Milano | Quadrilatero – Luoghi nella sciatteria: il Monumento a Pertini

Prosegue il nostro giro per i luoghi della sciatteria in cui versa la città di Milano. Via Croce Rossa, è uno slargo più che una via, orami pedonalizzata da quando il 3 maggio 1990 venne aperta all’uso la stazione della fermata M3 Montenapoleone. Siamo nel Quadrilatero della Moda, luogo di visitatori da ogni parte del mondo, all’ombra del grande palazzo Armani di via Manzoni e il lussuoso Grand Hotel et de Milan – Member of The Leading Hotels of the World (mica cotiche!), eppure tutto ciò non basta per garantire ordine e pulizia anche a quest’angolo cittadino.

Al centro di questo slargo è stato collocato un monumento (un po’ ingombrante a dire il vero) realizzato dal famoso Architetto Aldo Rossi che raffigura un cubo aperto da un lato con una scalinata i cui scalini sono molto alti, a formare una sorta di platea teatrale, un teatro aperto il cui palcoscenico è via Monte Napoleone. Sul retro invece si trova una fontana dove l’acqua sgorga da un’apertura triangolare. Il monumento venne dedicato al settimo Presidente della Repubblica italiana, Sandro Pertini.

Nella piazzetta si trovano anche quattro piante per lato, dei rigogliosi gelsi bianchi, inframezzati da altrettanti lampioni (che in origine erano verde intenso ma che da anni sono stati colorati in grigio, peccato).

Come dicevamo, non basta trovarsi in un luogo “educato” e di “lusso” come via Monte Napoleone e aree limitrofe, per non finire nella sciatteria, e su questo, ahinoi, ne avevamo già parlato in un articolo nel 2017, ma la situazione, come al solito, non migliora, anzi, pare peggiorare.

Basta salire sul terrazzino posto sulla cima della scalinata e ci si rende conto dell’imbarazzante degrado e sciatteria in cui versa il monumento. (va bene che ci salgono in pochi, però…)

Non che sul retro dove sgorga l’acqua la situazione sia migliore, legittimata in parte anche dallo stesso Comune, che permette il parcheggio dei motocicli proprio qui. Vabbè che non siamo a Fontana di Trevi, ma un po’ d’ordine?

Naturalmente, come ovunque, la sciatteria è conclamata anche dall’arredo urbano, indecente.

La pavimentazione della piazza è stata realizzata riciclando i masselli del pavé. Ci chiediamo come mai non sia stato tutto realizzato in maniera regolare ma con sbordature in asfalto, rabberciando alla meglio. Senza che neppure Giorgio Armani pare curarsene e risolvere lo schifo.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Duepiedisbagliati

Degrado, sciatteria, Montenapoleone, via Monte Napoleone, M3, Via Croce Rossa, Fontana

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

20 commenti su “Milano | Quadrilatero – Luoghi nella sciatteria: il Monumento a Pertini”

  1. Via Manzoni tra motorini, tram, rotaie, pavè, marciapiedi strettissimi, è veramente disordinata e caotica ogni volta mi stressa passarci. Clacson, il rumore del tram su le rotai e smog, bus turistici a due piani è un luogo veramente sgraziato.

    Eppure è il cuore di Milano, li abbiamo hotel a 5 stelle, case museo, musei importanti, ristoranti stellati, la scala.

    Veramente vogliamo presentare così la nostra città?

    Poi l’assenza di alberi si fa sentire tutta d’estate!

    Assurdo che venga trattata così

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  2. Assolutamente d’accordo via Manzoni è una vergona, peccato perché basterebbe veramente poco. I palazzi sono molto eleganti quindi un minimo di decoro come allargare i marciapiedi e piantare degli alberi dove si può sarebbe molto gradito da i milanesi e i turisti.

    Il fronte Armani hotel è veramente brutto, il ha paura che gli alberi gli oscurino le vetrine ?

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  3. Concordo con l’accenno ad Armani (che, tra l’altro, a due passi da lì ci abita pure, oltre ad avere proprio accanto il suo hotel e store).

    Basterebbe uno zero virgola zero qualcosa del suo fatturato per finanziare la riqualificazione dello slargo. Un beau geste che lui, che tanto ama Milano, potrebbe anche fare.

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    • Non è che perché ha i soldi debba fare tutto lui. Si desse una mossa l’amministrazione comunale, no? Soldi da buttare mi pare ne abbia, li spenda meglio.

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  4. Ma che gliene frega di riqualificare quello slargo, sapete quanto fatturano quei dehor?!1!1?!
    E chissene frega degli alberi davanti all’hotel, se i suoi clienti vogliono vedere “la natura” vanno a Madonna di Campiglio, serve spazio per i taxi NCC sempre pronti per gente impegnata!1!1!!

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  5. Secondo me è stato proprio Giorgio Armani a chiedere e ottenere di verniciare i lampioni di grigio .non ha mai gradito quel monumento quindi non farà mai nulla per riqualificarlo. Peccato ! Comunque il monumento ha avuto successo all’estero. Non ricordo più se l’ho visto replicato -male- a Barcellona o a Parigi. E ´ Milano che non digerisce mai l’arte contemporanea. Questo è il punto.

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    • La bruttezza/incongruenza di questo “pisciatoio Pertini” [così veniva detto dagli intenditori] è dovuta (anche) al fatto che era stato pensato da Aldo Rossi per un grande spazio, su una collina; per motivi di vile denaro è stato poi realizzato nel posto attuale, dove è soffocato dal contesto. Si aggiunga che soffre della “sindrome delle fontane” che affligge tutta Milano: andate un po’ in giro e vedrete che le decine di fontane installate a Milano, dalle più famose (per es. “Ago e filo” in Cadorna, ridotta ad un abbeveratoio per pecore) alle più modeste, sono trascuratissime dal Comune o da chi dovrebbe curarle. Manca l’acqua, ce n’è poca, le vasche sono piene di rifiuti, la struttura cade a pezzi, eccetera. Il buon senso dice che non si dovrebbe autorizzare/ costruire una fontana se non si è prima deciso chi la terrà in buono stato e a che costo. Ma i milanesi sono tanto abituati al degrado che non protestano nemmeno, o in infima minoranza. Intanto gli architetti continuano a progettare nuove fontane, incuranti della sorte delle proprie creature. Non so se in altre città vada meglio.

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  6. Mi auguro che abbiate raccolto quei Rifiuti dopo averli fotografati… Facile lamentarsi e basta, senza però Fare nulla di concreto

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  7. Manutenzione zero, senso civico zero, controlli zero, cocktail micidiale.
    Questo monumento non l’ho mai capito, un cubo enorme, sgraziato, pesante che non centra nulla con il contesto. Sarà anche che non apprezzo lo stile di Aldo Rossi ma io lo tirerei giù senza problemi.

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  8. Aggiungo che i dehors piazzati a ridosso del monumento sono uno scempio pure e – in questo caso – tutta responsabilità del Comune.

    Non c’è più alcuna attenzione, se non alla monetizzazione di ogni spazio pubblico. Ma c’è davvero di bisogno? Lasciare qualche spazio aperto senza tavolini e ombrelloni?

    Sala, se ci sei batti un colpo, anzichè fare i soliti post da campagna elettorale! Dico senza polemica, ma sembra che a nessuno in Comune, in giunta, nel Municipio 1 in questo caso, importi di quel che si scrive qui e che, par di capire, ai cittadini interessa.

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  9. Noto con piacere che non solo il solo che prova disagio nel passeggiare in quelle zone,

    Peccato che siano anche le strade vetrina della nostra città, dove i canoni di locazione superano Londra e Parigi ?

    Bho!

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  10. Ricordo che il monumento al Presidente Pertini fu costruito grazie all’interessamento, diciamo così, di un famoso presidente del consiglio socialista che riuscì a farlo costruire usando il marmo di Candoglia, di cui è (ed era) proibitissimo l’impiego se non per la manutenzione del Duomo. Non so se fu un gesto di arroganza (uno dei tanti) o un segno di rispetto per il Presidente Pertini, ma credo che quest’ultimo stanti le premesse, non avrebbe affatto gradito. E comunque è bruttissimo.

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  11. Il monumento al Presidente Pertini fu fatto costruire con marmo di Cadoglia, di cui è proibitissimo l’impiego se non per la manutenzione del Duomo di Milano. Questo grazie “all’interessamento” di un allora politico milanese socialista che fu anche presidente del consiglio…
    Non so se per rispetto del Presidente Pertini o per la solita protervia ed arroganza di “certi” politici…
    Ciò posto quel cubo è bruttissimo.

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    • Rispondo a me stesso. Purtroppo risulta pubblicato due volte praticamente lo stesso commento perché ne’ il primo ne’ il secondo non riuscivano visibili dopo due giorni, da farmi pensare si fossero persi nell’etere.
      Non so, a volte i contributi escono subito in tempo reale, a volte sembra siano soggetti a supervisione.
      Non saprei.

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  12. Rispondo a me stesso. Purtroppo risulta pubblicato due volte praticamente lo stesso commento perché ne’ il primo ne’ il secondo non riuscivano visibili dopo due giorni, da farmi pensare si fossero persi nell’etere.
    Non so, a volte i contributi escono subito in tempo reale, a volte sembra siano soggetti a supervisione.
    Non saprei.

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