Milano | Acquabella – Lo Scudo Blu per la basilica dei Santi Nereo e Achilleo

Un nuovo Scudo Blu per Milano: la Basilica dei Santi Nereo e Achilleo entra tra i luoghi protetti del patrimonio culturale

Ottobre 2025. Sabato 5 ottobre si è tenuta la cerimonia per l’apposizione del terzo Scudo Blu nella città di Milano, questa volta sulla facciata della Basilica dei Santi Martiri Nereo e Achilleo, in viale Argonne all’Acquabella. È il primo edificio religioso del capoluogo lombardo a ricevere questo prestigioso riconoscimento internazionale.

L’iniziativa, promossa dalla Croce Rossa Italiana nell’ambito della Convenzione dell’Aja del 1954 per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato, ha già interessato due luoghi simbolo di Milano: il Castello Sforzesco e Palazzo Reale. Lo Scudo Blu rappresenta un segnale di tutela e di consapevolezza, un invito a custodire e valorizzare il nostro patrimonio artistico e architettonico, con la speranza che non debba mai servire per le ragioni per cui è stato creato.

La scelta della Basilica dei Santi Nereo e Achilleo può inizialmente sorprendere, considerando la straordinaria ricchezza di edifici sacri presenti in città. Ma proprio in questo risiede il senso profondo del progetto: non soltanto proteggere i monumenti più noti, ma anche porre l’attenzione su luoghi di grande valore storico e artistico che meritano di essere maggiormente conosciuti e tutelati.

Costruita su impulso del cardinale Schuster e inaugurata nel 1938, la basilica è un importante esempio di architettura sacra del Novecento. L’ingegnere Maggi, già autore del seminario di Venegono, ne concepì un impianto monumentale ispirato alla tradizione romanica lombarda, con richiami evidenti alla basilica di Sant’Ambrogio, a partire dal grande quadriportico. Il suo elemento più distintivo resta l’imponente tiburio, modellato come una tiara papale, che rende l’edificio riconoscibile anche da grande distanza, persino dalla tangenziale.

Nel secondo dopoguerra, la penitenzieria della chiesa fu trasformata nella Cappella della Madonna di Fatima, come ringraziamento per la fine del conflitto mondiale. Fu decorata dal pittore Vanni Rossi con un ciclo di affreschi che unisce spiritualità e modernità, includendo perfino la rappresentazione di un’esplosione atomica. Questo straordinario spazio è oggi noto come la “Cappella Sistina del Novecento”.

Dopo il Castello Sforzesco, che nel maggio 2024 inaugurò la presenza dello Scudo Blu sotto la Torre del Filarete, e dopo Palazzo Reale, che ricevette il simbolo nel maggio 2025, anche la basilica dell’Acquabella entra così a far parte del circuito dei luoghi milanesi tutelati. Le tre cerimonie hanno visto la partecipazione di istituzioni, rappresentanti della Croce Rossa Italiana e cittadini, a testimonianza di un impegno condiviso nella difesa del patrimonio artistico e storico della città.

Lo Scudo Blu apposto sulla Basilica dei Santi Nereo e Achilleo non è soltanto un simbolo di protezione, ma anche un segno di memoria e di rinascita. Un invito a riscoprire un capolavoro del Novecento milanese, dove arte e fede si incontrano nel silenzio della contemplazione.

L’enorme basilica è stata restaurata qualche anno fa, dopo anni di grave stato di deterioramento. Sono state aggiunte anche le decorazioni nella navata centrale, con grandi icone realizzate dal pittore di origini rumene Iulian Rosu, (ognuna, infatti, misura circa sei metri di base per quattro d’altezza), dipinte con colori naturali (all’uovo e con leganti animali) su uno speciale supporto, costituito dalla tela e da una lamina di legno.

Di seguito la meraviglia dipinta da Vanni Rossi della Cappella della Madonna di Fatima.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • Acquabella, Arte, Basilica dei Santi Nereo e Achilleo, Cappella della Madonna di Fatima, Cultura, Vanni Rossi, viale Argonne, Croce Rossa, Scudo Blu
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

2 commenti su “Milano | Acquabella – Lo Scudo Blu per la basilica dei Santi Nereo e Achilleo”

  1. Ci ho passato una vita in san Nereo e Achilleo negli anni 60 (oratorio, chierichetto, educatore). Forse Cappella Sistina del ‘900 mi sembra un po’ eccessivo.
    Sono comunque contento per il riconoscimento.

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