Milano | Covid19: la Solidarietà non si ferma con le iniziative del Comune

Il periodo che l’Italia intera (e la Lombardia in particolare) sta vivendo è complesso e molto faticoso per i cittadini e per gli operatori che ogni giorno si impegnano per uscire il prima possibile da questa crisi.

Un segno di speranza per i milanesi, oltre alle varie raccolte fondi o contributi di cui abbiamo parlato in un precedente articolo, viene dalle varie iniziative messe in campo dal Comune o dai privati per sostenere le fasce più deboli della popolazione.

E’ di ieri la notizia che il Comune sta elaborando un accordo con l’Hotel Michelangelo (struttura che nelle intenzioni della proprietà è destinata a demolizione e ricostruzione ma che è al momento perfettamente funzionante) per supportare i cittadini in quarantena, consentendo di evitare la ulteriore saturazione di posti letto e di isolare casi potenzialmente contagiosi laddove fossero rimandati a casa o dimorassero in strutture collettive con difficoltà a realizzare isolamento. 

La struttura dovrebbe offrire isolamento individuale, gestione dei servizi di refezione e pulizia con distribuzione di pasti individuali, pulizia spazi comuni, biancheria, sanificazione di ogni camera a inizio e fine soggiorno e monitoraggio sanitario nel corso dell’isolamento.

Un progetto simile si sta avviando con l’Ostello della Gioventù al QT8 e con l’immobile di proprietà comunale di via Carbonia in zona Quarto Oggiaro utilizzato per le persone che hanno bisogno di isolarsi a tutela della propria e altrui salute, ma che non hanno a disposizione alcun alloggio. 

Con gli stessi obiettivi, il Comune ha anche avviato un accordo con la Cooperativa sociale La Cordata, con cui collabora già da tempo: a disposizione una quarantina tra camere singole e posti letto, distribuiti tra varie sedi in città e nell’hinterland, a partire da quella di via Zumbini. Potranno servire ad accogliere personale sanitario chiamato a dare il proprio aiuto negli ospedali di Milano, ma anche bambini i cui genitori si trovino ricoverati a causa del Covid-19 e comunque persone in particolari difficoltà abitative. 

Sempre sul fronte della tutela dei più fragili, sono state attivate le misure anti-sovraffollamento per Casa Jannacci, la struttura di Viale Ortles che ospita i senzatetto che sono stati in parte trasferiti presso altre strutture.

Grazie alla collaborazione di Emergency i vari centri sono stati attrezzati al rispetto delle misure di sicurezza (distanze, protezioni sanitarie per gli operatori, distribuzione di gel igienizzante).

Rimane attivo almeno fino al 3 aprile il “piano freddo” del Comune che durante i mesi invernali ha messo a disposizione 2.700 posti letto e viene garantita l’apertura durante tutto il giorno dei centri per senza dimora in modo da permettere a chi non abbia una casa di attenersi alle disposizione del Governo e di tutelare la propria salute.

Intanto nei giorni scorsi si è deciso di attivare sette hub temporanei per la consegna della spesa a domicilio per le famiglie meno abbienti.

Centocinquanta tra dipendenti del Comune, operatori e volontari – che sono stati formati a gruppi nel cortile di Palazzo Marino – in campo per consegnare cibo a migliaia di persone finché saranno attive le misure per il contenimento del Coronavirus.

“Il Comune di Milano e le realtà del Terzo settore si stanno attivando in tutti i modi possibili per dare una mano a chi si trova maggiormente in difficoltà in questo periodo e per combattere la povertà alimentare – commentano la Vicesindaco con delega alla Food policy Anna Scavuzzo e l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti –. Il cuore grande di Milano, dei milanesi e degli operatori delle associazioni non manca mai di farsi sentire per dare una risposta ai bisogni anche nelle situazioni più complicate. Continuiamo a occuparci di cibo, bambini, famiglie e povertà anche in questo tempo così difficile a causa del Coronavirus e lo facciamo con i nostri partner di sempre”.

E’ partita nel frattempo una campagna di supporto pratico e psicologico a favore degli inquilini più anziani delle case popolari.

Il Comune si è attivato in questi giorni per donare 5mila mascherine KN95 FFP2 equivalent ai medici di Medicina Generale e ai pediatri operanti sul territorio milanese: oggi e domani (23 e 24 marzo) tra le ore 11 e le 17, ciascuno di loro potrà ritirare cinque mascherine e un flacone da 3 litri di sanitizzante (alcool denaturato cosmetico 70,5°), donato da Branca, presso i sette hub temporanei che il Comune di Milano ha allestito, insieme alle associazioni del Terzo settore, per fronteggiare l’emergenza.

Le informazioni per i medici di Medicina generale e per i pediatri di Libera scelta operanti sul territorio della città di Milano e le istruzioni per poter procedere al ritiro sono sul sito dell’Ordine dei medici di Milano all’indirizzo www.omceomi.it.

Per gestire l’emergenza contingente ma soprattutto guardando al futuro è stato istituito il Fondo di Mutuo Soccorso destinato ad aiutare, nell’immediato, coloro che più di altri sono messi in difficoltà dalla diffusione del virus e, successivamente, a sostenere la ripresa delle attività cittadine. Il fondo si aggiunge allo stanziamento di 3 milioni di euro già approvato dal Consiglio Comunale ed è aperto alla partecipazione economica di singoli cittadini, di imprese e di associazioni che vogliano dare il loro contribuito.

Le risorse saranno distribuite alle fasce più deboli della popolazione colpite dal rallentamento dell’economia o come conseguenza delle misure assunte dalle autorità per il contenimento dell’epidemia. Particolare attenzione sarà dunque data, in una prima fase, ai disoccupati a causa della crisi Covid-19, ai dipendenti a tempo determinato cui non è stato rinnovato il contratto, ai precari, ai lavoratori autonomi in crisi. L’erogazione sarà effettuata a fondo perduto fino ad un massimo di 500 euro (a seconda dei componenti del nucleo familiare) e per un periodo di 3 mesi eventualmente rinnovabili. Possono beneficiarne coloro che hanno perso il posto di lavoro nel Comune di Milano dal primo marzo 2020 e con entrate a persona fino a 400 euro al mese.

In una seconda fase il Fondo sarà dedicato a interventi più strutturali che dovranno sostenere la ricostruzione del tessuto socio economico della città, con particolare attenzione ai piccoli esercizi e agli operatori economici.

I versamenti al fondo si possono fare sul seguente conto:

IBAN: IT58G0306901783100000000551
causale: Fondo mutuo soccorso Comune di Milano  

In un momento tanto complesso in cui siamo tutti a casa, rischiano di amplificarsi le situazioni di conflitto o disagio domestico. E’ per questo che rimangono operativi i numeri di pronto intervento telefonico, così come i servizi offerti dai 9 centri che operano in città: dalla prima assistenza al sostegno psicologico, dalla consulenza legale all’orientamento al lavoro e nella ricerca di un’abitazione, dalla valutazione di un percorso di accompagnamento all’autonomia al semplice primo ascolto. È sempre possibile, quando necessario, anche il collocamento in strutture protette del Comune o in Case rifugio messe a disposizione dalle 5 tra cooperative sociali e associazioni che fanno parte della rete messa in campo dal Comune. 
 
Attivo anche il numero verde nazionale 1522 per segnalazioni e richieste di supporto. 
 

“Milano non si ferma” è stata una frase molto criticata negli ultimi giorni, ma a noi piace evidenziare il fatto che davvero la città sia viva e attiva, che non si stanno fermando le attività a supporto dei cittadini e che lo spirito milanese ci aiuterà a superare questo momento.

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