Milano | Porta Nuova – Cantiere Gioia 20 e 21 i Portali: aprile 2023, montaggio gru

Aggiornamento fotografico di aprile 2023 dal cantiere di via Melchiorre Gioia a Porta Nuova dove sorgeranno i due edifici ai lati di via Melchiorre GioiaGioia 20 e 21. Il progetto è dello studio Antonio Citterio – Patricia Viel and partners, e la conclusione è prevista grosso modo per il primo quadrimestre del 2024.

Saranno due torri poste ai lati, un tempo occupati da due parcheggi, di via Melchiorre Gioia 20 (lato via Pirelli) e 21 (lato via Sassetti), rispettivamente una di 98 metri d’altezza (G20 EST) e una di 64 metri d’altezza (G21 OVEST). G20 Est sarà la sede della società KPMG.

In questi giorni è in fase di montaggio la gru per il palazzo di Gioia 21, quello all’angolo con via Sassetti. E’ stata montata la base della gru (Saez tls 65) che raggiungerà un’altezza di circa 90 metri dalla strada.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Duepiedisbagliati; (Rendering) Wolf Visualization Agency

Via Melchiorre Gioia, Porta Nuova, Centro Direzionale, Antonio Citterio – Patricia Viel and partners, G20 EST-G20 OVEST, via Sassetti, via Pirelli

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

8 commenti su “Milano | Porta Nuova – Cantiere Gioia 20 e 21 i Portali: aprile 2023, montaggio gru”

  1. Spero sia uno di quei rari casi in cui il rendering sarà peggio della realtà.
    C’era un gioco da tavolo (Hotel), negli anni ’90, che aveva grattacieli simili. E pure i telefilm di quel periodo mostravano il “lusso e la modernità” del business d’oltreoceano. Sì, la modernità di 40anni fa. Questi palazzoni puzzano di New York anni ’80.

    Rispondi
  2. Oggettivamente sono due landmark che squalificano tutta la prospettiva sia del palazzo ex comune di Milano che del nuovo Diamante

    Brutti e datati , non possono essere stati progettati che volutamente in questo modo sarebbe opportuno chiedere ai progettisti di esporsi per far capire alla città Qual è il senso di questi edifici ingombranti e di vecchissima concezione

    Se Concordo sul fatto che i due parcheggi fossero un vuoto urbano questa la devo segnare come una occasione persa per riqualificare con edifici edeguati se non iconici tutto il blocco urbano

    L’incrocio con il fabbricato a Ponte diventerà una specie di Metropolis/ molto anni 70

    Pessimo

    Rispondi
  3. A me invece sembra un bel progetto, anche se nel rendering (ultima immagine) dovrebbero aggiungere la torre botanica per dare un’idea di come l’intero incrocio dovrebbe apparire fra un 5-6 anni

    Rispondi
  4. A me non sembrano così brutti, che non sono iconici, sono palazzi normali. Milano non ha bisogno di cose solo iconiche che in quella zona ci sono

    Rispondi
  5. Una barricata scura, statica, vecchio stile, trumpiano, mi ricorda anche il seagram, che toglie il piacere di godere la scheggia, in stile cinetico, di cui Pelli è un maestro. Un gesto di prevaricazione ed arroganza, che esalta la provincialità che gli architetti italiani propongono senza limiti, perchè afferrano idee vecchie e prive di risultanti innovative, creando solo ridondante cacofonia. Sono stanco di vedere questi scempi!

    Rispondi

Lascia un commento