Milano Porta Monforte. Corso Monforte dallo scorso anno (da ottobre) è percorso da una ciclabile che divide l’opinione (mavà?) dei cittadini in due fazioni: quelli che la detestano e quelli che la glorificano. Chi la critica vede il restringimento della carreggiata che crea sempre traffico, mentre per altri la situazione è rimasta invariata e i ciclisti così possono percorrerla anche in contromano.
Fatto sta che questa ciclabile serve per connettere il centro città con la direttrice di viale Argonne e poi l’Ortica e il parco Forlanini con il successivo Idroscalo, formando una lunga connessione centro e Est Milano.
Io ogni qualvolta ci passo a fare foto o a passare, non ho mai trovato grande traffico se non solo verso piazza San Babila.







Ciclabile sistemata e ancora in fase di sistemazione anche in piazza Tricolore. Qui a dire il vero ci sono stati un po’ di problemi, dove il cordolo di piazza Tricolore sul lato dei civici 1 e 3, ad esempio, sta creando disagio a chi abita in quei palazzi. Un semplice scarico o carico merce (ad esempio anche un trasloco o simile), una sosta dell’ambulanza o anche quella di un taxi per un’emergenza, diventa un problema, perché nessuno di questi mezzi può sostare davanti al civico, visto che non ci sono passi carrai e spazio a sufficienza.
Poi c’è il nuovo cordolo sulla direttrice di viale Majno e viale Bianca Maria, sul quale diverse automobili si sono già “schiantate” abbattendo più volte il segnale stradale (e rovinando la coppa dell’olio o parte inferiore dell’auto).


Insomma, un intervento fatto al “risparmio” e che si sta rivelando un mezzo fallimento.
Forse, invece di spendere quei milioni per tutta quella pietra utilizzata per la spianata di corso Concordia dove c’era il cantiere M4 Tricolore, li avessero investiti per ridisegnare un po’ meglio piazza Tricolore, sarebbe stato meglio.







Nel frattempo sono comparsi i segni a terra per completare l’intervento post-cantiere di piazza Tricolore e Corso Concordia dove si incontrano con viale Piave e viale Premuda.






- Referenze immagini: Roberto Arsuffi
- Porta Monforte, San Babila, Corso Monforte, Pista ciclabile, viabilità, piazza Tricolore, Corso Concordia,
Il fatto di andare contro il segnale stradale è indice di come la gente conduca l’ auto a Milano, cioè stile “gran ciula”, più che gran turismo; sempre che quando ci sono andati contro non telefonassero o andassero oltre il lmite di velocità, ipotesi praticamente certe.
Circa la ciclabile, è molto utile a chi viene da sud est e deve andare in centro, molto meno utile a chi viene dal centro e deve tornare a sud est, perchè dopo piazza S.Babila-incrocio con la cerchia, si interrompe.
Tutta la controversia sul tratto di ciclabile su Viale Majno non la capisco, meglio rovinare la vernice di un auto o tirare sotto un ciclista? Quanto si deve andare veloce per non vedere un cordolo segnalato da cartelli e vernice rossa sul suolo? Tra l’altro questo potrà essere risolto se si deciderà finalmente di realizzare la ciclabile dei bastioni, opera importantissima e più volte rimandata.
È da dicembre che manca il tratto di ciclabile nel lato pari di piazza del Tricolore (circa 60 metri), speriamo che questa sia la volta buona. Inoltre dalla segnaletica orizzontale sembra che vogliano pedonalizzare lo slargo vicino all’edicola in piazza Tricolore, immagino con un intervento tattico.
Beh ma avete visto viale Forlanini?
Così era così è rimasto.
L’ingresso dalla tangenziale verso Milano pericoloso senza protezione.
Le svolte a destra verso Linate pericolosissime.
Purtroppo lo standard di Milano è questo.
Il probema se vieni da cinque giornate non c e il cordolo alto 20 cm di pietra che la delimita ,non te l aspetti in piazza trivolore , e quando l
Auto di fronte lo scansa è possibile prenderlo dentro , visto che ti devi pure difendere dalla auto che stringono da sinistra verso destra , in quanto non girano a sinistra x monforte e vogliono scansare la fila che si crea x svoltare .
Il mondo al contrario. L’Italia è l’unico Paese in cui se un auto si scontra con un cordolo è colpa del cordolo. Meraviglioso.
Così come se i ciclisti sono in pericolo è colpa della ciclabile (vd via Novara) e non degli automobilisti. Spero nessuno ci legga dai Paesi più progrediti d’Europa, altrimenti, sai che figura?