Siamo ritornati al Lorenteggio nel quartiere popolare del Giambellino (o Lorenteggio, visto che è il nome ufficiale ma in pochissimi lo sanno) per vedere i progressi avvenuti in questi 2 mesi dalla nostra ultima visita, e soprattutto dopo la visita di qualche giorno fa effettuata dal Sindaco alla futura stazione M4 San Cristoforo (piazza Tirana) e deposito del Ronchetto.
Qui al Giambellino/Lorentegigo ci sono diversi cantieri che messi assieme fan sembrare questo lembo di Milano come se fosse stato bombardato (e non scherziamo purtroppo). Speravamo di trovare miglioramenti dall’ultima nostra visita, ma come sempre, pare tutto formo o quasi.
Cominciamo con via Giambellino e via dei Sanniti. Qui praticamente nulla è cambiato dall’ultima volta, anzi, pare persino peggiorato, perché i marciapiedi realizzati in pietra sono già lerci e le aiuole ancora senza alberi, sono utilizzate come discarica.
Su tutta la via regna una sensazione di disagio perenne, come sempre e il disordine del cantiere non aiuta.
Stessa situazione in via Recoaro.
Proseguiamo con la lunga riqualificazione di via Segneri dove M4 sta ripristinando l’area in superficie in attesa dell’apertura della stazione della metropolitana blu il prossimo settembre/ottobre (a detta del primo cittadino).
Poche novità dall’ultimo giro. Onestamente anche qui speravamo o ci auguravamo, di avere più novità da mostrare e certamente avanzamenti consistenti, anche perché prima riescono a sistemare la superficie, a nostro avviso, e meno pare di essere nella terra di nessuno, com’è ora.
Prosegue anche il cantiere per la riqualificazione del quartiere popolare, anch’esso un po’ a rilento. Avviato da quasi due anni, il grande progetto di riqualificazione del quadrilatero che forma il quartiere della case popolari detto Giambellino, tra via Lorenteggio, largo Gelsomini, via Giambellino e piazza Tirana, e che vede la demolizione e ricostruzione di diversi immobili per una rigenerazione urbana molto importante che coinvolge Comune, Regione Lombardia e Aler, pare sempre in alto mare. Al momento sono in costruzione tre palazzine, due in via Manzano e una in via Lorenteggio angolo Segneri che sostituiscono le 8 palazzine già demolite. Mentre sono in fase di bonifica e demolizione le tre stecche poste su via Lorenteggio angolo Segneri e Odazio.
Una veduta dall’alto grazie all’ultimo aggiornamento di Google Map. Si vede l’intervento di via Segneri e le zone di cantiere.
Il Comune prosegue con il progetto per la riqualificazione delle vie del quartiere. Così, in via Odazio nei pressi del mercato rionale coperto del Lorenteggio, sono in corso i lavori di pavimentazione con la pietra e la creazione delle aiuole circolari, come quelle già realizzate e mai finite di via dei Sanniti.
Peccato che intorno ci siano ancora cantieri (come quello per la nuova Biblioteca) e demolizioni. Un po’ come aver messo il nuovo parquet mentre si devono demolire ancora le pareti e farne di nuove. Un controsenso… Anche se sappiamo che il Comune ha ottenuto questi finanziamenti ed era obbligato a spenderli.
Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi
Lorenteggio, Quartiere Giambellino, Riqualificazione, piazza Tirana, via Segneri, via Sanniti, via degli Apuli, via Odazio, largo Gelsomini, M4 Segneri, San Cristoforo
Buongiorno, ottimo articolo.confermo la situazione “di schifo”!, da cittadina continuo a fare segnalazioni che naturalmente non vengono prese in considerazione.Non arriva nemmeno una risposta…quindi oltre che incapaci anche maleducati.Il sindaco nei giorni scorsi si e’ben guardato di fare un giro nel quartiere. Grazie per aver messo in evidenza questa vergogna.
Hai visto quelli di regione Lombardia? Sono loro i responsabili dei caseggiati.
Sono certo che Fontana ha a cuore la questione visto tutte le iniziatiche che sta poertando avanti sul tema.
Hai visto quelli di regione Lombardia, che sono i responsabili dei caseggiati? Sono certo che Fontana ha cuore la questione visto tutte le iniziative che sta portando avanti
Sì sì sicuramente Fontana è interessato!!! Ma di chi é responsabilità Aler come la Sanità?
Please smettiamola…
Qui si sta parlando dell’esterno!
Regione il suo lo sta facendo, i marciapiedi sono fermi da anni!
Ormai Milano sembra una città in autogestione altro che sindaco!
Ciao Antonella sono consigliera di questo municipio!
Scrivimi!
Sharon.troccolo@comune.milano.it
ma che è, Baghdad?
Ho abitato 25 anni nel quartiere case ALER della barona, piazza Miani. In tutti i quartieri popolari di Milano il degrado è iniziato negli anni novanta quando l abusivismo è dilagato. Ora i pochi che pagano l’affitto sono gli anziani (tra i quali mio padre che ha 85 anni) e pochi altre persone per bene. La sporcizia, lo spaccio, i furti, sono cose di tutti i giorni.
Mettere tutta quella pietra sui marciapiedi dove non ci sono neanche negozi, ristoranti, bar e pensare che la, dove c’era scaitteria sul catrame, ci debba essere pulizia sulla pietra mi sembra utopia. Considero un inutile spreco di denaro pubblico.
In realtà è proprio quello che andrebbe fatto: non bisognerebbe abbandonare i quartieri, specialmente popolari, a se stessi. L’urbanistica del passato ha insegnato che fare quartieri-ghetto di una sola fascia di reddito porta a degrado, spaccio e violenza.
Tutti nuovi quartieri vengono costruiti tutti con un social-mix di case popolari/edilizia convenzionata e edilizia standard in modo da evitare quanto accaduto. Vanno però anche recuperato quanto di già esistente: lei continua a pagare l’affitto, suo padre anche… ma molti potrebbero non avere la sua forza morale, guardando il vicino che non paga e non viene sfruttata la tentazione, sopratutto in momenti di difficoltà, di saltare uno o due mensilità o tutte viene. Comprendo la sua posizione ma appunto per evitare il ripetersi di quanto da lei visto bisogna investire.
I momenti di difficoltà possono capitare, ci mancherebbe. Non riuscire a pagare un affitto calibrato sul reddito può capitare e la funzione sociale di queste case è anche quella. Si aspetta che passi il periodo no e poi piano piano si rientra nel piano affitto e si torna in pari nel tempo. Ma così fanno le persone per bene non i delinquenti e in queste case c’è ne sono troppi che approfittano della situazione. I costi vengono poi scaricati sulla collettività. Ho visto un sacco di gente arrivare, buttare giù porte, abitarci per 2 3 4 5 anni e poi sparire senza pagare un euro. Tutti con macchina, cellulare e vacanze all estero. Sanzioni? Zero
Ai perfettamente ragione io vi ho vissuto 30 anni e gente che pagava poca anche quando anno messo il riscaldamento centralizzato io abitavo al n 58 e mi Mamma e morta lì, tutto era diverso poi l’invasione degli abusivi un caos unico spero in qualcosa di buono e più controlli…..
Ottimo intervento, tutta l’area sta diventando più bella del quadrilatero della moda. Per chi si lamenta della sporcizia invece… Che cominciassero loro a pulire!
Che schifo… L’inciviltà regna sovrana…
Si il quartiere è letteralmente in degrado , i bellissimi marciapiedi in pietra si stanno già rompendo ( soprattutto quelli in via Giambellino) i mitici alberi con telecamere per dissuadere le persone ad abbandonare i rifiuti non servono a nulla l’immondizia abbandonata è sempre presente
Il comune sta spendendo i soldi perché obbligato , Fontana ( leghista) presidente della Regione Lombardia non sta facendo niente per riqualificare ( sarebbe bene demolire) le case di sua proprietà che abbandonate e in degrado sono oggetto di occupazioni abusive
Che dire forse fa comodo a tutte le fazioni politiche avere questi quartieri ghetto il nemico é l’extracomunitario che diventa cosi l’oggetto per avere il consenso elettorale della popolazione (lotta tra poveri) senza però intervenire correttamente
Noto con piacere come sono stati rifatti i marciapiedi (con costi altissimi) in una zona con un alto abusivisismo. Vorrei che il signor Sindaco si prendesse la briga di fare un giro in via delle Genziane, via delle Mimose, via degli Astri ecc. ecc. dove i marciapiedi sono in condizioni oscene, radici che spaccano l’asfalto rattoppi fatti sempre in modo osceno dopo lavori. In questa zona l’abusivismo è quasi zero, è uno schiaffo per la gente che paga regolarmente. Ancora grazie signor Sindaco
Noto con piacere come sono stati rifatti i marciapiedi (con costi altissimi) in una zona con un alto abusivisismo. Vorrei che il signor Sindaco si prendesse la briga di fare un giro in via delle Genziane, via delle Mimose, via degli Astri ecc. ecc. dove i marciapiedi sono in condizioni oscene, radici che spaccano l’asfalto rattoppi fatti sempre in modo osceno dopo lavori. In questa zona l’abusivismo è quasi zero, è uno schiaffo per la gente che paga regolarmente. Ancora grazie signor Sindaco
Noto con piacere come sono stati rifatti i marciapiedi (con costi altissimi) in una zona con un alto abusivisismo. Vorrei che il signor Sindaco si prendesse la briga di fare un giro in via delle Genziane, via delle Mimose, via degli Astri ecc. ecc. dove i marciapiedi sono in condizioni oscene, radici che spaccano l’asfalto rattoppi fatti sempre in modo osceno dopo lavori. In questa zona l’abusivismo è quasi zero, è uno schiaffo per la gente che paga regolarmente. Ancora grazie signor Sindaco
Buongiorno,per la sporcizia ,dovremmo essere noi tenere pulito la nostra città
Tra M4, la demolizione degli edifici e le sistemazioni superficiali inclusa la.ciclabile Napoli-Giambellino… in quello spicchio di città ancora per molto ci sarà parecchia confusione
Confermo quanto riportato. Incredibile come sia impossibile fare semplici ma funzionali progetti per una città ordinata , allegra e green che duri nel tempo. Mi son sempre domandata cosa fossero quelle rotonde ( chi è il progettista) lungo le nuove pavimentazioni in pietra: pseudo piscine per rinfrescarsi l’estate,?acquari per pesciolini rossi? aiuole dove piantare pennacchi come quelli lungo i binari del 14 che presto smuoveranno il terreno e i tubi d’irrigazione? Conosco il quartiere dagli anni 50. Era abitato da gente semplice , che viveva grazie a lavori umili ma che aveva rispetto e cura delle cose e se non l’avevi vi pensava la portinaia a rincorrere i ragazzini con la scopa. Con il passare degli anni tutto è cambiato , tutti sono padroni e nessuno osserva le regole. I motivi sono tanti che hanno portato ad un grande sfacelo
Da qualche anno è partito il progetto di riqualificazione del quartiere. Ma quale riqualificazione?
Se andiamo avanti così , terminata la MM , rimarranno marciapiedi sporchi, piante rinsecchite , aiuole stracolme di spazzatura . Lo yin e lo yang, il bianco e il nero, lo sporco ,la schifezza che faranno da arredo alla forse nuova biblioteca e a qualche nuovo palazzo. Avrebbero dovuto prima abbattere tutto e poi ricostruire.
I soliti soldi spesi male, vergognoso.
Ho letto tutti i commenti, e purtroppo, temo che il principale problema del Giambellino, della sua incuria, sia dato dalle persone che ci vivono piu’ o meno legalmente e rifare il marciapiede non cambia questo fatto. Sinceramente le case popolari pensate in questo modo, quartieri degradati in cui regna l’illegalità, sono una spreco di soldi pubblici, infatti sono un esperimento sociale fallito. Funzionavano quando servivano per ospitare operai dopo la guerra, ossia ad alleviare un emergenza abitativa legata alla crescita economica del paese, mentre adesso servono per tamponare una gestione disastrosa dei fenomeni migratori e dar una risposta alle situazioni di precariato lavorativo e povertà diffuse. Bastano un aiuola e due piste ciclabili per cambiare questo stato di cose?!
8 righe per spiegare tutto, complimenti.