Milano Isola- Porta Nuova.
Un aggiornamento di metà marzo dal cantiere posto al bordo settentrionale della BAM “Biblioteca degli Alberi Milano” il parco che si trova a cavallo tra i distretti di Porta Nuova e Isola, dove sono in corso vari interventi perché venga completarlo, uno di questi, come abbiamo già visto nei mesi scorsi, è il completamento di via De Castillia con adeguamento della pista ciclabile sino a Largo de Benedetti compreso il tratto di via Sassetti compreso l’incrocio con via Melchiorre Gioia e un breve tratto di via Pirelli.
Partiamo con il settore di via Giovanni Battista Pirelli. Abbiamo dato anche uno sguardo al cantiere per i Portali, un progetto di ACPV ARCHITECTS. Al link la presentazione del progetto: Gioia 20 e 21. Ma diamo anche un occhio all’ex palazzo UTC di via Pirelli 39 (il Pirellino), il cui progetto è stato rispolverato lo scorso 28 febbraio e sul quale siamo in attesa di vederne il nuovo progetto che sarà presentato nei prossimi mesi.

















Dopo l’incrocio, eccoci in via Filippo Sassetti e Via Gaetano de Castillia. Settore praticamente da poco completato, compresa la connessione con Largo Aldo De Benedetti.
















Immancabile il parcheggio selvaggio. Speriamo provvedano a istallare dissuasori, visto che è un male costante a Milano il “parcheggio dove capita”.




- Referenze fotografiche: Roberto Arsuffi
- Isola, BAM, Biblioteca degli Alberi, Porta Nuova, Via de Castillia, Vicolo, Arredo Urbano, via Sassetti, Via de Castillia, Largo de Benedetti
ma io mi chiedo… ma una ciclabile più stretta no? tanto per fare il cordolo in asfalto colato tanto valeva allargare la ciclabile no?
Riguardo alla penultima foto, quella con la schiera di auto sul marciapiede, informo che neanche due settimane fa hanno installato i paletti dissuasori nel tratto sulla destra appena fuori dalla foto. Quel giorno, quando li installavano, per un attimo mi sono illuso che proseguissero anche sul tratto inquadrato ma, come si vede, non è andata così. Per me questa è stata la prova definitiva del fatto al Comune non interessi realmente contrastare la pessima e diffusissima abitudine del parcheggio illegale. Anzi, non contrastandola e sottraendo spazio alle auto con sacrosante piste ciclabili e zone pedonali, la sta incentivando. Un paradosso. Gli incivili hanno vinto, con il beneplacito degli amministratori. Che tristezza!
I residenti dovrebbero poter posteggiare perchè l’auto per molti è necessaria. Via Sassetti, via Pola via Rosellini e via De Castilla con le ciclabili risultano a una sola corsia e sono vie sempre bloccate dal traffico. Ma chi ha progettato questa viabilità sa che sono di passaggio obbligato tra gli ospedali di Niguarda e Fatebenefratelli e che le ambulanze a sirene spiegate restano imbottigliate? Costruiscono senza scienza e coscienza solo per speculare.
Scusa Marina ma non credo che si dia un buon contributo al dibattito parlando per iperboli. Mi spiego. Io lavoro in zona, quindi passo tutti i giorni e più volte al giorno dalle vie che hai citato: non è vero che “sono vie sempre bloccate dal traffico” e le code che nelle ore di punta si formano non sono attribuibili, in prima battuta, alle piste ciclabili, anche perchè in via Pola si tratta di “bike lane” (quindi costantemente “violate” da auto in sosta), la via Sassetti è sempre stata stretta e non ospita alcuna pista ciclabile, via Rosellini ha le piste ciclabili su entrambi i sensi di marcia ma ben distinte dalla strada. Seconda osservazione: quando affermi “i residenti dovrebbero poter posteggiare perchè l’auto per molti è necessaria” dovresti ricordarti che anche i piedi e i marciapiede per i pedoni sono necessari (mentre in via de Castilla occorre scendere in strada a causa di quelle auto posteggiate sul marciapiede) , così come la bicicletta per molti ciclisti, e via dicendo. Basterebbe ricordare questo per capire che il problema è di trovare un equilibrio tra tutti i tipi di utenti e non di eliminare questo o quello, mentre purtroppo finora, per decenni, si è dato talmente tanto spazio alle auto che si è finito per eliminare le bicilette e mettere in pericolo i pedoni.
Magari fosse per speculare. Almeno avrebbe un senso; l’avidità è comprensibile e trasversale. In realtà si tratta di progettini demagogici per solleticare gli elettori di riferimento. Non conoscono la città ed i suoi problemi, il traffico, la viabilità. Non sanno quello che fanno, solo demagogia. La loro mission è fare la guerra senza quartiere agli automobilisti. È tanto di sinistra…
” l’avidità è comprensibile e trasversale”…questa è una perla! No, Lilia, lo sarà per lei, ma non attribuisca a tutti gli altri le sue virtù, quelle che hanno portato la nostra società, si direbbe l’ europa allo stato attuale; grazie comunque della conferma, lo pensano in effetti molti…che Milano sia ridotta come è – e non da adesso – perchè ormai abitata in gran parte da persone con ampie vedute e animate da spirito di innovazione…
Ma è possibile che qua nessuno sappia riconoscere il senso dei paradossi, il sarcasmo, l’ironia, l’umorismo anche un poco amaro, a volte? Io sono molto fiduciosa nell’intelligenza degli altri e nella loro perspicacia, ma evidentemente sono troppo ottimista. La perla vera è sempre il lanciare offese forti ed immotivate a persone che non si conoscono (non attribuisca a tutti gli altri le sue virtù). Molto violente.
E meno male che ci sono ancora anime pure come Lei, Sig. In alt la Bissa.
Non è affatto vero che le vie citate siano “sempre” intasate e tantomeno che lo siano a causa delle piste ciclabili.
In via Pola e via Sassetti durante le ore di punta del mattino da sempre si formano qualche coda per il fatto che andando verso via Melchiorre Gioia ci sono dei semafori i quali, ovviamente, non sono eliminabili. Bisogna rendersi conto che la rete stradale della città ha una capacità limitata che non è possibile in alcun modo aumentare in modo significativo.
L’unico modo realistico per diminuire le code è diminuire le auto aumentando il numero di persone che va a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici. Per ottenere questo risultato, visto che i milanesi usano già parecchio i mezzi pubblici, la prima cosa da fare é rendere sempre più facile, comodo e sicuro andare in bicicletta e a piedi. Anche perché in questo modo aumenta poi anche il numero di utenti del trasporto pubblico.
Stendiamo un velo pietoso sui lavori in Via De Castillia. Quasi un anno di ciclabile inservibile per uno scavo di tubature e cavi. In altri paesi ci avrebbero impiegato una settimana, in Cina una notte! E ciliegina sulla torta, a lavori finalemnte ultimati da settimane la ciclabile risulta ancora chiusa da transenne per mancato collaudo. Pagliacciata!
Lavoro che sembra complessivamente ben fatto.
La pista ciclabile in via Sassetti però in effetti poteva e doveva essere fatta più larga.