Quante cose bizzarre ci regala la nostra città (a dire il vero un po’ tutte), una di queste riguarda la realizzazione delle piste ciclabili, dove, per ragioni urbanistiche e dove ci sono grandi e nuovi interventi edificatori, il Comune richiede la realizzazione di infrastrutture o opere che servano poi alla comunità. Cosa più che giusta e doverosa.
Facendo così, il Comune si dota di nuovi parchi, nuove aree gioco, magari anche spazi comuni come biblioteche o sale per essere utilizzate in modo collettivo. Insomma, grazie agli oneri di urbanizzazione la città si può arricchire senza spendere un soldo o quasi.
Una di queste opere è ad esempio (e non è l’unico caso, purtroppo) la ciclabile della nuova Via Werner Von Siemens tra Precotto e Crescenzago, inaugurata nel 2018, assieme al complesso per uffici Siemens.
Bellissima via, larga, alberata e con ciclabile su entrambi i lati e anche bene tenuta.
Peccato che, superato l’incrocio con via Giuseppe de Notaris, via Von Siemens finisca, con la sua bellissima ciclabile, contro un cancello. Per giunta è stata dotata di bei lampioni e finiture di ogni genere, come se un collegamento avvenisse quanto prima. Peccato sian già passati 5 anni dalla sua realizzazione.
Questo perché, come al solito, il piano regolatore prevede la realizzazione di una strada che prosegua via Von Siemens unendosi a via Adriano e proseguendo fisicamente nella via Francesco Brambilla.
Peccato che ancora non si prospetta la realizzazione di questa via e perciò la via Von Siemens termina contro un cancello e un terreno privato.
Infatti se da via Adriano imbocchiamo il proseguimento di via Francesco Brambilla a fondo cieco, un giorno potremmo immaginare di veder spuntare la ciclabile ora interrotta.
Tornando a questa bizzarra ciclabile di via Werner Von Siemens, una volta tornati nella parte a lato degli ORTI Siemens, un’area verde e attrezzata facente parte sempre del complesso della Siemens, la via si collega a via del Ricordo (dove si trovava il cimitero di Crescenzago) formando una deviazione lungo quest’ultima che ci porta in via Giuseppe de Notaris, un tratto a dire il vero, veramente breve, che, abbiamo constatato, essere inutile, visto che entrambe le tre biciclette che qui han transitato, l’han fatto in carreggiata e non nel tratto ciclabile.
Almeno la ciclabile l’avrebbero potuta prolungare sino a via Adriano lungo la via del Ricordo. Invece, no.
Insomma, facile fare numero con le ciclabili che poi alla fine non sono utilizzate.
Referenze immagini: Roberto Arsuffi; Google
Pista Ciclabile, Via Werner Von Siemens, Precotto, Crescenzago, Via Giuseppe de Notaris, via del Ricordo, Arredo Urbano
Non so quante volte mi è successo di dover uscire dalle ciclabili perché andavano in altre vie. L’impressione è che le ciclabili vengano fatte, in quei casi, nelle zone più comode dove fare i lavori, invece che dove servirebbe. Se la ciclabile incrocia un parcheggio lato strada allora meglio farla andare per la viuzza deserta.
In via del Ricordo ci passa l’autobus di ATM, in entrambi i sensi di marcia, fermate comprese. Nel punto (immagine 25) in cui hanno fatto la ciclabile a doppio senso (la più stretta che si possa fare), la strada è a senso unico.
Oltre a rimuovere la fila di parcheggi bisognerebbe rendere via del Ricordo a senso unico e far passare l’autobus in via via Meucci. Ma l’autobus che svolta a sinistra sull’incrocio Meucci – Adriano non ce lo vedo molto bene.
Se si riuscisse a far proseguire la pista ciclabile verso via Brambilla già non sarebbe male, si potrebbe poi proseguire verso il Parco Adriano o addirittura verso via Idro tramite un nuovo ponte sulla Martesana. Solo che ci sono un po’ di terreni da “espropriare”…
In via del Ricordo ci passa l’autobus di ATM, in entrambi i sensi di marcia, fermate comprese. Nel punto (immagine 25) in cui hanno fatto la ciclabile a doppio senso (la più stretta che si possa fare), la strada è a senso unico.
Oltre a rimuovere la fila di parcheggi bisognerebbe rendere via del Ricordo a senso unico e far passare l’autobus in via via Meucci. Ma l’autobus che svolta a sinistra sull’incrocio Meucci – Adriano non ce lo vedo molto bene.
Se si riuscisse a far proseguire la pista ciclabile verso via Brambilla già non sarebbe male, si potrebbe poi proseguire verso il Parco Adriano o addirittura verso via Idro tramite un nuovo ponte sulla Martesana. Solo che ci sono un po’ di terreni da “espropriare”…
Da ciclista che vive in zona secondo me gli unici due percorsi ciclabili utilizzabili che abbiamo in zona sono quello su viale Monza, ma è assaltato dagli automobilisti che lo occupano con il parcheggio selvaggio, e la Martesana, che in realtà è anche passeggiata, area cani, pista di running.
Il percorso lungo la Martesana è poi afflitto da gravi problemi di manutenzione, buche, tombini non a livello, tutta via Idro che è dissestata, con lavori che durano da più anni.
Muoversi in bici a Milano potrebbe essere fantastico (per molte ragioni è fantastico) ma sembra si faccia di tutto per renderlo il più difficile che sia possibile.
Strano… Ma non si vede neppure un ciclista?? ?
Bloccate le macchine in città…una volta per tutte..e li vedrate come coriandoli a carnevale.
esatto, forse giusto a carnevale