Torino | Madonna del Pilone. Sella 137: l’edificio residenziale in legno “più alto d’Italia”

Lavori quasi ultimati per Sella 137, l’edificio super sostenibile e innovativo che sta sorgendo in C.so Quintino Sella, quartiere Madonna del Pilone, nella tranquilla area “pre-collina”. Quello che attualmente si nasconde dietro i ponteggi sarà l’edificio residenziale cittadino con strutture portanti in legno più alto d’Italia, e nasce dalla parziale demolizione di un fabbricato esistente anni ’20, con nuova sopraelevazione, e dalla costruzione di un nuovo volume accanto, per un’altezza totale di 17 metri.

Il progetto è a firma di Green Arch srl, creata degli architetti torinesi Alberto Nada e Attilio Giaquinto di G*AA (quest’ultimo autore di diversi lavori in corso, come il Villino Caprifoglio, la Torre Solferino e il recupero dell’ex Procura in Via Milano), ospiterà 7 comodi appartamenti, distribuiti su 5 piani fuori terra, per una superficie complessiva di 600 mq. L’edificio avrà facciate dal design minimal, di colore chiaro per adattarsi bene al contesto architettonico, ed ampie vetrate, come quelle angolari, lato collina, direzione Superga (nord-est).

L’obiettivo dei progettisti era, in effetti, quello di garantire ai futuri inquilini un comfort a 360°, ponendo l’attenzione al benessere acustico, termico, illuminotecnico, visivo e mentale. Infatti, le pareti e i serramenti sono altamente performanti – con forte abbattimento acustico ed isolamento termico. L’edificio è dotato di balconi e terrazzi, con ampie vetrate opportunamente collocate, al fine di massimizzare l’illuminazione naturale e ottimizzare la vista sul verde della collina di Torino. Inoltre, per garantire anche benessere dal punto di vista igienico, è stato previsto l’uso di pavimenti e rivestimenti antibatterici e anti-inquinanti.

L’utilizzo di nuove tecnologie e l’impiego di materiali insoliti e innovativi – come il sughero, le vernici “Airlite” (che assorbono inquinanti e “purificano” l’aria), le lampade UV che disinfettano le superfici interne – permetteranno all’edificio di ottenere la certificazione Well Residential (un nuovo protocollo di wellness dell’americana Green Business Certification Inc.). Inoltre, l’impiego del legno per le strutture portanti (rinforzate anche con parti in acciaio), ha consentito di accelerare i tempi di cantiere, originariamente previsti in 20 mesi.

Il telaio in legno, infatti, viene posato a secco, senza armature né casserature e senza la necessità di attendere tempi di “maturazione” tipica del calcestruzzo, con un notevole accorciamento sui tempi realizzativi. L’edificio, infatti, dovrebbe essere inaugurato già a giugno 2024, appena 10 mesi dopo l’inizio dei lavori. A rendere possibile tutto ciò, è stata senz’altro anche la presenza di Olivero Bioedilizia srl, impresa di costruzioni esperta di strutture in legno per edifici e costruzioni ecosostenibili.

Il costo dell’intero intervento è di 4,5 milioni di euro, che rispecchia l’elevata qualità degli ambienti realizzati per Sella 137 e che garantirà un comfort abitativo unico su Torino. Green Arch srl, infatti, è stata creata proprio con lo scopo di recuperare edifici esistenti, anche in aree non centrali – come Mirafiori, Lungo Dora, Lingotto – al fine di valorizzare il patrimonio esistente ed evitare inutili colate di nuovo calcestruzzo armato, agendo anche in modo più rispettoso nei confronti dell’ambiente.

  • Committente: Condominio Sella 137 (Torino)
  • Progettazione Architettonica: Green Arch srl (Torino) – Arch. A.Giaquinto + Arch. A.Nada
  • Progettazione Strutturale e DL: Ing. Stefano Tomasello (Torino)
  • Direzione Lavori: Arch. Paolo Regaldo (Torino)
  • Impresa di Costruzione: Olivero Bioedilizia srl (Torino)
  • Render: Green Arch srl
  • Foto area: Francesco Gullace
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

3 commenti su “Torino | Madonna del Pilone. Sella 137: l’edificio residenziale in legno “più alto d’Italia””

  1. Se un condominio in legno di tre piani è il più alto d’Italia fa veramente pensare.
    A Toronto, per fare un paragone, hanno fatto in legno tutto il secondo blocco dell’aeroporto. Senza parlare di palazzi e centri commerciali in centro cittadino.

    E noi siamo pure un paese ad alto rischio sismico.

    Applausi a tutti quelli che ne hanno permesso la realizzazione.

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  2. se costa 4,5 milioni devono vendere a 10.000 al metro quadro che (per 600mq) fa 6.000.000 per un margine di 1,5.
    mi pare dura a Torino ma magari mi sbaglio.

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