Milano | Loreto – Ci sono le date per l’avvio dei lavori del piazzale e corso Buenos Aires

Pare ci siano finalmente delle date (come riferisce il Giorno) per l’avvio della riqualificazione di Corso Buenos Aires e l’avvio dei cantieri per piazzale Loreto.

Mentre a maggio dovrebbe arrivare il permesso di costruire per il più complesso progetto “Loreto Open Community“ proposto da Nhood per una totale riqualificazione di piazzale Loreto, per corso Buenos Aires i primi interventi dovrebbero cominciare tra giugno e luglio e consistono nell’allargamento dei marciapiedi e inserimento di alberelli in grandi vasi, con aiuole, siepi e cespugli.

Perciò, dopo anni dalla presentazione (era il 2021) e discussioni di ogni genere, ci siamo quasi.

Il punto della situazione è stato fatto durante un recente incontro online tra il Comune – presente l’assessora alla Mobilità Arianna Censi, alcuni tecnici, assente l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi – e alcuni rappresentanti dei residenti della zona: Luigi Ferrario (presidente Real Baires), Fabiola Minoletti (presidente Comitato Abruzzi-Piccinni) e Susanna Montevecchi (presidente Comitato Amici di viale Andrea Doria).

Il timore per l’avvio dei due cantieri in uno dei punti focali del traffico cittadino, non è poco e i comitati di zona sono tutti in fibrillazione. Le richieste da parte loro sono state sopratutto che il Comune dia la garanzia di far rispettare il termine dei lavori nei tempi programmati e che non si rischi di finire come al solito all’italiana, dove i lavori si sa la data di inizio ma non quella di conclusione.

Il cantiere sarà gestito in fasi progressive, per limitare al massimo il disagio al traffico e l’ingorgo delle strade circostanti. I commercianti hanno più volte segnalato il rischio di un intasamento generale della città. A quanto pare il Comune e Nhood hanno elaborato nei dettagli la nuova viabilità per l’avvio dei cantieri (però ancora non è stato divulgato nulla). I lavori dovrebbero durare circa due anni, ma se l’avvio dovesse subire ulteriori ritardi, il piazzale potrebbe non essere pronto in tempo per le Olimpiadi invernali del 2026.

Il progetto di rigenerazione di piazzale Loreto, denominato “LOC”, sarà realizzato da Nhood Italia (al LINK il progetto in dettaglio). Il piazzale diventerà parzialmente pedonale, una sorta di agorà verde che collega NoLo e l’asse corso Buenos Aires/viale Monza/via Padova. L’attuale snodo congestionato del traffico sarà trasformato in un polo di aggregazione. Al termine dei lavori, l’area si presenterà con una grande piazza pedonale su tre livelli al centro, filari di nuovi alberi e piante, 1.200 metri quadrati di pannelli solari e tetti verdi, 1,2 chilometri di nuove piste ciclabili, sessanta stalli per le biciclette, oltre a quelli per il bike sharing, e undici postazioni di ricarica elettrica per le auto.

Oltre al restauro completo di Loreto con un approccio sostenibile, c’è un’altra questione da risolvere in vista delle Olimpiadi. È confermato il progetto di allargamento dei marciapiedi di corso Buenos Aires, ma non è ancora stata fissata una data per l’inizio dei lavori. In queste settimane si stanno definendo i dettagli del progetto riguardanti il verde e altre sistemazioni che trasformeranno l’arteria dello shopping in una strada con un’ampia area pedonale. L’intervento, della durata di circa un anno, coinciderà in parte con i lavori di piazzale Loreto, e pertanto dovrà essere attentamente coordinato.

Il team guidato da Ceetrus Nhood ha vinto il bando per la riqualificazione urbana di Piazzale Loreto a Milano con il progetto LOC – LORETO OPEN COMMUNITY, lanciato da Reinventing Cities. Il bando internazionale è stato promosso dal Comune di Milano insieme a C40 ed è volto a promuovere la trasformazione urbana attraverso progetti attenti alla comunità, alla resilienza e alla rigenerazione. 

Meno impattante sul traffico è sicuramente il progetto di sistemazione urbanistica di Corso Buenos Aires, dove il cantiere sarà effettuato a lotti.

Così cambia il corso:

  • 1. Marciapiedi più larghi perché ogni giorno il 40% degli spostamenti è di pedoni e più attraversamenti pedonali
  • 2. Ciclabile lineare a fianco del marciapiede e protetta da cordolo, larga da 2,5 a 2,8 metri, perché ogni giorno il 25% dei veicoli sono bici e le auto solo il 50%
  • 3. Corsia veicolare più larga 4,7- 4,8 metri e lineare per avere meno intoppi e spazi per veicoli di emergenza
  • 4. Nel corso, rimarrà vietata la sosta in carreggiata, riservandola in appositi tratti solo per i taxi, per gli alberghi e qualche moto; mentre per il carico e scarico della merce sarà garantita la sosta nelle vie laterali agli incroci col corso, come si è già sperimentato con la sistemazione attuale.
  • 5. Inserimento di grandi fioriere per ospitare alberi di piccole dimensioni e piccole aiuole.

Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Nhood

Loreto, piazzale Loreto, viale Monza, Via Padova, Via Andrea Costa, Viale Abruzzi, Via Porpora, Corso Buenos Aires, viale Brianza, Ceetrus Nhood, LOC – LORETO OPEN COMMUNITY, Reinventing Cities

Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

31 commenti su “Milano | Loreto – Ci sono le date per l’avvio dei lavori del piazzale e corso Buenos Aires”

  1. Onestamente temo il peggio e che piazzale Loreto si trasformi in una piazza Gae Aulenti bis, insomma un centro commerciale con frotte di gente di cui non si sente davvero il bisogno.

    Tutto commercio e pressoché zero utilità per il quartiere.

    I vasi “sperimentali” (alla faccia) di corso Buenos Aires sembrano orrendi e già pronti per il degrado spinto tipico di queste soluzioni al ribasso.

    Con tutto il bene, questa giunta non ce la fa a premere i tasti giusti quando si tratta di sistemare aree delicate come questa.
    Ci vorrebbe una visione di livello alto, mentre qui si lascia tutto a speculatori che fanno il compitino e figure negli uffici comunali che non definirei proprio professionisti di caratura internazionale. Questo è.

    Poi una volta costruito, rimane per i decenni a venire e tocca attaccarsi al tram.

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    • Soluzione veramente bella ed avveniristica, investimento elevato di privati, visione oltre il solito arredo urbano economico.Fosse solo la metà di Gae Aulenti sarebbe un successo!😃

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    • Quindi Ivan cosa proporresti?
      Perché non va bene trasformare una zona così degradata e sciatta, in qualcosa di più bello e funzionale, lavorando sulla sua vocazione originale che è quella del commercio?

      Perché spaventa tanto il cambiamento?

      La città è fatta di negozi e attività commerciali, ovvio ci sono anche cultura e servizi ma sinceramente in Loreto io non ci vedo nulla di così sbagliato a rivitalizzare il commercio.

      E poi finalmente si va nella direzione giusta di ridare spazio alla gente togliendolo alle auto. Non ci sono scuse, sotto Loreto passano 2 linee di metro, è più che corretto farlo.

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      • Francamente la vocazione di Corso Buenos Aires è commerciale.

        Quindi che ci siano negozi e commercio non mi disturba.

        La cosa importante è che avvenga in un ambiente pedonalizzato.

        E poi il vero obiettivo è riconnettere a piedi la parte nord di piazzale loreto ovvero via Padova e viale Monza con tutti i quartieri che si portano dietro in una rambla continua da porta Venezia fino a Viale Monza.

        È questa la VERA scommessa della RIQUALIFICAZIONE.

        Per l’appunto urbanistica.
        Ovvero ridisegno della parte urbana.

        Ovviamente a PIEDI.
        Che si possa fare shopping o bere un drink a PIEDI in ambito non autostradale.

        È una vittoria da portare a casa.
        Se tutto va bene…

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    • Vabbè, è se fosse così? Forse meglio lasciare lo svincolo autostradale che c’è oggi?
      Secondo questo ragionamento in Porta Nuova sarebbe stato meglio lasciare il campo rom invece che riqualificare…

      Per la serie “progrediamo all’indietro”, mah…

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      • Non è tutto bianco o nero, non è tutto o niente, ci sono infinite vie di mezzo.

        Per me il problema è che questo intervento è decisamente troppo squilibrato in favore di chi intende speculare sugli spazi molto ampi della piazza, lasciando poco al quartiere e al pubblico, che – come in Gae Aulenti, serve solo a popolare uno spazio commerciale. A Garibaldi-Repubblica almeno c’è il parco BAM, qui nulla di tutto ciò.

        In cambio di qualche alberello e qualche stanza per il terzo settore nelle vastità di metri quadri che si vanno a creare, si vanno essenzialmente a creare decine di negozi e attività commerciali.

        Sta al Comune fare da cabina di regia, dicendo quanto concede in cambio di cosa. Secondo me andavano ridotti gli spazi commerciali e lasciato più respiro alla piazza.

        Il Comune invece si comporta spesso da poverello col cappello in mano, oppure da complice, lasciando che si faccia man bassa in cambio di spiccioli.
        C’è poco coraggio, poco polso e poca visione.

        La logica è il meglio che niente, ma qui parliamo di Piazzale Loreto, che è stata abbandonata per decenni per il suo valore simbolico e mo’ ottant’anni dopo fai una semplice Gae Aulenti bis?

        Per me è troppo poco.

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      • Io non capisco la vostra filosofia, siccome c’era un acquitrino se ci facciamo una discarica con le lucine sopra e’ sempre meglio di prima.
        Scusate ma siccome Milano e’ una citta’ povera, se abbiamo 100, facciamo il meglio possibile con quei 100.
        Io ci vedo solo una speculazione edilizia senza valorizzare la piazza, che anzi e’ stata cancellata proprio come idea di luogo, il verde non c’e’ inutile mettere dei render con le sequoie secolari di Yellowstone, se metteranno degli alberi alti 2 metri che riusciranno a sopravvivere a -3 metri dal piano stradale sara’ gia tanta roba.

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  2. Mi sono scompisciato dal ridere vedendo i cosiddetti “rendering” con alberi altissimi (a occhio almeno di una quarantina d’anni di età).
    Conoscendo poi il menefreghismo di praticamente tutti (e soprattutto di negozianti del corso) non credo che le piante in vaso riescano a durare più di due-tre anni, soprattutto tenuto conto che la manutenzione non è contemplata dal comune.

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  3. Allargano marciapiedi, ciclabile e carreggiata, ma cosa restringono?
    4.8 metri di corsia veicolare sembrano davvero troppi. Ok il voler fare passare le ambulanze ma così finirà che ci saranno auto in doppia fila e che le ambulanze non passeranno (oltre al fatto che più una corsia è larga e più si incita i veicoli ad andare veloci, una scelta, dunque, in forte contraddizione con il limite di 30 chilometri orari).

    Inoltre se hanno intenzione di allargare e rendere lineare la ciclabile i mezzi di soccorso non potrebbero semplicemente passare sulla ciclabile in caso ci sia tanto traffico? È quello che è successo a Parigi: le ciclabili hanno contribuito alla riduzione dei tempi di percorrenza dei mezzi di soccorso perché queste sono larghe abbastanza da permetterne il transito, e 2.5/2.8 metri mi sembrano abbastanza.

    Per il resto bene, speriamo rispettino i tempi.

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  4. Alleluja!
    Finalmente.
    .perché allargare ka corsia veicolare però quando i Francia si restringono proprio per evitare la sosta irregolare fianco marciapiede che blocca quella si le auto che vengono dietro.

    Bisogna impedire totalmente la doppia fila in divieto

    Speriamo partono veramente questo maggio..

    Una bella rivoluzione direi

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  5. Per il ben più modesto progetto di riqualificazione di via Padova, presentato nel 2020 e avviato nel 2022, lo stato attuale è “alto mare” e i lavori hanno causato effetti collaterali tra cui allagamenti ai seminterrati dei condomini. Non vedo mai aggiornamenti su quei lavori, perché procedono alla velocità di 40 metri all’anno, e di vasi neanche l’ombra.
    Good luck.

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  6. Comprendo i timori, ma rispetto allo stato attuale un piazza Gae Aulenti bis sarebbe comunque un notevole miglioramento. Ho solo delle perplessità per quanto riguarda la piantumazione di alberi. Sotto il piazzale non c’è la stazione del metro?

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    • Oh cavolo!!! Vuoi dire che non se ne sono accorti? Gli alberi cresceranno sfonderanno le solette e precipiteranno sulla metro! Blocchiamo tutto, subito!

      Tranquillo…la stazione va da piazza Argentina a Loreto ed i binari girano su viale Monza, per il resto tanti sottopassaggi che verranno “scoperchiati”. Poi, per carità non avremo mai la foresta di Sherwood dei render

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  7. La disperazione dei milanesi senza speranze ne’ futuro . Piazza Gaeta Aulenti e’ un gioiellino in sé ma Loreto non gli assomiglierà neanche lontanamente… ci saranno solo negozi di cineserie …oppure spazi sfitti . Se c’è una cosa che non manca sono altri negozi .

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    • Mancano le locuste e il nilo tinto di sangue Maria.

      Il fantastico mondo del milagna 2.0.
      Panico, sciagura, ottimismo e morte.
      Auguri a te e famiglia

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  8. Le aree verdi sono ridicole, la città necessita di zone ombreggiante, aree verdi non una pianta rinsecchita in un vaso di cemento. Da maggio a settembre le temperature sono sempre più alte e non ci sono parcheggi per chi banalmente deve fare la spesa.

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  9. una vera scelta sciagurata quella di chiudere via padova. nella mente dei progettisti c’è forse la soave immagine di bambini che giocano in mezzo alla strada, ma basta guardare a destra e sinistra per capire che difficilmente sarà una realtà di questo tipo…

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  10. allargare la carreggiata? siamo pazzi?
    innaffiamento è previsto?

    ps. viale majno e viale bianca maria, ma togliere tutti i parcheggi dal lato destro della carreggiata per una pista ciclabile protetta e diritta lungo tutta la circonvallazione? Ci sono parcheggi a pagamento e chi abita in zona ha i soldi per pagarsi un box.

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  11. ennesimo progetto che penalizza la circolazione delle macchine, ennesima follia di Sala e Maran che ci tocca sopportare per altri 3 anni, sufficienti per mettere in ginocchio la circolazione a Milano.
    Speriamo solo che i Milanesi aprano gli occhi e reagiscano alla follia ideologica di questa giunta.

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    • Gli interventi di questo periodo penalizzano la circolazione soprattutto delle persone e quindi delle relazioni umane, delle idee e del lavoro. L’assunto manicheo che tutti possono fare tutto in bici non è degno di che dovrebbe rappresentare Milano

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  12. Non capisco l’ostilità al progetto, Loreto, Padova e Monza necessitano di una riqualificazione profonda, sotto tutti i fronti.
    Ok la piazza non sarà il massimo sperato, ma bisogna pur partire da un nuovo corso.
    Alberi, non alberi, pedonale, non solo pedonale, negozi, no negozi…preoccupiamoci che ci sia un ripulisti di certa marmaglia, la zona non soffre di un degrado edilizio, ma umano/sociale a livello sicurezza!

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  13. Avremo il blocco completo del traffico in tutto il quadrante nord est della città, a essere ottimisti. Con grande soddisfazione di Wf e di chi la pensa come lui. Viale Brianza, viale Monza, viale Abruzzi, corso Buenos Aires e via Andrea Costa saranno ostruiti e bloccati da questo folle tappo. Ma se è questo quello che vogliamo, evviva!

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