Il Ministro della Cultura Gennario Sangiuliano e il Sindaco di Milano Beppe Sala ieri mattina in visita al cantiere di Palazzo Citterio a Brera, ha dichiarato che Palazzo Citterio aprirà nel dicembre del prossimo anno.
Infatti, come ha detto chiaramente: “dobbiamo darci una data certa e credo che ce la faremo per la fine del 2024, il sindaco ha indicato la data iconica del 7 dicembre per poter inaugurare il museo”.
Ha anche aggiunto: “Francamente ritengo scandaloso per tutti noi, per l’Italia, per una città come Milano, che si è sempre distinta per la sue efficienza, che un’opera cominciata nel 1972 ancora non trovi compimento”.
In effetti la vicenda di Palazzo Citterio è lunghissima con aperture continuamente rimandate e lavori da rifare perché la struttura non appariva mai adatta alle esigenze del museo. I lavori sono ripresi lo scorso maggio.
Il direttore James Bradburne, ormai prossimo alla scadenza, ha incassato l’appoggio del ministro anche per l’idea della passerella a collegare i due edifici: “facciamo un concorso di idee e chi avrà l’idea migliore proveremo a realizzarla quindi su questo c’è massima determinazione” ha concluso. Qui un nostro articolo dedicato.
l tormentato progetto della Grande Brera, per primo immaginato negli anni ’70 dallo storico direttore Franco Russoli, si avvicina (forse) alla realizzazione finale.
Il palazzo, pronto ad ospitare le collezioni del Novecento, ha una storia molto tormentata, come abbiamo più volte raccontato. Per l’esattezza dal 1972, quando il direttore Franco Russoli spinse lo Stato all’acquisto di Palazzo Citterio di via Brera 12 per allargare gli spazi espositivi del museo, iniziando il progetto della Grande Brera. Il primo progetto fu del nel 1987 con James Stirling; ne seguirono altri, tra i quali quello di Mario Bellini. Nel 2015-18 è avvenuto il restauro di Palazzo Citterio secondo i criteri fissati dalla sovrintendenza e nel 2021 la richiesta di Bradburne di adeguamento.
Palazzo Citterio è un classico edificio nobiliare del barocchetto settecentesco milanese con lunga fronte su Via Brera, con ogni probabilità venne realizzato unendo due edifici ben più antichi.
La fronte di tre piani mostra eleganti balconcini di ferro arabescati. Mentre dal cortile con due lati a portici settecenteschi si accede più internamente al profondo giardino contiguo all’orto botanico di Brera, con cui confina.
Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Maurizio Montanga
Brera, Pinacoteca, Via Brera, Riqualificazione, Museo, Palazzo Citterio
È un bene allargare i musei. La cultura deve essere perno del nostro paese e Milano diventi una vera città europa. Che rispetta e conosce il proprio passato ma che con motivazione ed entusiasmo guarda la futuro.
Assolutamente passerella SI!
È assolutamente necessario per una Milano del futuro avere coraggio, l’opera collegherebbe Brera a palazzo Citterio senza dover uscire dal museo per poi rientrare attraversando la strada.
Oltretutto avremmo una visione nuova e moderna su l’orto botanico mai vista prima.
Vi prego non ci mettiamo altri 20 anni!
Concorso di idee per la passerella??
Tra concorso, tempi dei permessi, sovrintendenza, finanziamenti, bando lavori e realizzazione; facciamo nel 2045 il collegamento?
Come sempre mai gli errori ci insegnano nulla!
In due anni si fa tutto dal concorso alla realizzazione, se negli uffici pubblici e sovrintendenza si dessero un pò da fare anzichè dormire come sempre.
Non disperate ! Anche a Padova si e’ iniziato nel 1967 con un bel incarico all’arch. Albini ma a tutt’oggi solo i due chiostr da lui restaurati sono diventati Museo Civico Eremitani.A tutt’oggi manca ancora il Corpo di Ingresso cioe’ il Museo e’ tutt’oggi monco : ha dell’incredibile, ma a tutt’oggi 54 anni sono passati senza vedere il completamento.