Milano, Morsenchio, Santa Giulia e Rogoredo.
Spesso ci si chiede quanto tempo occorra per vedere nascere un nuovo quartiere, quanto ci voglia prima che un’area urbana inizi davvero a prendere forma. A volte lo sviluppo è rapido e costante, come nel caso di CityLife o Porta Nuova; altre volte, invece, si incaglia in lunghi e complessi ostacoli legali, finanziari o burocratici. Un esempio emblematico è il progetto per il quartiere Santa Giulia, nato ormai vent’anni fa e ancora oggi in fase di sviluppo nelle aree ex Montedison, tra i borghi storici di Morsenchio e Rogoredo.



Dopo una prima fase in cui è stata realizzata l’area attigua a Rogoredo — con le residenze attorno al Parco Trapezio, gli edifici di Sky e un piccolo complesso distaccato nell’area di Morsenchio — tutto si è fermato per anni. Le bonifiche ambientali e le vicende giudiziarie, in particolare l’inchiesta Montecity (2009-2015), hanno congelato buona parte dei lavori, lasciando il progetto incompiuto.











Una svolta è arrivata con l’ingresso di Lendlease, che lo scorso anno ha presentato un nuovo masterplan per rilanciare l’intera area. Da allora, le speranze di vedere finalmente Santa Giulia diventare un quartiere vivo e connesso sono tornate a crescere, anche grazie all’avvio dei lavori per il Palaitalia, l’arena olimpica in costruzione nel settore nord-est, vicino alla tangenziale e a Morsenchio.
Le novità più recenti accendono ulteriormente l’ottimismo: a partire dal prossimo anno, terminati gli eventi olimpici, cominceranno i cantieri nella zona nord, verso Morsenchio, per la realizzazione di nuove strade e palazzi residenziali. Finalmente, Santa Giulia potrà iniziare a somigliare al quartiere che per troppo tempo è esistito solo sulla carta.
Questa trasformazione avrà un impatto profondo anche su via Bonfaldini e sull’area delle ex casette operaie Montedison: più abitanti, inevitabilmente più traffico e vivacità non piaceranno a molti, ma anche una maggiore connessione con il resto della città, che da queste parti è sempre stata piuttosto carente sarà sicuramente la benvenuta.














Il primo lotto a partire dovrebbe essere quello posto nell’area a sud, verso Rogoredo e il “Bosco della Musica”. Lendlease ha infatti finalizzato il progetto definitivo e richiesto il permesso di costruzione per Spark Living, un complesso residenziale da 400 appartamenti distribuiti in due edifici dalla forma architettonicamente interessante.




Una volta chiusi i Giochi Invernali, i prossimi interventi riguarderanno anche l’area commerciale con il supermercato Esselunga e un nuovo parco. “Stiamo entrando nella fase di completamento del Piano Integrato d’Intervento Milano Santa Giulia”, ha spiegato Stefano Bianco, presidente del Municipio 4, a la Repubblica. Un tassello importante è già in partenza: “È imminente l’avvio dei lavori per il Campus del Conservatorio Giuseppe Verdi”. Altri, invece, sono attesi con impazienza: “Terminate le Olimpiadi sarà avviato il cantiere per la posa della linea tranviaria che collegherà la fermata M3 Rogoredo alla fermata M4 Repetti, passando per l’Arena, oltre che al grande parco pubblico che unirà la parte nord e sud di Santa Giulia”.








Nel frattempo, a breve, negli edifici Spark 3, accanto alla stazione di Rogoredo e agli uffici Sky, si insedieranno nuove realtà: la multinazionale ArcelorMittal, il polo innovativo World Connect Hub, e il coworking Stella 33.


A catalizzare l’attenzione, però, è soprattutto l’Arena Olimpica – Palaitalia, che dovrebbe essere consegnata entro dicembre 2025. I lavori stanno procedendo a ritmo sostenuto: Lendlease è impegnata anche nelle opere di urbanizzazione essenziali per garantire l’accessibilità dell’area, coordinando i vari attori coinvolti per rispettare le tempistiche. La priorità, ora, è completare in tempo tutte le infrastrutture necessarie all’accoglienza degli eventi olimpici. Intanto, proseguono anche le attività di bonifica ambientale a cura di Risanamento.
L’edificazione della struttura procede regolarmente (sono impegnati fino a 500 operai al giorno) ed è prevista la consegna in tempo per l’allestimento della pista di hockey che ospiterà le squadre maschili durante le olimpiadi Milano-Cortina 2026. Il tempo complessivo di realizzazione dell’opera è di 24 mesi. Entro la fine dell’anno saranno assunte 70 persone che gestiranno l’arena.
Per quanto riguarda le infrastrutture: procedono i lavori per il potenziamento dello svincolo di accesso dalla tangenziale est e per la realizzazione della viabilità perimetrale costituita dalla via Toledo.





















Nell’area possiamo includere anche due cantieri in “sospeso” ormai da troppo tempo: Bonfaldini 107.



E dalla parte opposta, a Rogoredo, il cantiere che ha visto solo l’inutile demolizione della Cascina Palama nel 2021 e che da allora è in “sospeso”. Un sacrificio che si poteva risparmiare, integrando la vecchia cascina nel nuovo complesso.



- Referenze immagini: ARUP Milan; Onirism Studio; Roberto Arsuffi; Comune di Milano, GoogleMap
- Santa Giulia, Olimpiadi, Milano 2026, David Chipperfield, CTS EVENTIM, Palaitalia, Via Bonfaldini, Arena, Morsenchio, Esselunga,
Tranne spark living, il resto poteva nascere un bel quartiere all’inglese o estendere lo stile milanese creando un quartiere che avrebbe attirato la curiosità di tutti. Invece ancora palazzine, palazzine che dopo 5 anni iniziano a diventare prive di senso e stile. A volte mi chiedo gli architetti che hanno in testa
Soldi
Veramente ottimo e interessante report sul progetto complessivo di “Santa Giulia”. A vedere le foto di così vasti terreni incolti ci si domanda come sarà possibile realizzare una sistemazione almeno viabilistica e ambientale ,specie nei pressi dell’a arena, in tempo per le olimpiadi. Quanto allo sviluppo dei quartieri edilizi residenziali oso sperare (ma non sono ottimista) che si possa avere un po’ di qualità architettonica complessiva e non un semplice dilagare di squallidi falansteri come in altre propaggini periferiche della città.