Milano | Centrale – MI.C, demolizione Ex Michelangelo: giugno 2023

Lo scorso dicembre eravamo stati invitati alla visita del grande e spettacolare cantiere per la demolizione dell’ex hotel Michelangelo di Piazza Luigi di Savoia 6 e Via Domenico Scarlatti 33 nel distretto della Centrale, la torre che si appresta a sparire dal panorama milanese dopo più di cinquant’anni di vita. Infatti, l’edificio, costruito negli anni Settanta del Novecento (ma iniziato almeno una decina d’anni prima), nei prossimi mesi sarà demolito per diventare successivamente il cantiere del nuovo complesso per uffici progettato da Park Associati di MI.C (abbreviazione di Milano Centrale che in qualche modo rende omaggio anche al Michelangelo).

Nel dicembre scorso era stato completato il montaggio della struttura TopDownWay® progettata dalla società “DESPE SPA” incaricata della demolizione del piccolo grattacielo, che servirà a “rosicchiare” il palazzo partendo proprio dall’alto (la struttura montata in sommità, che si può vedere nelle foto seguenti). 

Dopo mesi di apparente inattività, sicuramente bloccati per approvazioni da parte degli enti predisposti, ecco che in questi giorni è stata smontata una porzione di quattro rampe delle scale antincendio aggiunte alla torre negli anni Novanta.

Referenze immagini: Park Associati; Roberto Arsuffi; Duepiedisbagliati

Hotel Michelangelo, Piazza Luigi di Savoia, via Domenico Scarlatti, Centrale, Grattacielo, Riqualificazione, Demolizione, Park Associati, Despe

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

4 commenti su “Milano | Centrale – MI.C, demolizione Ex Michelangelo: giugno 2023”

  1. Ricordo che il grattacielo mentre era in costruzione rimase incompiuto per anni, fermo e abbandonato. Adesso, dopo una vita inspiegabilmente breve, viene demolito con una tecnologia inconsueta. E anche questa demolizione procede con estenuante lentezza. Se si può provare pena per un edificio come per un essere vivente, questo grattacielo con problemi durante la costruzione e la demolizione, e con una vita tutto sommato incolore rispetto a quella di altri edifici della città, mi fa proprio pena.

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