È stato svelato il progetto per il quartiere Tek, nuovo distretto dell’innovazione digitale di Bologna situato tra i quartieri San Donato e Bolognina.
Si tratta di un intervento volto a rigenerare una superficie di 277 ettari che comprende il quadrante Stalingrado/Fiera/Parco Nord. L’obiettivo è quello di trasformare la zona in un nuovo centro cittadino in continuità con quanto sta già accadendo alla Bolognina.

Il quartiere prende nome da un acronimo in cui T sta per Tecnologia e Tecnopolo, quindi gli investimenti nel campo della ricerca digitale avanzata, E per Entertainment (intrattenimento) e K per Knowledge (conoscenza).
In quest’area convergono anche i progetti del tram, del metrobus e la riqualificazione di aree dismesse come le ex officine Casaralta e l’ex Caserma Sani, dove troveranno posto anche gli alloggi per ricercatori attratti in città per cui sono stati investiti già più di un miliardo di euro tra pubblici e privati, in parte anche grazie al Pnrr. Nella zona sono difatti sono già attivi alcuni dei principali operatori economici e finanziari della città tra cui Hera, Unipol, Bologna, Fiere, Legacoop, Confcooperative, Unioncamere.

Inoltre, sul territorio si trovano il Tecnopolo, la Fiera di Bologna, il Centro meteo europeo, la sede della Regione Emilia-Romagna a cui si aggiungeranno l’INFN, il Cineca, l’ENEA, lo IOR, il Centro nazionale di Ricerca in HPC, Big Data e Quantum Computing, l’Università delle Nazioni Unite dedicata a big data e intelligenza artificiale per la gestione del cambiamento dell’habitat umano e le Officine della Conoscenza, il nuovo ufficio di citizen science realizzato dal Comune di Bologna con fondi PON Metro.

I progetti per la zona
A partire dall’ingresso di piazza della Costituzione, ci sarà il nuovo polo dell’intrattenimento e della cultura, progettato dallo studio Mca di Mario Cucinella. Quest’area ospiterà il nuovo padiglione polifunzionale, un’arena sportiva, spazi commerciali, culturali e ricreativi.



Più a nord, di fronte al Tecnopolo, nascerà un nuovo “Villaggio dell’innovazione digitale“, che accoglierà nuovi insediamenti di imprese, centri di ricerca e residenze.
Nelle vicinanze del Parco Nord sorgerà il nuovo progetto di Energy Park creato da Hera, un impianto agrivoltaico con pannelli fotovoltaici sopraelevati rispetto al suolo, che tiene insieme investimenti nelle energie rinnovabili, tutela della biodiversità e Missione Clima 2030.
Il masterplan comprende anche la riqualificazione del Parco Nord stesso, che restituirà alla città più di 50 ettari di parco urbano. Sarà inoltre realizzato anche un vero e proprio lido, con 14mila metri quadrati di nuove aree balneabili. Si potranno fare nuoto e surf, ci saranno i giochi d’acqua e persino un palco galleggiante.


La vicina Arena Joe Strummer verrà poi riqualificata con 25mila posti posti per concerti.
Per Via Stalingrado, invece, si prevede una progressiva trasformazione in lungo boulevard, con alberature e più spazi per pedoni e ciclisti, nuova illuminazione notturna e attraversamenti più sicuri.

Infine, l’intervento si propone anche è di ridurre del 40% le emissioni prodotte dalla mobilità, di 10 gradi la temperatura del suolo nel periodo estivo e realizzare più di 6.000 metri quadrati di nuovi spazi verdi e permeabili. Per realizzare tutti questi obiettivi è stato formato un gruppo di lavoro congiunto tra Comune di Bologna e Regione Emilia-Romagna e più recentemente è stato istituito un tavolo di lavoro con il ministero dell’Università e della Ricerca.
Referenze immagini: Comune di Bologna

Roma nel frattempo sogni d oro!!! fanno bene ad approfittarsi le altre città