Milano | Porta Magenta – Riqualificazione per Terraggio 28 e Carducci 23

Nel distretto di Porta Magenta, non lontano dalla Basilica di Sant’Ambrogio, sta per essere avviato un cantiere che cancellerà due edifici dell’epoca della ricostruzione postbellica per rimpiazzarli con due nuove costruzioni collegate.

Si tratta della realizzazione del nuovo complesso immobiliare ubicato tra via Giosuè Carducci 23 e via Terraggio 28.

Il nuovo immobile con destinazione residenziale, denominato “Terraggio 28”, firmato dallo studio di architettura Beretta Associati, è stato progettato rispettando le caratteristiche della classe energetica A4.

Su via Terraggio il nuovo edificio si presenterà con un volume composto da 5 piani allineati alla cortina degli altri edifici, che va a scalare con le terrazze per altri due piani.

Mentre su via Carducci l’edificio avrà 7 piani in linea con la via. L’architettura lineare ed elegante che contraddistingue molti progetti dello Studio Beretta è ben riconoscibile. Qui il link al progetto.

L’edificio attuale si presenta con una piantina ad H, con una tipologia di edificio su via Carducci (foto qui di seguito), tipico degli anni Cinquanta.

Mentre su via Terraggio il palazzo appare ancora rivestito con mattonelle in cotto e una “vela” a terrazze/ponte, che nasconde un piccolo cortile interno. Chi sia l’architetto, al momento ci è oscuro. Sicuramente si tratta di un palazzo costruito dopo la fine della II Guerra Mondiale, con ogni probabilità tra il 1949 e il 1955.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Wolf Visualization Agency

Porta Magenta, Residenziale, Via Terraggio, Via Carducci, Studio Beretta Associati

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

5 commenti su “Milano | Porta Magenta – Riqualificazione per Terraggio 28 e Carducci 23”

  1. Non vedo nessun miglioramento. Quella zona andrebbe tutelata riportando all’ antica bellezza storica. Questi palazzi contemporanei sono fuori contesto !

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  2. Edifici completamente fuori contesto! Si dovrebbe fare degli edifici che almeno si inseriscano bene nel contesto storico. Tipo l’intervento di Arassociati nelle Cinque Vie dove nei suoi nuovi edifici vengono impiegati elementi tipici dell’architettura tradizionale cittadina anche se rivista in chiave contemporanea.

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  3. Speculazione selvaggia peggiore di quella del secondo dopoguerra…..su via Carducci l’edificio esistente ripropone, in misura contenuta, l’impianto a corte aperta tipico delle case che affacciavano sul naviglio (le sciostre o i vuoti occupati da giardini), vedi l’adiacente condominio (forse di Mattioni) o il vicino palazzo Stanga. Il prospetto su via Terraggio è, invece, una piccola chicca, per la capacità, attraverso materiali e dimensioni, di adeguarsi ad un contesto più intimo e di scala diversa rispetto all’arteria di via Carducci….cosa dire?….viva la classe A4….

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