Il Quartiere Adriano è a dire il vero, il quartiere creato negli anni Novanta sul lato orientale di via Adriano nel territorio di Crescenzago, le famose terrazze realizzate dal gruppo Ligresti e che possiamo trovare in altri luoghi a Milano, come ad esempio in via dei Missaglia al Gratosoglio.
Qui, prima della costruzione del quartiere vi era campagna e alcune antiche cascine, come la San Carlo (ancora presente), Cascina Roccolo, Cascina Cattabrega, Cascina San Paolo e Cascina Gatti, oltre alla presenza degli stabilimenti della Magneti Marelli inaugurato a Crescenzago nel 1939. Rimasero in attività fino agli anni Novanta del Novecento.
Siamo a nord di Milano, nel distretto di Crescenzago, al confine col Comune di Sesto San Giovanni, dove si trova il complesso residenziale formato da 8 isolati, compreso dalle vie Adriano, Saragat, la Malfa Lussu e Pietro Nenni (quasi tutti politici Italiani degli anni Sessanta e Settanta). Le case, molto simili tra loro, sono ben proporzionate e dotate di ampie terrazze. Le vie sono tutte ombreggiate da alberature, in molti casi da carpini piramidali, dorati nei mesi autunnali e verdeggianti in quelli estivi e primaverili.
Tralasciando il fatto che ormai molti negozi sotto i portici sono chiusi e dunque portano una mancanza di alcuni servizi necessari, è un bel quartiere piacevole e tutto sommato bello da vivere.
Naturalmente nel tempo son state costruite altri complessi residenziali che han preso il nome sempre di Adriano, tra l’altro dove si trova l’alta torre simbolo del quartiere Adriano, la torre Adriano di 20 piani per un altezza di 75 metri.
Le vie sono, come dicevamo, gradevoli, dotate di piastrellature, alberature con aiuole e portici. Peccato che col tempo i negozi abbiano man mano chiuso, snaturando ogni angolo del quartiere.
Per quanto concerne i servizi all’interno del quartiere sono state previste scuole per l’infanzia (realizzate solo recentemente)e un centro per anziani.
Ad ogni modo le aree di connessione col parco circostante che penetrano con vie pedonali e alberate, rendono ulteriormente piacevole la vivibilità della zona. Infatti il progetto complessivo del quartiere, è stato redatto con particolare attenzione all’organizzazione degli spazi pubblici destinati a offrire un elevato standard per il comfort, la socialità e i servizi, in una logica di integrazione di numerose funzioni (residenze, servizi, uffici, commercio, attività ludiche e per il tempo libero).
Comunemente chiamato, per comodità, Parco Adriano, il Parco delle Fate avvolge una buona porzione del quartiere con una superficie di circa 120.000 mq, unendosi col parco del vicino Comune di Sesto San Giovanni (Parco di via Livorno).
Il Parco Adriano o delle Fate è inserito in una grande opera di urbanizzazione che comprende una sistemazione a verde realizzata a scomputo degli oneri di urbanizzazione in più lotti. La realizzazione del parco è cominciata nel 2004, mentre a fine 2007 il parco è stato interessato da un intervento di incremento arboreo che ha messo a dimora circa 300 alberature in aggiunta a quelle già posate; gli alberi sono stati collocati a gruppi e in fasce boscate e in doppi filari.
Naturalmente non mancano le aree svago, gioco e sportive.
Naturalmente non mancano collinette e avvallamenti che rendono il parco uno spazio piacevole. Ma anche una sorgiva che segna anche il confine tra il comune di Milano e quello di Sesto.
Nel parco si trova anche una Cappelletta, una di quelle classiche cappellette religiose che si trovano ai lati delle strade di campagna. L’edicola, dalle forme semplici e neoclassiche, è ben curata e mantenuta e ha una storia interessante che noi avevamo raccontato in quest’articolo del 2021.
Lo scorso anno è stata ripristinata e riqualificata l’area giochi per i bambini.
Referenze immagini: Roberto Arsuffi
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Pnrr, semi e non alberi. Il grave ritardo dell’Italia è stato svelato
L’Italia rischia di perdere centinaia di milioni del Recovery. Sul Pnrr il governo ha alzato le mani: “Molti progetti sono matematicamente impossibili da completare entro il 2026”. L’ammissione del ministro Fitto ha messo in allarme l’Europa e a peggiorare la situazione arrivano i controlli. L’Ue – spiega il Corriere della Sera – ci finanzia (tanto: 330 milioni) per piantare nuovi alberi intorno alle città (tantissimi: 6 milioni e 600 mila piante). L’Italia però, per ora, sta mettendo in terra soltanto dei semi. Secondo il collegio di controllo concomitante della Corte dei conti, l’equiparazione non sta in piedi. I carabinieri, incaricati delle verifiche, sostengono la stessa tesi: non possono “collaudare” progetti di forestazione urbana senza vedere gli alberi. E così, se l’equivalenza albero-seme ipotizzata dal ministero dell’Ambiente non verrà accettata dalla Commissione europea, l’Italia rischia di disperdere la possibilità offerta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: creare nuovi boschi intorno alle 14 Città metropolitane per combattere l’inquinamento.
Era meglio se non avessero costruito ste schifezze.. Si poteva pianificare un quartiere modello. Stile anglosassone. Con caseggiati in Fila, con giardino privato.. Ecc invece le solite scatole di scarpe bucate. Orrore. Almeno negli spazi verdi pubblici mettessero dei Giochi per i bimbi!!
Tra le villette brianzole e le scatole di scarpe penso ci siano molte vie di mezzo.
Il problema del quartiere è che è poco connesso. La metropolitana dista più di un chilometro e tutto deve passare necessariamente dall’imbuto che si forma tra via Adriano e via Padova. Sia che tu voglia andare sulla ciclabile della martesana, sia che tu prenda l’autobus, sia che tu voglia raggiungere la tangenziale.
Il prolungamento del 7 è stato piantato a metà, la semplice passerella ciclopedonale di via Idro non si capisce perché non viene realizzata e la pista ciclabile appena realizzata in via Adriano sembra sia stata progettata velocemente e al risparmio.
Segnalo dei lavori in corso per realizzare un parcheggio e un collegamento ciclopedonale tra via Cascia e il supermercato.
Quartiere modello quello anglosassone??Quelli che si estendono per chilometri senza un minimo trasporto pubblico e che a parte i giardinetti privati sono fatti totalmente in cemento?