Milano | Bovisa – La gara per la Goccia è andata deserta

Milano Bovisa. Tempi difficili per i cantieri a Milano: l’aumento dei costi dei materiali di questo periodo storico ha causato un’altra vittima. La gara del Politecnico per il grande progetto di riqualificazione de “La Goccia” a Bovisa è andata deserta e rispettare i tempi è fondamentale per non perdere i finanziamenti statali. Ora sarà una corsa contro il tempo.

Dopo lo stop del piano di bonifiche dalla Conferenza dei servizi, un altro problema colpisce il Campus del Politecnico ridisegnato da Renzo Piano in Bovisa. Come è stato spiegato in un documento del Politecnico inviato al Comune il 15 maggio scorso. L’ateneo, che è il soggetto attuatore, aveva indetto una gara europea con un importo di 130 milioni di euro, necessari per la realizzazione di cinque edifici per ospitare start-up e la Food court. La gara comprendeva anche la nuova sede delle Scuole civiche (due edifici) e la strada perimetrale finanziata in parte dal Decreto aiuti 2022 con 36 milioni e 980mila euro (per le Scuole civiche) e interamente per l’intervento della Foresta Urbana con 15 milioni.

Alla scadenza della gara, però, non è stata presentata alcuna offerta. Il Politecnico ha avviato un’indagine per capire i motivi della diserzione. “L’istruttoria in ordine ai motivi di diserzione della gara — scrive Palazzo Marino — e, in particolare, una verifica sulle singole voci di costo e sull’importo posto a base di gara; le voci di costo come indicate in sede di gara sono risultate, infatti, inferiori rispetto ai prezzi attuali di mercato”.

Così il CDA del Politecnico si è riunito urgentemente il 14 maggio e ha riconosciuto l’esito infruttuoso della procedura, approvando l’aumento dell’importo a 152 milioni di euro per la realizzazione dei quattro interventi citati. Un aumento di ventidue milioni rispetto alle previsioni iniziali. “Tale nuovo importo complessivo — scrive il Politecnico — costituirà la base della nuova procedura di gara per l’affidamento della progettazione esecutiva dei due interventi di interesse del Comune, oltre che della costruzione, start-up immobiliare e manutenzione dei quattro interventi (start-up, food court, Scuole civiche, Corniche)”.

Il CDA ha confermato la durata dei lavori sia per la nuova sede delle Scuole civiche sia per la Corniche (la strada perimetrale), vista la necessità di rispettare le scadenze del decreto di finanziamento. Ha inoltre indetto una nuova procedura di gara aperta, dando venti giorni agli operatori economici per presentare un’offerta. Prima di far ciò, però, ha richiesto a Palazzo Marino ulteriori finanziamenti. Per la Corniche, la spesa è rimasta invariata a 15 milioni (con un risparmio di qualche centinaio di euro), mentre per le due palazzine delle Scuole civiche si passa da 45 milioni e 980mila euro della gara andata deserta a 50 milioni tondi, con un aumento di 4 milioni e 20mila euro a carico del Comune.

Recentemente, Palazzo Marino ha riapprovato il quadro economico. Ora la speranza è che con questa nuova base di gara si presentino più operatori e si possa chiudere questo primo capitolo. In sintesi, il progetto del Politecnico prevede la realizzazione di un nuovo campus nella zona dei gasometri grazie alla donazione della Fondazione Ion e al progetto dello studio RPBW con Renzo Piano. Il campus sarà composto da venti edifici di quattro piani, per un totale di 105.000 metri quadrati, che ospiteranno aule, laboratori, residenze, start-up e scuole civiche. Il campus sarà collegato alla città da un asse ciclopedonale e da due stazioni ferroviarie rinnovate. Il progetto punta all’indipendenza energetica e all’azzeramento delle emissioni di CO2.

  • Referenze immagini: Comune di Milano, Politecnico, Renzo Piano Building Workshop
  • Fonte: Corriere della Sera; il Giorno
  • Bovisa, Goccia, Villapizzone, Politecnico, Politecnico di Milano, Comune di Milano, Regione Lombardia, Renzo Piano
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1 commento su “Milano | Bovisa – La gara per la Goccia è andata deserta”

  1. Per quanto riguarda Gorla resta da capire che fine farà l’incompiuto palazzo per studenti del politecnico. Da anni ormai fermo. Esempio di come NON si dovrebbero spendere i soldi pubblici.
    Potevano ristrutturare una parte delle scuole sottoutilizzate di via Demostene e lasciare a verde dove hanno costruito .
    Ma pare che a Gorla l’impegno sia: costruire ovunque, dovunque e comunque.

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