Milano | Centro Storico – La decadenza di Piazza San Babila pre olimpica

Milano, Centro Storico.

Novembre 2025. Rieccoci a mostrare qualche nuova “cartolina” da piazza San Babila, quella piazza così centrale da poter essere considerata l’ombelico di Milano. Forse lo era davvero, un tempo, quando senza grandi pretese era ancora un crocevia di automobili e taxi ma forse più genuina e bella. Quando, negli anni Ottanta, valeva qualcosa. Quando Fiorucci esponeva nelle sue vetrine celebrate persino in canzoni d’oltreoceano, o quando la piazza era il cuore pulsante dei paninari.

Che bella, San Babila, quando si andava al cinema, perché lì si respirava l’aria della Broadway milanese. Che bella con il Burghy, con i due teatri prestigiosi che animavano le serate — il San Babila e il Nuovo. Che bella San Babila, quando la Moda passava di qui, centro nevralgico tra Moda (via Monte Napoleone), Design (via Durini) e nobiltà (corso Venezia).

E oggi, cosa ne rimane?
Uno spiazzo spoglio, senza un vero ciuffo d’erba — se non tre aiuole ormai ridotte all’osso — una spianata vuota, diventata più che altro un parcheggio per moto, motorini, biciclette e monopattini. Coi pedoni che a stento cercano di “nuotare” tra questi mezzi parcheggiati a cavolo!

Credo di non aver mai visto piazza San Babila così decadente. Già nel 2022 avevamo pubblicato un articolo che ne mostrava il degrado; tre anni dopo, siamo ancora qui a ripeterci.

Le immagini parlano da sole. Persino la fontana “spruzza” in maniera disordinata.

Nel frattempo, il Comune ha pensato bene di piazzare, proprio a ridosso della fontana di Luigi Caccia Dominioni, il chiosco olimpico, con tutta la piazza a disposizione. Un chiosco semplice e ridicolo. E pensare che persino le tanto contestate piramidi di Expo 2015 in largo Cairoli, oggi ci sembrano un ricordo da rimpiangere.

Possibile che nessun assessore passi mai di qui e si domandi come sia possibile che piazza San Babila versi in questo stato di abbandono e disordine? Basterebbe sistemare delle fioriere, eliminare il parcheggio di ogni mezzo dalla piazza o perlomeno dai marciapiedi, sistemare i getti della fontana e aver immaginato un chiosco olimpico più bello e iconico.

Una bella immagine, davvero, per le imminenti Olimpiadi.

Come ciliegina a questa “dabacle”, anche la fornitissima edicola del mezzanino della stazione M1 San Babila, ha chiuso cedendo il posto all’ennesimo bar. I tempi cambiano, ma forse in peggio.

  • Referenze immagini: Roberto Arsuffi
  • Degrado, San Babila, Arredo Urbano, Sharing, Inciviltà, Corso Venezia, Cosrtso Vittorio Emanuele, M4, Municipio 1
Per l'utilizzo delle immagini scrivere a info@dodecaedrourbano.com

30 commenti su “Milano | Centro Storico – La decadenza di Piazza San Babila pre olimpica”

    • Sono pienamente d’accordo. Uno schifo totale. Moto, scooter, biciclette e monopattini disseminati ovunque, molto spesso lasciati a intralciare il passaggio dei pedoni sia il n strada che sui marciapiedi.

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  1. Il verde è abbandonato, ma anche i cittadini fanno lo loro parte….

    La zona è servita da 5 grandi parcheggi ma scooter e macchine; se potessero parcheggiarli su i palalazzi, lo farebbero!

    Pietà per la piazzetta della chiesetta di San babila è un cimitero di moto.

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    • Vedi macchine in piazza SanBabila e non bici e monopattini posteggiate alla ca22o?

      C’è il mese della prevenzione oculistica, vai dal tuo ottico di fiducia per una visita gratuita, prevenire è meglio che curare.

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  2. Sembra ci sia un grande equivoco dettato da una parte dalla mancanza totale di sanzioni verso chi lascia le moto su marciapiedi e aree pedonali e dall’altra dall’operato dei gestori dello sharing che piazzano file di veicoli in posti vietati – come attorno alle aiuole, allucinante. Equivoco che si trascina da tempo e che ha normalizzato l’idea (malsana) che sia accettabile e legale come forma di parcheggio. Quanto ci vuole per fare qualcosa per contrastare la sosta selvaggia che sta soffodcando tutta la città?

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  3. iniziare con il rimuovere bici e monopattini che oltre a essere mezzi pericolosi sono guidate da gente che non rispetta il codice della strada

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  4. Si continua a dare colpa al
    Sindaco, quando a vandalizzare colonne, Vasca, pacchine, aiuole siamo noi, parcheggiare in ogni angolo (anche tra la carreggiata) siamo noi, vetrate rifiuti a terra siamo noi. Non credo che il futuro eletto potrà cambiare le cose…

    Ragazzi abbiate senso civico !!

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  5. mi sorprende la vicinanza di chi cura questo blog e il comune ma quando si tratta di queste cose sembra quasi che non si conoscano. CHIEDETE DEGLI INCONTRI AGLI ASSESSORI DELL’URBANISTICA, non è difficile

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  6. Si anch’io ho il ricordo di una piazza che non c’è più con negozi dove andavi per lustrarti gli occhi, cinema e teatri.Era la Milano da bere, la capitale del design del mondo, dove trovavi le ultime novità non tanto per comprarle ma per vederle. Era la città dove non trovavi gli homless viverr sui marciapiedi del centro storico.Ormai i negozi sono quelli che sono tanto ci sono gli acquisti online, le ristrutturaxioni sono servite per spendere una barcata di soldi pubblici con risultati sotto gli occhi di tutti e fra pochi mesi dovremo reggere la vista del mondo con le olimpiadi. Una domanda, ma Sala and company lo sanno.?

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  7. E’ uno spettacolo disgustoso, una vergogna per milano. Ma c’è dell’altro, forse ancora più grave e a carico delle responsabilità comunali: cosa sono quei sopralzi orrendi sugli edifici, già comunque non certo belli, di piazza San Babila? E questa sarebbe la Milano iconica del design?

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  8. Solo San Babila? Oramai quelli delle due ruote non hanno più regole…! Marciapiedi invasi ,lampioni e pali presi d’assalto con catenacci non se ne può più…

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  9. Basta creare gli appositi stalli per bici e moto. Nello spazio di una macchina ci stanno 5 bici / moto, purtroppo al Comune conviene lasciare le strisce blu dove viene pagata la sosta. Capisco la guerra alle moto, ma con dei semplicissimi interventi, che non sono il blocco della circolazione perchè la gente magari ci lavora, potrebbero essere risolti al 90%; è la volontà che manca.

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  10. Piazza san Babila, corso Venezia e il marciapiede dove c’è la colonna del Leone rappresentano perfettamente il del decoro di questo comune

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  11. in Svezia, dove c’è stata a suo tempo la “macchinafobia” che ora pervade Milano, ora ci stanno ripensando e riaprendo delle strade al traffico perché al posto delle auto sono apparse delle superfici squallide piene di motorini/pattini/ecc e di uno squallore unico. La via che univa Cso Venezia con Cso Europa dava vita alla piazza, oltre a far scorre il traffico che ora si trova tamponato da barriere e percorsi assurdi. Ridiamo vita alla città e pensiamo prima di proibire a oltranza i movimenti di persone e mezzi, non sempre portano del meglio. Grazie

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    • Ma dove sarebbe la fobia? A Milano l’ unica cosa che esiste son le automobili; di persone sui marciapiedi se ne incontrano poche…volendo fare il conto, in una qualunque normale via, escluse le più centrali tra le auto parcheggiate e quelle che passano sarà circa 7-8 tra gipponi e furgoni contro uno che passa camminando, minimo.
      Quanto alla vita…ma in che senso? Milano è morta da tempo, sommersa dal traffico, caos, rumore, inquinamento, morti sulle strade, purtroppo; non so quali siano le città svedesi in questione, ma paragonare la Milano attuale con le sue stramberie amministrative a una città del nord Europa fa un po’ ridere.

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