piante, siepo, erba, etc.) ci hanno impiegato due anni e mezzo.
    Se mancano i soldi al Comune, Sala ci dovrebbe spiegare perché ho speso 100 milioni di euro, dei nostri euro, per installare le telecamere per l’area B che non servono a nulla (come noto, l’inquinamento a Milano è aumentato anziché diminuire).

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  6. come se i problemi di veicoli di tutti i tipi esistessero solo all’ interno dei confini del capoluogo !
    L’ inquinamento non solo a Milano ma in tutta la padana è da ricercarsi non tanto nella quantita’ di vetture in circolazione che sono comunque tante( e molto spesso necessarie) ma ,da molti , troppi anni ,nella geoingegneria climatica e meteorologica .

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