Milano | Porta Monforte – M4 Tricolore: la piazza e corso Concordia a lavori ultimati

Dunque, come saprete, il 4 luglio son state aperte al trasporto pubblico le due nuove stazioni della M4, quella di San Babila e quella di Tricolore. Dopo avervi mostrato le nostre perplessità sulla nuova piazza San Babila, eccoci in corso Concordia (la stazione Tricolore non è esattamente sotto la piazza) in Porta Monforte (nome che poteva esser dato alla stazione visto il luogo storico) dove sino a poche settimane fa vi era il cantiere per la nuova stazione della linea della metropolitana Blu.

Anche in questo caso abbiamo molte perplessità riguardo alle scelte d’arredo urbano scelte. Anzitutto non ci va proprio la scelta di non rimettere le aiuole come un tempo, ma lastricare l’intero spazio urbano con la pietra.

Forse non vi ricorderete com’era la via sino al 2015, anno dell’avvio del cantiere. Ve lo ricordiamo con una foto da Streetview di Google Map.

Una foresta.

Oggi questo spazio urbano, come si vede, è una distesa di pietra, cemento e asfalto. Aiuole sparite e alberi che compaiono dai fori lasciati nella pavimentazione. In questo caso, al contrario di San Babila, non sappiamo se sia meglio ora o prima?

Certo, ora c’è una metropolitana che va sempre bene.

Che dire poi di queste “finte” piste ciclabili disegnate sulle pietre, senza un vero percorso, senza cordoli o delimitazioni. Pista che sarà invasa dai pedoni e magari anche da moto e motorini parcheggiati ovunque, come ormai è prassi.

Non comprendiamo poi il perché sul lato dell’OSF – Mensa Concordia Opera San Francesco per i Poveri, sia stato lasciato il marciapiede in asfalto, fondendolo coi cordoli e le pietre a “cavolo” (scusate il termine, ma non avevo altri esempi). Compreso poi l’aver lasciato il vecchio olmo spuntare da una minuscola aiuola con la terra che tra qualche tempo sarà sparsa ovunque.

Altra scelta bizzarra, è quella che vede due cartelli informativi che di solito vengono messi in giro per la città, ancorati e resi fissi sopra una presa d’aria piazzata nel mezzo del marciapiede. Forse sistemate così per impedire (con scarsi risultati) alle persone assistite dall’opera San Francesco di sedersi?

Pare quasi chi abbia progettato questo spazio urbano, abbia avuto a disposizione un sacco di lastre in pietra e oggetti vari da collocare, senza avere idea di come usarli. Quasi fossero buttati tutti a caso, giusto per fare.

Secondo noi questo tratto di Corso Concordia non andava fatto così, anche perché non siamo in un luogo affollato di gente, bastavano i percorsi necessari e basta. Per il resto avremmo lasciato le aiuole con, dove possibile, il ripristino delle alberature.

Anche qui, pare che in Comune parlino di verde e ecologia e poi asfaltino (o cementifichino) tutto senza badare a spese.

Naturalmente manca ancora il tratto del corso verso piazza del Risorgiemnto.

Ah, come avevamo già detto, naturalmente piazza del Tricolore non è stata minimamente toccata.

Cominciamo con dire due cose doverose su piazza del Tricolore, in origine piazza Porta Monforte, dove si trova al centro del piccolo giardinetto la fontana-monumento, dedicato alla Guardia di Finanza. Venne inaugurata il 25 aprile 1985 in concomitanza della  ricorrenza del 40° anniversario della Liberazione.

Si tratta di un monumento progettato dal grande Aligi Sassu. Su una base in granito bianco di Montorfano si ergono sei colonne cilindriche in acciaio inox di diversa altezza. Sul cilindro più alto è presente un grande volatile, ai piedi del quale fuoriesce l’acqua che lambisce la superficie dei cilindri.

Il giardinetto, intitolato a Luigi Santucci, è ombreggiato da quattro grandi alberi (conifere e cedro del libano), peccato sia un po’ sciatto.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi

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Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

22 commenti su “Milano | Porta Monforte – M4 Tricolore: la piazza e corso Concordia a lavori ultimati”

  1. eh, si bisogna ammetterlo, è una riqualificazione mediocre e che lascia perplessi, non foss’altro per l’evidente spianata di pietra lato Chateau Monfort che rende quello spazio, per di piu’ prospicente un edificio pregevole, asettico e piuttosto sciatto; le immagini di otto anni fa sono eloquenti e non danno adito a dubbi, prima era molto meglio, anche se forse l’area verde era sponsorizzata e curata dallo stesso Hotel (come spesso avviene a Milano), ma utilzzata come latrina dai senzatetto che si recano all’Osf.Anche qui presenti pali della luce che potremmo vedere bene all’Auchan di Vimodrone o in un parcheggio aeroportuale, inoltre il torrino di sfiato è rimasto grezzo, cosa che senz’altro incentiverà i soliti minchioni acefali a imbrattarlo. Bastava un po’ piu’ di coraggio e buon gusto: aiuole e qualche seduta (anche se c’è il rischio bivacchi dei suddetti senzatetto), cosi, tanto per stemperare l’effetto spianata che si creerà soprattutto con la calura estiva; il lato meridionale di C.so Concordia è altrettanto alienante, ma potrebbe ospitare almeno un chiosco e un paio di dehor dei locali ivi presenti. Che dire……..il Comune e gli amministratori predicano e bene e razzolano male, parlano di depavimentazione e traspirabilità dei suoli e poi fanno l’esatto contrario….chapeau!

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  2. Bravi UF. Articolo inappuntabile. Critiche puntuali anche se, purtroppo ovvie. Nel senso che qualunque persona con buon senso avrebbe fatto di meglio di quel che è stato fatto. In Comune che si dice? Qualche giustificazione, spiegazione…scuse?

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    • Mi è piaciuto in particolare lo stile con cui è stato descritto il monumento al finanziere: sei cilindri di acciaio inox di diversa altezza, con sopra un volatile. Gadda non avrebbe potuto fare di meglio.

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  3. Bisognerebbe cercare di capire cosa è andato storto e mettere in pratica azioni perchè non succeda più.

    Il tempo per studiare un buon lavoro non è di certo mancato e i soldi neppure, perchè quello che vediamo non è una sistemazione in economia.

    Sono mancate le idee. E’ su queste che dobbiamo lavorare: trovarle e valorizzarle.

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    • I due progetti di risistemazione erano decisamente diversi da quello che è stato fatto adesso. Ricordo che, fino a pochi mesi fa, la scelta era fra un giardino centrale (e corsie laterali) oppure due giardinetti laterali con corsia unica centrale. Quello che è stato fatto adesso è una corsia centrale con distesa ai lati. 🙁

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    • A quella poi è la prassi! Tanto se fanno la piazzola rientrata per la fermata e piena di auto parcheggiate H24 è i bus si fermano in mezzo alla strada. Si è provato allora a farle al contrario ovvero con il marciapiede verso la carreggiata (ad es. Con in via Lorenteggio) affinché i bus possano accostare bene ma nulla anzi lo spazio è usato com parcheggio per motorini ecc. Quando il bus è alla fermata tutte le auto dietro! Ma cosa serve ad acquistare bus a pianale ribassato se poi non riescono quasi mai ad accostare?? Città da terzo mondo altro che europea!

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  4. Piste ciclabili simili ci sono in tutte le grandi città del mondo e sono un problema solo a Milano, perché la gente non rispetta le regole. La proposta soluzione dei cordoli è dettata dall’incapacità di far rispettare due regole.

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  5. Non credo si potesse replicare la situazione precedente ma forse un’aiuola davanti all’Hotel si può proporre in futuro.
    Anche gli alberi se curati cresceranno e potranno mitigare quell’effetto spianata che c’è ora.
    La vera idiozia sta a mio avviso nella fermata bus sulla carreggiata come a fatto notare Riccardo che potrebbe ispirare pericolosi sorpassi

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  6. Mi è piaciuto lo stile e direi anche l’understatement con cui è stato descritto il monumento al finanziere: sei cilindri di acciaio inox di diversa altezza, con sopra un volatile. Gadda non avrebbe potuto scrivere di meglio.

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  7. La fermata del bus sembra uno scherzo: prima ci sono striscie gialle per 5 auto e vvff poi la carraggiata si stringe e lì c’è la fermata del bus che fermerà totalmente anche il traffico…boh…

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  8. Incredibile davvero la sciatteria, come nel caso di san babila. Ma si può avere i nomi dei responsabili? Una mail? Lavorassi così male sarei licenziato in pochi giorni.

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  9. Dai residenti l’area è già stata battezzata LA PIETRAIA! Rovente d’estate, probabilmente gelida d’inverno.
    Che ne è stato del verde che doveva essere ripristinato? Troppo oneroso mantenere decorosamente delle aiuole e ripiantumare seriamente? E che ne è di tutti i discorsi sui danni della cementificazione eccessiva?

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  10. Secondo me una volta cresciuti un po’ gli olmi a fare più ombra l’effetto non sarà così male, chiaramente con qualche aiuola ben curata sarebbe stato meglio ma quantomeno l’aspetto sarà abbastanza ordinato. Certo che la ciclabile disegnata per terra tanto valeva non farla proprio, così è solo vernice sprecata.

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