Milano | San Babila – M4, riqualificazione piazza San Babila, largo Toscanini e Corso Europa: 5 giugno 2023

Aggiornamento del 5 giugno 2023 dal cantiere per il ripristino dell’area di superficie e pavimentazione di piazza San Babila, largo Toscanini e Corso Europa dopo lo smantellamento delle strutture servite per delimitare il cantiere per realizzazione della stazione della nuova linea Blu. Questo in previsione della consegna dello spazio pubblico entro il prossimo giugno, in vista dell’apertura della stazione M4 che si collegherà finalmente alla stazione M1.

L’area utilizzata dal cantiere per la realizzazione della stazione della metropolitana linea Blu, venne occupata nel 2016, l’anno successivo ad Expo in pratica, per non arrecare disturbo durante l’evento espositivo. Così, dopo 7 anni circa, piazza San Babila tornerà ai cittadini, ma questa volta completamente (o quasi) pedonale. Rimarranno sicuramente i passaggi tra Corso Monforte e Corso Matteotti, oltre all’imbocco con Corso Venezia. Invece, l’area occupata in precedenza dai taxi e dal loro passaggio dovrebbe diventare completamente pedonale.

Nel frattempo in questi giorni sono stati messi a dimora i primi alberi in largo Toscanini, la piazzetta adiacente e che funge da connessione tra piazza San Babila, Corso Europa, via Durini e via Borgogna.

Possiamo anche notare, con piacere, che la carreggiata è stata delimitata da un cordolo molto alto nel punto in cui i mezzi passeranno da via Borgogna per Corso Europa.

Referenze immagini: Claudio Nelli; dombul

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

23 commenti su “Milano | San Babila – M4, riqualificazione piazza San Babila, largo Toscanini e Corso Europa: 5 giugno 2023”

  1. Si sa di che alberi si tratta? Dalle foto non riesco a distinguerli. I sempreverdi mi sembrano magnolie ma le latifoglie? La scelta di metterli annegati nelle pavimentazioni senza aiuole inerbite (che assorbono meno calore) è sempre discutibile, quindi è importante che siano alberi che crescano un pò per ombreggiare il loro stesso ‘piede’! Spero inoltre che siano state preparate in modo adeguato le buche di impianto con buon terreno fertile. Nel centro storico servono moltissimo gli alberi (non cespuglietti) per migliorare il microclima.

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  2. Vanno piantumati più sempreverdi. Ovunque. Danno benefici ambientali ed estetici tutto l’anno. Piazza San Babila e dintorni si sta storicizzando. Non mi dispiace architettura dei palazzi. Sobri, essenziali ed eleganti. Ricordano molto ( con dimensioni differenti) certe architetture newyorkesi.

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  3. Anche se son pochi una volta cresciuti daranno comunque un bel colpo d’occhio. Speriamo più che altro che in estate li bagnino e non li lascino seccare come in altre zone della città ahimè

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    • Belli gli alberi bello il mega cordolo sicuramente una ottima riqualificazione della superficie, Unico rammarico quel Torrino cilindrico di ventilazione esattamente in mezzo al cono ottico di Corso Europa

      Pare abbastanza strano che non siano riusciti a trovare una soluzione più snella … non capisco ma mi adeguo

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  4. Con soli pochi alberi San Babila ha cambiato volto e anche corso Europa potrebbe diventare digeribile con la sistemazione dell’arredo e del verde.
    Avanti così, malgrado alcune scelte stilistiche discutibili, l’intervento nel complesso mi soddisfa

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    • Alla fine è venuto un bel lavoro tutto tranne il torrino di esalazione, (quello non lo digerisco)
      spero quelle diamo piante sempre verdi!

      Finalmente via durini sarà presentabile per i futuri salone del mobile !

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  5. Rischiando lesa maestà, a me Piazza San Babila, con piscina e panettoni del celebrato Architetto, non è mai piaciuta.
    Purtroppo mi pare che ce la terremo.

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  6. In fin dei conti, qualunque rinnovo urbano di vie, piazze, che comporti una riduzione del traffico, una sua razionalizzazione e un aumento della vegetazione arborea, va sempre bene, anche quando la realizzazione non è proprio il massimo che si sarebbe potuto invece fare.

    Trovo corretta la critica verso la “torretta”; al proposito, è una cosa strana che si ripete frequentemente a Milano, ovvero chiudere le prospettive, le larghe vedute e senza motivi particolari, come già successo ad esempio, quando hanno piazzato la strana “casetta” oblunga dell’ ATM proprio in mezzo alla prospettiva verso il Duomo, venendo da via Dante, oppure i parallelepipedi stile “odissea nello spazio” che bloccano lo sguardo tra Castello e Arco della pace e altre situazioni simili, purtroppo.

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    • Quale sarebbe la soluzione alternativa alla torretta di ventilazione? Per me è molto meglio delle grate che ci sono lungo i marciapiede che sparano aria e schifo in faccia ai pedoni.
      Non credo dovranno modificare il Pgt per metterci un rampicante…

      Comunque i parallelepipedi stile “Odissea nello spazio” che “bloccano” lo sguardo tra Castello e Arco della pace trattasi di un’opera del 1973 per la XV Triennale, “Teatro continuo” di Alberto Burri.

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      • Torretta o grate, dipende tutto da dove le mettono; questo è il problema e la stranezza di chi governa Milano: esempio paradigmatico è l’ attuale cantiere davanti al Giureconsulti, dove stanno spostando le griglie di aerazione perchè altrimenti si sporca il palazzo storico…solo che ci hanno messo un po’ di anni, eh!, a capirlo, ma allora lo potevano fare subito.

        Circa S. Babila, chi mi convince adesso che non si poteva fare a meno della torretta piazzata proprio lì?

        Riguardo ai parallelepipedi stile “Odissea”, la vicenda è interessantissima, trattasi di tipica imposizione di globalismo precoce (allora infatti si chiamavano comunisti..). E’ soprattutto a questi che piace chiudere le prospettive; è noto come le giunte recenti, di destra avessero tolto i parallelepipedi, poi chi è arrivato dopo le ha rimesse, con tanto di contenzioso giudiziario, mi sembra di ricordare.

        E comunque, anche a voler dire che due scatole delle scarpe, pur grosse…sono arte, perchè proprio lì? Ecco, il perchè è semplice, in fin dei conti: gli ex comunisti, ora globalisti, sono da sempre contrari, per loro cultura e mentalità, a tutto ciò che eleva lo spirito umano, a tutto quello che può infondere serenità e senso di armonia nelle persone, perchè loro vivono di conflittualità e antagonismo perenne.

        Stessa vicenda per quelle strane cose poste, proprio davanti al Duomo: venendo dal Cordusio: tolte dal Sindaco Formentini, rimesse subito, appena arrivati altri.

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