Milano | Centro Storico – Riqualificazione CVE9: maggio 2023

Siamo stati invitati ad una visita di cantiere in quello che sarà CVE9, la riqualificazione del civico 9 di Corso Vittorio Emanuele, un palazzo degli anni Cinquanta bisognoso di un intervento che lo rivitalizzasse. L’edificio ad uso uffici è commercializzato da Dils e Colliers.

Quasi tutti i palazzi presenti lungo Corso Vittorio Emanuele II, ad eccezione di Palazzo Tarsis ( 1836-1838) del palazzo ex Magazzini Bonomi al numero 8 (1902-7), la Galleria del Corso (1928) e il palazzo del Toro(1935-1939), vennero realizzati tra il 1952 e il 1960 sulle macerie dei bombardamenti del 1943. 

Uno di questi “nuovi edifici”, posto quasi di fronte all’ingresso della Galleria del Corso, spicca per il disegno della facciata, movimentata da una geometrica decorazione a rilievo che rimarca ogni apertura da uno sfondato intonacato e da cornici in granito. Si tratta dell’Ex Hotel Francia, realizzato nel 1954 dal duo formato da Alessandro Pasquali e Carlo Galimberti, autori fra l’altro del palazzo attiguo che ingloba la facciata liberty nell’omonima piazza.

La facciata esterna originale, restaurata e valorizzata nella sua trama di riquadri in pietra, è un diaframma compatto che segna il passaggio a una dimensione inaspettata. Dal cuore vibrante della città agli interni, fa da tramite la scenografica reception principale, con doppio ingresso dalla Galleria De Cristoforis e da Corso Vittorio Emanuele.

Mentre la facciata esterna è rimasta tale e quale e ripulita, quelle interne sono state completamente rinnovate, regalandoci un effetto architettonico particolare e d’effetto, con delle cornici alle finestre decisamente aggettanti e in metallo, impreziosite da un elemento ligneo che rivela però un cuore in alluminio.

Il progetto di riqualificazione a cura di GBPA Architects prevede soluzioni d’avanguardia per gli spazi interni ed esterni, con la creazione di ambienti flessibili e multifunzionali, configurabili in base alle nuove esigenze di lavoro; Un’atmosfera contemporanea e sofisticata, dalla corte immersiva al primo piano fino al tetto giardino con la vista privilegiata sul Duomo, dedicato a meeting informali e smart working all’aperto. CVE9 offre infatti anche la possibilità di scegliere il format innovativo SocialHub per vivere in modo inedito i suggestivi spazi del Top Floor e il terrazzo panoramico sul tetto in sintonia con l’evoluzione degli scenari lavorativi.

Dopo la ristrutturazione l’edificio mira a essere in linea con i criteri richiesti per ottenere le certificazioni di sostenibilità LEED e WELL.

Altro elemento di particolare effetto visivo è dato dalle scale.

La ridefinizione degli spazi ha permesso la valorizzazione delle terrazze, dove sarà possibile anche lavorare e creare pareti vetrate che hanno dato finalmente luce ai lunghi corridoi che caratterizzavano l’edificio originale. Una corte, ricavata dalla copertura del pianterreno e situata al primo piano, si compone di piccole aree verdi, gradoni, sedute in legno e un pavimento in legno composito ‘greenwood’.

Pensato per il benessere di chi lo vive, grazie al risparmio energetico, al ridotto impatto ambientale e alla qualità ecologica degli interni. L’intero edificio è stato sviluppato in base ai più severi parametri LEED e WELL.

Anche il terrazzo sul tetto è stato preparato e praticamente pronto per essere allestito.

Qui di seguito gli interni ancora da completare.

Referenze immagini: Claudio Nelli; Pure Milano Photo Project di Sosthen Hennekam

San Babila, Corso Vittorio Emanuele II, Duomo, Centro Storico, Restauro, Alessandro Pasquali, Carlo Galimberti, GBPA Architects

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

5 commenti su “Milano | Centro Storico – Riqualificazione CVE9: maggio 2023”

  1. Spero venga riqualificata anche la galleria laterale di corso Vittorio Emanuele, esattamente dietro la torre libery e questa nuova riqualificazione.

    (Galleria del cristoforis)
    È veramente obsoleta e abbandonata!

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    • La galleria è in condizioni pietose e sempre buia. Mai una volta che ci si occupi prima degli spazi pubblici e poi di quelli privati..

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  2. Non ricordo com’era la facciata interna, ma la soluzione proposta mi convince molto. Molto bene che abbiano rispettato il disegno della facciata esterna che trovo davvero originale.
    Bell’intervento

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