Milano | Brera – L’11 maggio si apre il cantiere di Palazzo Citterio

Da quanti anni va avanti questa solfa? Per l’esattezza dal 1972, quando il direttore Franco Russoli spinse lo Stato all’acquisto di Palazzo Citterio di via Brera 12 per allargare gli spazi espositivi del museo, iniziando il progetto della Grande Brera. Il primo progetto fu del nel 1987 con James Stirling; ne seguirono altri, tra i quali quello di Mario Bellini. Nel 2015-18 è avvenuto il restauro di Palazzo Citterio secondo i criteri fissati dalla sovrintendenza e nel 2021 la richiesta di Bradburne di adeguamento. 

Palazzo Citterio è un classico edificio nobiliare del barocchetto settecentesco milanese con lunga fronte su Via Brera, con ogni probabilità venne realizzato unendo due edifici ben più antichi.

La fronte di tre piani mostra eleganti balconcini di ferro arabescati. Mentre dal cortile con due lati a portici settecenteschi si accede più internamente al profondo giardino contiguo all’orto botanico di Brera, con cui confina.

Finalmente (si spera definitivamente) l’11 maggio prossimo si apre il cantiere per completare le opere all’interno di Palazzo Citterio e consegnare una volta per tutte i nuovi spazi espositivi.

Il ministro dei Beni Culturali in Italia, Gennaro Sangiuliano (presente a Milano per l’inaugurazione della mostra dedicata ai 150 anni dalla morte del Manzoni che si tiene dal 4 maggio all’8 luglio presso la Biblioteca Nazionale Braidense) si è detto pronto a “dare impulso” a questo progetto. Con queste parole ha affermato l’impegno del Governo: “Con il sindaco Sala sono stato a Palazzo Citterio perché si sta concludendo un importante progetto che di fatto raddoppia lo spazio espositivo della Pinacoteca. Se ne parlava da tanti anni: l’11 maggio si apre il cantiere, io nei giorni immediatamente successivi sarò qui e verrò una volta al mese a controllare l’avanzamento dei lavori, anche se non sono un ingegnere né un architetto. Il raddoppio di Brera, gli Uffizi diffusi e l’ampliamento del Museo archeologico di Napoli sono pilastri della nostra iniziativa”. Concorde anche il Sindaco di Milano che ribadisce la collaborazione totale con lo Stato e con il ministro.

Alla conferenza ha parlato anche il direttore di Brera James Bradburne, aggiungendo: “I problemi politici sono stati superati. Gli ostacoli che incontreremo ora per la realizzazione di un secondo polo della Pinacoteca sono di carattere tecnico, come, ad esempio, se a causa  della guerra non riuscissimo più ad avere l’acciaio. Abbiamo fatto diverse gare e sono state aggiudicate per il giardino, la sala conferenze, l’allestimento. Il treno è partito, dall’11 maggio cominciamo con i lavori sulla scalinata. Siamo sul binario giusto”. Bradburne ha tenuto a spiegare perché si è così ostinato a rivedere il progetto di restauro del palazzo. “Non era questione di fare il mio progetto ma, io come persona con 40 anni di esperienza, ho visto delle lacune nella museabilità” nel progetto così come realizzato. Non è colpa di nessuno, ma questo palazzo non poteva funzionare senza spostare l’entrata e senza creare una connessione verticale tra i piani. Non era fruibile per il visitatore e non idoneo per la giusta circolazione delle persone”.

Già nel 2021 era giunto il parere favorevole per il progetto di allestimento delle collezioni moderne e alla costruzione della nuova scala monumentale proposto da Bradburne. Perciò speriamo che quest’ennesima partenza sia veramente l’ultima e definitiva.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Maurizio Montanga

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6 commenti su “Milano | Brera – L’11 maggio si apre il cantiere di Palazzo Citterio”

  1. La mia domanda invece è:
    ma se 50 anni fa avessero spostato gli spazi dell’accademia in altra sede, magari più attrezzata e meglio collegata, oggi avremmo, magari già da 30 anni, un museo tre volte più grande senza dover comprare Palazzo Citterio e i catafalchi in Farini fuori dalle balle?

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  2. La sala ipogea progettata da Stirling non è particolarmente interessante

    Mentre mi sorprende per pulizia La scala in vetro progettata dallo stesso direttore

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    • Lascia perdere che la sala di Stirling è l’unica cosa monumentale di Palazzo Citterio, in grado di dare l’aura di museo a quello che altrimenti sarebbe solo un Palazzo nobiliare come tanti.

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