Qualche stranezza nel progetto della Darsena e di piazza XXIV Maggio – nonostante i molti e indubbi aspetti positivi – c’è (e non stiamo a fare l’elenco anche perché non vogliamo fare i supponenti), ma ci siamo da sempre chiesti come mai sia stata creata un’aiuola tra la piazza e la banchina del Ticinello, aiuola che si poteva facilmente prevedere sarebbe stata calpestata e rovinata.
Il dislivello tra le due parti della spianata fa sì che (non essendoci molte panchine o posti dove sostare) la gente si sieda e calpestando i ciuffi d’erba li estirpi.
Stessa cosa accade nella grande aiuola ai piedi del platano realizzata senza prevedere un cordolo che rendesse impossibile il calpestio da parte della gente: il risultato attuale è un’aiuola spennacchiata e poco gradevole.
Mi viene da pensare che i cespugli, una volta cresciuti, servano proprio per impedire alla gente di sedersi in quel punto scomodo e anche un po’ pericoloso… Però se non mettono le panchine…
si potrebbero piantare delle siepi adulte (l’irrigazione c’e’)
Il motivo è semplice: chi progetta non vive ciò che progetta. Comunque, rispetto all’aiuola, c’è di peggio. Avete visto la pavimentazione in zona ? sanpietrini ruvidi che non permettono ad una donna coi tacchi di godersi la passeggiata, come pure chi ha scarpe con suole basse che fanno sentire tutto il fastidio di un pavimento fatto per essere guardato, ma non calpestato. Il peggio arriva per chi è disabile con o senza carrozzina !!!!!!!!!!!! E a dire che il problema era già stato sollevato in Corso Garibaldi e si era risolto con lo stop di detta soluzione. Ma si vede che qualcuno non vuol sentire………..