Milano | Urbanistica – In città ci sono circa 90 piazze senza nome

Bazzico per Milano da una vita, visto che ci son nato… fino dall’età di 14 anni ho abitato in via Montevideo, Porta Genova zona Solari/Tortona. Via Montevideo interseca la lunga via Solari formando un incrocio ad angoli smussati, creando di fatto una piazzetta abbastanza grande, con tanto di aiuole centrali e fermata del tram. In zona questo “slargo” lo si è sempre chiamato semplicemente “piazzetta”, cercando di dare una definizione al luogo, questo perché il Comune non ha mai pensato di dare un nome a questa piazza.

Col tempo, come dicevo, bazzicando in lungo e in largo per la città cercando di fotografare cantieri e luoghi che poi vedo in qualche modo di trascrivere su queste pagine, ho notato e mi sono reso conto che ci sono parecchi luoghi che non hanno un nome nella toponomastica cittadina. Come per l’appunto la “piazzetta” formata da via Solari e Montevideo.

Facendo una verifica, mappa alla mano, e una lunga pazienza (ci lavoro da qualche anno a dire il vero), assieme ai miei colleghi, ne abbiamo individuate una novantina di possibili “piazze senza nome”, ma sicuramente ce ne sono molte altre nascoste agli incroci di altrettante strade.

Il Comune da qualche giorno ha dato nome ad una di queste piazze senza nome, quella formata da via Santa Margherita, Via Giuseppe Mengoni e via San Protaso, dove si trova la statua di Carlo Cattaneo, diventando Largo Claudio Abbado.

A volte ci chiediamo perché il Comune continui a dare nomi ad aiuole e piccoli giardini all’interno di piazze e larghi già esistenti, senza dare un nome effettivo ad altri luoghi che ne sono privi del tutto. Cosa avvenuta, ad esempio a Largo Maria Callas, uno spazio risicato a lato di Largo Cairoli; perché invece non cambiare il nome a via Buonarroti o a piazza Buonarroti e dedicarla al grande Soprano? Oppure perché non dedicare a certe figure così importanti questi spazi privi di identità? (Nel 2020 avevamo fatto un articolo con elencati i doppioni nella toponomastica assurda della città)

Immaginiamo che in Comune di richieste a cui dedicare luoghi in città a nomi importanti ne siano arrivati e ne continuino ad arrivare e spetta ad una commissione valutare, ma perché non dotare di un nome serio queste piazze che un nome non ce l’hanno?

Come dicevamo, piuttosto che nominare vere piazze, il Comune continua a dedicare aiuole e giardinetti minuscoli a figure importanti della nostra storia come ad esempio: Il giardino di piazza Grandi dedicato alle mamme di Diabolik, le sorelle Giussani; così a Carla Lonzi, una delle fondatrici del femminismo in Italia, è stato intitolato l’aiuola tra via Broletto e via dell’Orso; oppure al grande fotografo Gabriele Basilico lo scorso anno è stato dedicato il giardinetto situato tra le vie Venini, Macchi e Palestrina a Loreto.

Insomma, con tante belle piazze senza nome, sparse per la città perché non dedicarle a queste importanti figure? Immaginiamo non sia cosa semplice, anche perché significherebbe cambiare indirizzo a ogni residente della piazza (questo se ci sono numeri civici) però non sarebbe un qualcosa di assurdo.

Così abbiamo raccolto in una mappa le 90 “piazze” sparse nel territorio comunale, elencandole una a una, sperando che in Comune si accorgano della loro effettiva esistenza.

Partiamo dal centro città:

  • 1 – Tra via Larga, via Sant’Antonio e Via Bergamini si trova una piazzetta (che andrebbe riqualificata, magari come nel nostro rendering) senza nome, ma a tutti gli effetti di piazza si tratta.
  • 2 – Sempre in via Larga, dove si incrocia con via Albricci e via Pantano vi è uno slargo che potrebbe avere un nome.
  • 3 – Via Lanzone nel punto dove incrocia via Orazio, via Francesco Novati e via S. Pio V.
  • 4 – Via Morozzo della Rocca nel punto in cui incrocia via San Vittore, diventa una piazzetta.

Porta Genova e Porta Vercellina:

  • 5 – Dove via Solari incrocia via Montevideo si trova un’ampia piazza.
  • 6 – Dove via Bergognone incrocia via Tortona, un’altra grande piazza nominata solo recentemente (
  • Largo Delle Culture).
  • 7 – Lo slargo tra via Washington e via Foppa
  • 8 – Via Emilio Motta, Via Giovanni Battista Soresina e Via Bartolomeo Panizza si incrociano formando una piazzettina.
  • 9 – Tra via Mario Pagano, Via Giotto e Via del Bucchiello c’è un piazzale enorme usato come parcheggio. Ma non potrebbe avere un nome?
  • 10 – Via Marghera incrocia via Cuneo e via Ravizza, formando una piazzetta senza nome.
  • 11 – Dove termina via Sardegna e incrocia Via Antonio Cecchi e Viale Ergisto Bezzi, c’è una grossa piazza.

Fiera, San Siro, Lampugnano, Trenno, Gallaratese e Figino:

  • 12 – Nel quartiere della Brusada a San Siro dove via dei Soranzo e via degli Alerami si incontrano formano una piazza circolare senza nome.
  • 13 – Vicino a CityLife via Ippolito Nievo forma con via Ferrucci e via Giovanni Prati uno slargo.
  • 14 – Denominato Parco dei Triangoli a Lampugnano, ma a tutti gli effetti si tratterebbe di una piazza.
  • 15 – A Figino Via Fratelli Zanzottera davanti alla chiesa di San Materno forma una piazzetta.
  • 16 – Al Galalratese via Appennini incrocia via Mario Borsa, formando una piazza nei pressi della Parrocchia del Beato Rosmini in Sant’Ambrogio ad Urbem

Brera, Sempione, Cagnola, Quarto Oggiaro, Affori e Dergano

  • 17 – Alla Cagnola, dove le vie Plana, Gassendi e Pacinotti si incontrano, formano una piazzetta che noi di Urbanfile abbiamo pensato più volte di renderla pedonale e intitolarla all’antico borgo della Cagnola.
  • 18 – Stessa zona, via Pacinotti incrocia via Bodoni e Masolino da Panicale, un’aiuola al centro segna una piazzetta senza nome.
  • 19 – Perché non dare un no,me allo slargo di via Aldini davanti alla chiesa di Quarto Oggiaro?
  • 20 – Via Sabatino Lopez incontra via Renato Simoni formando una grande piazza… senza nome.
  • 21 – Bovisasca, in via Carlo Cicogna Mozzoni si trova una piazza pedonale.
  • 22 – Ad Affori, via Astesani si incrocia con via Vincenzo da Seregno e via Rocca D’Anfo, formando una piazza.
  • 23 – Bovisa, via degli Imbriani via Scalvini e via Ugoni formano una piazzetta.
  • 24 – A Dergano in via Imbonati, dove si trova il Maciachini Centre c’è una grande piazza ai piedi della ciminiera, non potrebbe avere un nome?
  • 25 – Borgo Ortolani, via Canonica si apre in una piazza all’incrocio con le vie Carlo Maria Maggi e Balestrieri.
  • 26 – Sempre in zona, via Bramante forma una piazzetta incrociando via Giorgione e via Guercino.
  • 27 – Porta Volta, una particolare piazzettina è formata da Via Pinamonte da Vimercate e via Pontida.
  • 28 – Via Alessandro Volta e via Varese formano una piazzetta triangolare, senza nome.

Maggiolina, Greco, Niguarda, BIcocca, Precotto, Crescenzago, Turro Rottole, Casoretto e Nolo

  • 29 – Dove via Murat incrocia via Montalbino e viale Marche, si trova (una brutta piazza) senza dediche.
  • 30 – Alla Maggiolina nel punto dove via Arbe è sfiorata da via Villa Mirabello si forma una piazzetta con aiuola alberata, anch’essa senza nome.
  • 31 – A Niguarda, dove via Ornato incrocia via Bauer e via Achillini si forma l’ennesimo slargo senza nome.
  • 32 – Via Maestri del Lavoro, via Adriatico e via Tremiti formano una piazzetta.
  • 33 – Via Lanfranco della Pila incrocia viale Suzzani, un parchetto senza nome per una piazza possibile.
  • 34 – Via Goffredo da Bussero incrociando viale Fulvio Testi si allarga in una piazza con giardino.
  • 35 – Via Piannel incrociandosi con viale Suzzani, si apre in una piazza.
  • 36 – Via Edolo incrociando via Raffaele Parravicini diventa una piccola piazzetta.
  • 37 – Dove via Recanati e via Miramare si incontrano si apre un piccolo giardino e una piazzetta.
  • 38 – A Precotto, dove via Don Roberto Bigiogera si unisce a via Tremelloni, si crea un’ampia piazza.
  • 39 – Via Privata Jacopo Vittorelli diventa una piazza abbracciando la Martesana.
  • 40 – Via Valtorta incrociando via Boiardo forma una piazzetta triangolare.
  • 41 – A NoLo (Nord Loreto) troviamo due piazze, una ormai ribattezzata Piazza Spoleto.
  • 42 – Mentre l’altra piazzetta di NoLo è nominata piazza Cotoletta.
  • 43 – Sempre a NoLo troviamo anche una vasta e inutile piaza formata dall’incrocio di via Giacosa con via Bolzano.
  • 44 – Anche l’appena sistemato spazio antistante l’ingresso principale al Parco Trotter è senza nome.
  • 45 – Non lontano troviamo l’incrocio tra via Giacosa con via Padova, dove una rotonda segna anche la presenza di una piazza senza dediche.
  • 46 – Dove via Anacreonte incrocia via Tarabella si trova una piazzetta triangolare abbastanza ampia.
  • 47 – Passiamo alle Rottole, dove ia Siusi curvando si incontra con via Deruta formando un anonimo piazzale.

Lambrate, Città Studi, Porta Venezia, Ortica e Porta Vittoria

  • 48 – Che dire della piazzetta dove via Melzo viene attraversata da via Frisi e Malpighi, formando una piazzetta davanti alla meravigliosa biblioteca di Porta Venezia.
  • 49 – Via Hayez incontra via Maiocchi e via Eustachi formando un’altra piazzetta… mai dedicata.
  • 50 – Via Amedeo D’Aosta forma una Y, anche questa pare più una piazza, perché non dotarla di un nome proprio?
  • 51 – Via Pinturicchio forma una piazzetta con le vie Balzaretti e Diacono.
  • 52 – Via Alfonso Corti e via Antonio Vallisneri formano l’ennesima piazzeta.
  • 53 – A Lambrate via Oslavia incrociando via Massimiano e via Sbodio forma un’altra piazza.
  • 54 – La piazzetta davanti al Santuario della Madonna delle Grazie all’Ortica è senza nome.
  • 55 – Via Sottocorno, via Mameli e via Melloni forano una bella piazza-parcheggio.
  • 56 – Al piccolo quartiere di via Lincoln sul lato di via Calvi si trova una piazzetta (brutta).

Porta Romana, Calvairate, Morsenchio, Rogoredo, Corvetto, Nosedo e Chiaravalle

  • 57 – Via Muratori incrociando via Vasari e via Corio forma una bella piazza.
  • 58 – Sempre via Muratori incrociando via Papi e via Lattuada, dove si trova il monumento ai caduti di Porta Romana, c’è una piazza senza dedica.
  • 59 – Davanti alla Cascina Cuccagna c’è un piccolo slargo, che potrebbe essere nominato.
  • 60 – Via Tertulliano si allarga incrociando via Alberto Caroncini.
  • 61 – All’Ortomercato via Varsavia si allarga con una rotonda incrociando via Bonfaldini.
  • 62 – Via Sulmona si incontra con via Tertulliano e poi…
  • 63 – Sempre via Sulmona si incrocia con via Toffetti, formando due rotonde senza nome.
  • 64 – A Morsenchio via Bonfaldini all’incrocio con via Sordello forma una piazzetta con un bel giardino.
  • 65 – Via Medici del Vascello si ampia diventando una rotonda in quel di Merezzate.
  • 66 – Sempre via Medici del Vascello incontrando via Giacomo Manzù si allarga diventando un’altra rotonda.
  • 67 – Ma vogliamo dare un nome al sagrato della chiesa della Sacra Famiglia in Rogoredo?
  • 68 – Via Carlo Boncompagni forma un largo incrocio con via Martinengo.
  • 69 – A Nosedo si trova uno slargo formato da via Omero, via Raavenna e via San Dionigi.
  • 70 – A Chiaravalle in via San Bernardo, perché non dare un nome alla piazzetta davanti al civico 29 di via San Bernardo?
  • 71 – Stessa cosa perché non dare un nome (e una riqualificazione) alla vasta piazza di Chiaravalle?
  • 72 – Che dire della piazza all’incrocio di via Panigarola e via Barabino con via Omero?
  • 73 – Stessa cosa per l’incrocio tra via Ravenna e via Pomposa.
  • 74 – Via Arcivescovo Calabiana incrociando via Vallarsa e Balduccio da Pisa si allarga in un’orrenda piazza parcheggio.
  • 75 – Tornando a Porta Romana, via Verona incrociando via Crema e via Salmini assieme formano una piazzetta.
  • 76 – Via Palladio incrociando via Trebbia e via Soave si amplia in un vasto incrocio.
  • 77 – Via Giulio Romano incrociandosi con via Palladio e via Ripamonti forma l’ennesima piazza.
  • 78 – Ancora via Ripamonti incrociando viale Bligny e via Salasco forma una piazzetta.

Navigli, Chiesa Rossa, San Cristoforo, Barona, Gratosoglio, Baggio e Quinto Romano

  • 79 – Il boschetto di via Montegani perché non dedicarlo come piazza a qualche illustre personaggio?
  • 80 – Al Gratosoglio un ampio spiazzo formato da via Saponaro e via Baroni è ancora senza nome.
  • 81 – Via Torre, via Villoresi e via Crollalanza si incrociano in un ampio piazzale.
  • 82 – Nel punto dove via Pestalozzi incrocia via Tosi, via Binda e via Watt forma una bella piazza.
  • 83 – Senza un nome anche l’ampio piazzale di fronte al Santuario di Santa Rita da Cascia.
  • 84 – Via Camillo Giussani incontrandosi con via Alberto Pepere e via Balsamo Crivelli diventa una grandissima piazza, priva di nome, compreso il giardinetto al suo centro, chiamato semplicemente “Pepere/Crivelli”.
  • 85 – Nel nuovo quartiere di SeiMilano via Bianca Ceva si amplia in una piazza ancora senza nome.
  • 86 – In quel di Baggio via delle Forze armate forma una piazza incrociando via Sant’Appollinare e via Cabella.
  • 87 – Via Cabella a sua volta, incrociando via Gozzoli e via Valle Antrona si trasforma in piazza, senza nome.
  • 88 – Via Antonio Mosca incrocia via Giuseppe Monti a Muggiano, formando l’ennesimo slargo senza dedica.
  • 89 – A Quinto Romano si trova un’ampia piazza semicircolare, senza nome in Via Enzo Ferrieri.
  • 90 – Dove via Fratelli Zoia curva a gomito dopo l’incrocio con via Pompeo Marchesi, perché non dedicarla come piazza?

  • Referenze immaigni: Roberto Arsuffi, Comune di Milano, Googlemap
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13 commenti su “Milano | Urbanistica – In città ci sono circa 90 piazze senza nome”

  1. Ottimo approfondimento.

    Molte piazze o piazzette sono frutto di riqualificazioni degli ultimi anni.

    Forse l’idea potrebbe essere l’indicazione di un toponimo di una via adiacente. Esempio: Corso Lodi e Piazzale Lodi.

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  2. Ricerca interessante. Aggiungo un aneddoto personale, risale al 2007 e c’era il sindaco Moratti. Mio nonno materno che non ho conosciuto era un attore del teatro Milanese. Ad altri attori e registi sono intiuolate strade e piazze (Ferravilla, Strehler, ecc) e secondo ricerche, documenti e foto, in comune avevamo accolto favorevolmente la mia richiesta, attraverso una persona non famosa ma in qualche modo intercessore. La risposta mi arrivò dal sindaco Pisapia con cui sono informato di una lapide con tutti i nomi degli altri attori. Oggi scopro che ci sono 90 piazze,a parte altri lunghi, senza nome. Vabbè, parliamo del comune di Milano

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  3. Scusate ma penso che creare dal nulla una piazza obbligherebbe palazzi interi e di conseguenza decine di famiglie a cambiare indirizzo di residenza. Una scocciatura che forse in Comune, più che giustamente, si guardano bene di accollare ai propri cittadini.

    Io non sarei felice di dover cambiare indirizzo, con tutte le problematiche che crea, anche notarili immagino, perché dobbiamo per forza titolare qualcosa a qualcuno. Meglio farlo con parchi, parchetti e giardini come di fatto fanno.

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    • Giusta osservazione. Solitamente si cercano luoghi dove non insistono numeri civici, ma tra le eccezioni mi viene in mente il caso di largo della Crocetta che determinò la modifica di alcuni indirizzi di corso di Porta Romana (69, 84 e 88).
      In tempi più recenti, mi ha lasciato molto perplesso la reintitolazione di via dell’Arcivescovado a Carlo Maria Martini. Senza nulla togliere al personaggio, a mio parere si è trattato di una mossa molto mal studiata e anche un po’ arrogante.

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    • Puro buon senso.
      Credo che anche il Sig. Arsuffi, forse perché ogni tanto a corto di argomenti, ripensandoci non sarebbe tanto contento di intraprendere lui stesso tutte le pratiche burocratiche per gli inutili cambi di indirizzi sui documenti ufficiali.
      Poi leggo addirittura proposte 90 piazze o vie ( 50,100,200,…mila abitanti?) e immaginiamo gli “efficienti” uffici dell’anagrafe del comune di Milano.

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  4. L’incrocio larga sant’antonio bergamini poteva essere intitolato al cardinal martini ( visto la vicinanza sia al Duomo sia al chiesa di Sant’Antonio e chiostro se di uffici della curia) così da non cancellare via Arcivescovado da sempre presente.
    E poi in pieno centro perché non chiamare piazzetta reale il luogo davanti al palazzo reale che molti milanesi chiamano così togliendolo da piazza Duomo. E rivogliamo anche largo camposanto.

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  5. Non hanno nome perché sono sempre stati spazi di manovra automobilistici.
    E in quanto tali dei non luoghi.

    Spazi non umani.
    E gli spazi non umani non hanno bisogno di un nome.
    Sono fatti a misura e per le esigenze delle macchine.
    L’uomo qui non c’entra nulla.

    E tutto ciò mette in evidenza la considerazione umana di Milano verso ciò che è prettamente umano e sociale.
    Omen nomen

    Cambiamo questa cultura?
    Ce la facciamo?

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  6. Ottima proposta, l’ho sempre pensato e anche in passato già proposto al Comune e forse ci sono anche altri spazi viari senza nome (per quanto riguarda i documenti d’identità non è più obbligatorio il cambio dell’indirizzo se è stato solo cambiato il nome toponomastico).

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  7. Bel lavoro mi pare (non ho letto tutto). Però va tenuto presente che dare nomi nuovi a luoghi già abitati comporta cambiamenti anagrafici per i residenti e per la gestione amministrativa comunale delle aree con nuovo nome. Non so spiegare bene, mi spiace. È un gran pasticcio. Su aree di edificazione nuove invece il problema non c’è.

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